I Top e i Flop della settimana
SuperMiccoli per l'Euro-Palermo, Julio Cesar lancia la Roma
Ancora Miccoli show a Palermo; la Roma vince e avvicina clamorosamente l’Inter che vede Julio Cesar in particolare difficoltà. Male Grosso a Torino, non se la passano bene nemmeno i bianconeri dell’Udinese a Firenze.
TOP:
Miccoli 8: il capitano è incredibile. Ed è incredibile come un piccoletto di 1,68 giganteggi tra gli altri suoi colleghi in campo. Se il Palermo a questo punto del campionato può permettersi di sognare in grande, la maggior parte del merito è di questo attaccante tuttofare che anche nell’ultima giornata abbatte il Bologna con una tripletta. Per coronare la stagione gli mancano la vetta della classifica marcatori e il ritorno del suo Palermo in Europa. E poi chissà, magari gli regalano anche un bel viaggetto in Sudafrica…
La Roma 8: operazione aggancio (quasi) completata. Con un inizio di stagione così così ci avrebbero scommesso in pochi. Poi, arriva un romano doc sulla panchina giallorossa e le cose cambiano. Vinci una partita, la successiva e un’altra ancora. Nel mentre le altre rallentano e tu sei lì, lì nel mezzo. E cosa fai, non ci provi? Intanto arriva in casa tua la squadra da battere, quella tanto forte e temuta. Entri in campo e trovi 75.000 cuori giallorossi ad aspettarti, vinci e vai a -1. E infine ti ritrovi a cantare “Grazie Roma” con i tuoi tifosi. Roba da matti, roba da Roma.
Paolo Cannavaro 7: che l’allievo (Paolo) abbia superato il maestro (Fabio)? Dalle parti di Napoli sembrerebbe proprio di si. E se anche dagli spalti si consiglia la rottamazione del campione del mondo a favore del fratello minore beh, qualche domanda bisognerà pure porgersela. Perché se il difensore bianconero a Torino arranca insieme ai suoi compagni di reparto, il capitano azzurro si concede pure il lusso di segnare il gol partita nel difficile match contro il Catania e portare i suoi direttamente al quinto posto.
FLOP:
Julio Cesar 4,5: è il migliore del Mondo eppure sembra Dida. Nel big match con la Roma si perde clamorosamente davanti a De Rossi e gli regala un gol facile facile, poi rischia moltissimo nel finale con un’uscita da brividi su Brighi che però Morganti non ravvisa. Strano ma vero, non sembra in forma. Eppure ci aveva abituato a parate fantascientifiche.
Grosso 4,5: sono passati quattro anni dall’ultimo Mondiale, quello che finì con il suo rigore che fece gioire una Nazione intera. Sono passati quattro anni, eppure sembra che per ogni anno passato ne abbia acquistato sette, proprio come i cani. Perché non solo non spinge più sulle fasce come faceva in Germania, ma si perde Amoruso in occasione della rete bergamasca, facendo disperare tifosi e dirigenti in tribuna. Menomale che Melo rimedia.
Udinese 5: WANTED – ricercata. E pensare che solo un paio d’anni fa in Friuli si respirava profumo d‘Europa. E pensare che tutti quei talenti, l’uno affianco all’altro, le altre squadre (sopra e sotto) non ce li hanno e che Totò Di Natale è il capocannoniere della Serie A. E pensare che all’inizio di stagione gli obiettivi erano ben altri. Invece i bianconeri sono là, ma non a lottare per l’Europa o piazzamenti importanti, bensì a cercare fino all’ultima giornata di salvarsi. Dopo l’ennesima sconfitta, serve un cambiamento di rotta, per il morale, per la classifica e per il pubblico di casa che, con una squadra così, tutto questo non se lo merita.
Silvia Dell'Orto