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Lorenzo Camba, attaccante, Ferrini
Per Bosa e Monastir punti pesanti, pari tra Castiadas e Ghilarza

Taloro e Sant'Elena rispondono alla vittoria della Ferrini, il terzetto di testa fa il vuoto

La Ferrini chiama il sabato e Taloro e Sant'Elena rispondono la domenica, perciò tutto resta invariato nei piani altissimi col terzetto in fuga e l'Arbus che potrebbe chiudere il buco se sfrutterà il recupero di mercoledì. La classifica vede, per ora, una bella frattura anche perché Ghilarza e Castiadas si annullano nello scontro diretto, l'Ilva continua il suo rilancio con le ultime due vittorie mentre Guspini e Nuorese stazionano sotto il centro classifica con l'Ossese che perde e viene agganciata dal Monastir, a sua volta col bonus del recupero per guadagnare altre quattro posizioni. Il Bosa formato esterno è da alte sfere e fa un bel balzo in avanti mentre nella zona caldissima perdono Li Punti, Porto Rotondo, Asseminese e Idolo, tutto a vantaggio del Budoni vittorioso nell'anticipo di sabato. 

 

Il tentativo di spallata al campionato della Ferrini c'è stato, i cagliaritani hanno avuto qualche difficoltà nei primi 27' contro una Villacidrese animata dal riscatto dopo due sconfitte di fila, sebbene con diverse defezioni (Pinna, Figos, Fenu, Cirronis), ma l'espulsione di Demontis e il vantaggio di Camba (bel colpo di testa) prima dell'intervallo sono un colpo mortale per i ragazzi di Congia. Gara indirizzata nei binari giusti per la capolista e la splendida rovesciata di Camba (già 8 gol e a -2 dal capocannoniere Villa), unita alla seconda espulsione per i padroni di casa (Medda), ha chiuso il match con largo anticipo e ha fatto vivere una domenica serena ai ragazzi guidati da Seba Pinna e una di riflessione al club mediocampidanese. 

La capolista continua il volo in vetta con un percorso quasi netto (8 vittorie e un pareggio col Ghilarza) ma sulla sua scia restano agganciati con grande tenacia Taloro e Sant'Elena, che si affronteranno nel prossimo turno al Maristiai in un "fuori i secondi" di rilievo. I gavoesi e i quartesi tengono fortemente il passo della Ferrini andando a vincere, entrambe per 2-1, a Sassari contro il Li Punti e e Olbia contro il Porto Rotondo. I sassaresi chiudono la classifica e hanno forte necessità di far punti, la gara è equilibrata e maschia segnata dal tentativo di Secchi fermato dalla traversa. Ad inizio ripresa il vantaggio interno arriva per opera di Oggiano, bomber della squadra con 5 reti, immediatamente rintuzzato dal pari del difensore Sau su calcio d'angolo; alla mezzora il sorpasso porta la firma di Littarru che, tra campionato e Coppa, si sta confermando l'uomo in più dei rossoblù di Fadda mettendo a segno il gol da tre punti, come quasi sempre ha fatto finora. Diversa la strada per la vittoria dei quartesi che partono bene e dopo 14′ si portano avanti con Delogu, pronto a chiudere in rete l'azione rifinita dall'altro quinto di centrocampo Sitzia. Il Porto Rotondo avverte il peso delle quattro sconfitte di fila e si ricompone solo per la ripresa e, quando i ragazzi di Marini preparano il terreno per il pareggio, arriva la doccia fredda con la punizione messa a segno dallo specialista Falciani (4 reti finora e miglior difensore-marcatore). Gli olbiesi tornano in gara quasi subito grazie allo scatto di Saggia a sinistra e l'assist che Mulas traduce in gol risolvendo una mischia dalle parti di Palumbo. La squadra di Marini va alla carica e costruisce diverse palle-gol ma Mulas calcia di poco alto, poi Ruzzittu viene fermato da Palumbo e Murgia non centra lo specchio di pochissimo. Quarta vittoria esterna dei biancoverdi di Dessì sempre più rivelazione del campionato.

 

Molto bene anche l'Arbus che, gara dopo gara, si sta ritagliando uno spazio importante - dopo una partenza da brividi in Coppa Italia (dieci gol subiti in due gare) - e mercoledì, nel recupero di Monastir, potrebbe toccare quota 20 facendo diventare un quartetto quello in fuga. Anche l'Idolo si piega ai granata di Falco che si confermano molto bravi in zona gol (tre reti e quarto attacco nonostante la partenza di Mainardi) e molto solidi in difesa (la migliore con il Ghilarza) con la terza gara di fila senza subire reti. I granata si scatenano nel primo tempo: apre i conti il difensore argentino Baggini dopo pochi minuti, prima dell'intervallo arriva il raddoppio di Atzori e il tris Salazar, con l'argentino miglior marcatore dei granata con sei reti.  

