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Simone Cardone, centrocampista, Stintino
«Noi ci stiamo nascondendo ma conosciamo la nostra forza, il primato ci sta»

Stintino e un pari che conta, Cardone: «Da ex so quanto vale l'Uri, un punto guadagnato. Prima la salvezza e poi vedremo il da farsi»

Dopo sei vittorie consecutive è arrivato il primo pari stagionale per la matricola Stintino ottenuto in un campo difficile come quello di Olmedo e al cospetto di una delle squadre più in forma di questo campionato come l'Atletico Uri. Tra le fila dei biancocelesti, una gara speciale per Simone Cardone, mancino classe 1987 ed ex di turno: «Sapevamo benissimo di incontrare una buona squadra con giocatori importanti e di categoria superiore che si conoscono a memoria, io li conosco molto bene. Ci aspettavamo una partita non facile e così è stato. Nel primo tempo, oltre al gol del vantaggio di Doukar, meritavamo qualcosa in più ma non siamo riusciti a capitalizzare quelle due-tre occasioni che ci avrebbero permesso di chiudere la partita. Nel secondo tempo, trovandosi loro sotto di una rete hanno spinto più di noi, pressandoci e comprimendoci nella nostra metà campo, costringendoci così ad abbassarci. Per come si era messa la partita credo che il risultato maturato durante l'arco dei 90' sia quello più giusto. Abbiamo portato a casa un pareggio prezioso contro una grande squadra, non sarà facile per nessuno portare via dei punti all'Atletico Uri. In questo inizio di stagione stanno facendo molto bene, dimostrando di sapersela giocare con tutte. A Castiadas sono riusciti a strappare un pareggio al termine di una partita che pareva oramai compromessa e col Sorso, a mio avviso, non meritavano di perdere. E poi non mollano mai, sono duri a morire».


Il Sorso, ha vinto in trasferta per 2-1 col Samassi e dimezzato i punti di ritardo, passati da quattro a due. La squadra di Scotto è diventata inoltre l'unica inseguitrice della matricola della Nurra, grazie anche al contemporaneo pari interno del Castiadas col Ghilarza. «Se è vero che i punti si sono ridotti da quattro a due – osserva Cardone – è altrettanto vero che domenica non abbiamo perso due punti ma guadagnato uno. Ripeto, abbiamo ottenuto su un campo molto difficile un pareggio che ci permette di muovere la classifica. Stiamo facendo molto bene e stiamo proseguendo dritti verso il nostro percorso con l'intento di raggiungere e al più presto il nostro obiettivo principale che è la salvezza. Mancano ancora ventuno punti per raggiungerla, poi una volta centrato questo obiettivo ci guarderemo in faccia e vedremo il da farsi. Qualcuno crede che noi ci stiamo nascondendo ma non è così. Il nostro obiettivo, al momento, è quello di mantenere questa categoria a differenza di altri che devono puntare a fare bene e invece si trovano dietro di noi. Il nostro inizio di stagione è stato molto positivo, perché nessuno si aspettava una partenza del genere, non sto dicendo che non conosciamo la nostra forza e le nostre potenzialità, ma nessuno credeva a un inizio così folgorante. Logicamente la nostra prerogativa è quella di essere umili e di lavorare a testa bassa insieme al mister e una volta scesi in campo cerchiamo di dare il massimo. Tutto questo che ho appena detto, ci sta portando a essere primi in classifica. Abbiamo anche incontrato avversarie toste, che si possono considerare anche squadre di vertice. Posso affermare che non abbiamo demeritato, non rubando niente a nessuno in queste sette partite, e che i punti guadagnati ci stanno tutti».


In queste prime partite della stagione, l'ex Gymnasium e Atletico Uri, è passato da terzino di fascia a centrocampista centrale: «Ho già avuto mister Udassi qualche anno fa alla Gymnasium e con lui ho sempre fatto un po' tutti i ruoli, sia della difesa che del centrocampo. Mi vede come una pedina importante per poter ricoprire diversi ruoli. Lo scorso anno giocavo come esterno basso sulla sinistra, quest'anno ha fatto la scelta di impiegarmi a centrocampo e spero di ripagarlo nel miglior modo possibile». Non ha potuto affrontare l'Atletico Uri nel doppio confronto di Coppa Italia perché doveva scontare due dei tre turni di squalifica. Domenica, per la prima volta, Cardone si è trovato di fronte alla sua ex squadra, con cui ha vinto due campionati, quello di Prima categoria (2013-14) e di Promozione (2014-15): «Sono stati tre anni magnifici e molto importanti per me, ricordo ancora la mia prima volta: società, compagni e tifosi mi accolsero benissimo. Riuscimmo nell'impresa di vincere due campionati consecutivi, sotto la guida di Giovanni Muroni. Giocarci contro per la prima volta, a dire la verità, mi ha fatto un bell'effetto, alla fine ho affrontato giocatori che reputo amici e non ex compagni di squadra, ho mantenuto un bel rapporto con loro anche fuori dal campo, vedendomi e sentendomi spesso». Domani è di nuovo campionato col turno infrasettimanale, nel giorno dell'Ognissanti arriva il Valledoria: «Andiamo ad affrontare una squadra che sarà molto arrabbiata dopo la sconfitta interna col Calangianus. Scenderanno in campo col chiaro intento di vendere cara la pelle e lotteranno con le unghie e con i denti per ottenere dei punti, anche perché hanno da recuperare qualche posizione in classifica. Loro sono un'ottima compagine, che conosce bene questa categoria e che può contare su elementi di valore e di esperienza come Deliperi, Auzzas, Pitruzzello, Fabrizio Serra e Cristian Sias. Noi siamo pronti per questo impegno e speriamo di portare a casa l'intera posta in palio, che ci serverà per mettere ancora fieno in cascina per il nostro obiettivo della salvezza. Inoltre, oltre a mantenere l'imbattibilità, vogliamo proseguire la nostra striscia positiva di questo inizio stagione». Andrea Benenati

In questo articolo
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2017/2018
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7 Andata