 

Comincia a farsi importante il distacco dalla vetta per il Castiadas, che non va oltre lo 0-0 con il Ghilarza in una gara equilibrata, maschia, agonisticamente ad alti livelli ma tra due squadre spuntate. I sarrabesi non avevano il bomber Villa e la sua freccia Santoro, dopo mezzora perdono anche Tesfai e l'attacco poggia sul 2003 Orro (appena arrivato dall'Uri) e il 2004 Maganuco. I guilcerini erano privi di Doukar e con Caddeo in campo a mezzo servizio mentre Atzei, decisivo con una doppietta contro il Budoni, non ha trovato altrettanto spunti importanti. Poche le occasioni anche per l'estrema attenzione difensiva sui due fronti e la grande battaglia a centrocampo (ai sarrabesi mancava pure Scioni mentre Carboni ha agito in difesa per la squalifica di Brondani) ma fino alla fine si è cercato l'episodio da tre punti non facile da cogliere quando tra i pali ci sono due portieri di valore come Forzati e Fadda.

 

Nell'altalena di Monastir cade e si fa male l'Ossese che gioca molto bene nel primo tempo e va al riposo in vantaggio ma nella ripresa subisce la rimonta dell'ottimo Monastir e sbatte contro il muro dell'arbitro che non concede un rigore sacrosanto. L'equilibrio della prima mezzora viene spezzato dal gol di testa di Fancellu sull'angolo di Dettori. Poco dopo il primo episodio contestato dai sassaresi quando Virdis insacca la palla respinta dall'incrocio dei pali sul bolide di Madeddu ma all'ex Lanusei viene segnalato la posizione di offside. Dal possibile 2-0 si arriva all'1-1 grazie alla caparbietà dell'ex Fantasia che agguanta un pallone quasi perso e lo recapita per la deviazione vincente di Fangwa. Prima del riposo Gadau costringe Zanda a rifugiarsi in angolo, dalla bandierina c'è l'imbeccata del solito Dettori per il colpo di testa dell'1-2 di Sini. Ad inizio ripresa, retropassaggio corto di Sini sul quale si catapulta Mossa che anticipa l'uscita di Cherchi e deposita la palla in rete a porta vuota. Vola la squadra di Manunza vicina al sorpasso con Ghiani (assist di Fantasia) che scheggia la traversa. Risponde Chelo che, di testa, sfiora il palo mentre Ghiani trova un grande Cherchi quando toglie la palla destinata all’incrocio da parte del peperino classe 2004. Fantasia si fa apprezzare in versione assist-man e confeziona il 3-2, insieme con Ghiani, per il puntuale Mossa autore di una doppietta. I bianconeri ci mettono orgoglio misto al nervosismo quando si vedono negare il rigore prima su Chelo (il dubbio resta) e poi su Scognamillo (qui il fallo è evidente), nel finale Zanda si oppone a Dettori e conserva la preziosa vittoria che vale l'aggancio agli avversari. I sassaresi chiudono il match con il rosso ad Arca, quasi a simboleggiare una stagione-no seppur ancora rimediabile.

 

Secondo successo dell'Ilva che sta trova in Marco Aiana un vero propulsore. Il centrocampista ex Castiadas e Nuorese, dopo aver siglato contro la Villacidrese al rientro dopo diverse settimane di assenza, sblocca il risultato alla mezzora del primo e, quando l'Asseminese trova il pari con Vega, riporta avanti i maddalenini, In chiusura arriva il sigillo di Cacheiro coi bianconcelesti di Sandro Acciaro che si riportano al sesto posto agganciando il Castiadas a quota 14. Ancora un ko per i ragazzi di Suella a cui manca una gara da tre punti per dare fiducia ad un organico che vale ben più dei 5 punti e della terzultima posizione. Il Bosa firma una gara monstre a Guspini aprendo una crisi in casa mediocampidanese con un punto racimolato nelle ultime quatro giornate che sta facendo precipitare la squadra di Carracoi dal quinto al decimo posto. I planargiesi infilano la terza vittoria di consecutiva grazie ai gol di Marco Carboni, quello del vantaggio, e di Di Angelo, quello del sorpasso definitivo dopo il momentaneo pari di Uccheddu. I biancorossi si sono trovati a corto di attaccanti dopo la squalifica di Luca Floris e la cessione di Andrada lasciando il peso del gol al solo Fernandez. I rossoblù di Tore Carboni si tirano fuori dai guai lasciando la compagnia dell'Idola e superando in classifica Ossese, Nuorese e lo stesso Guspini. 

 

A questo punto il Budoni può apprezzare ancor di più la vittoria nell'anticipo, la prima stagionale e che segna il rilancio dei galluresi con l'arrivo di Cerbone in panchina e dei rinforzi a partire da Monteiro. L'attaccante brasiliano firma la doppietta che ribalta il risultato contro la Nuorese che si riferma dopo 5 risultati utili di fila. Per i verdazzurri di Cantara una battuta d'arresto che ferma la rincorsa ai piani alti della classifica.  

In questo articolo
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2021/2022
Tags:
9ª giornata