«Resta la gioia del successo, siamo un'unica famiglia»
Tempio, Sechi: «In campo con due squalificati un errore in buona fede, responsabilità mia»
Il Tempio resta in attesa delle decisioni del Giudice Sportivo in merito alla gara di Coppa Italia contro il Calangianus vinta sul campo dai galletti per 4-2 ma il cui risultato potrebbe essere ribaltato con uno 0-3 per la presenza in campo, tra le fila degli azzurri, di due calciatori squalificati (leggi qui). Dopo un giorno in cui si sono accavallate voci e verifiche sul fatto che i centrocampisti Gallo e Roccuzzo avessero una giornata di squalifica da scontare e in attesa di vedere se il ricorso dei giallorossi ha tutti i requisiti formali per far cambiare il risultato finale, ecco che interviene il presidente dei galletti, Salvatore Sechi, per ammettere l'errore commesso, per prendersi le responsabilità di tale errore scusandosi coi tifosi ma conservando il ricordo della bella prestazione della squadra che ha portato alla prima vittoria stagionale con quattro reti messe a segno per poi rilanciare la campagna abbonamenti in vista dell'esordio in campionato.
«Come ormai sapete nella prima gara di Coppa Italia il Tempio ha schierato due giocatori che dovevano scontare una squalifica dalla scorsa stagione - le parole del presidente Sechi sulla pagina social ufficiale del club gallurese - A causa di questo errore, è stato prontamente presentato un ricorso da parte della squadra ospite che potrebbe generare la nostra sconfitta a tavolino per 0-3 modificando il risultato di 4-2 ottenuto, con merito, sul campo.
Ovviamente siamo tutti molto dispiaciuti per quanto accaduto ma io ho ancora negli occhi la bellissima prestazione della squadra di sabato, gli splendidi gol, la vittoria ottenuta, la dimostrazione di forza sull'avversario, sul piano tecnico e, soprattutto, su quello atletico.
Al termine della partita ciascuno di noi ha potuto gioire di questo successo, perché noi siamo un gruppo, unito in tutte le sue componenti: atleti, staff, dirigenti e tifosi. Un'unica famiglia.
Ecco perché, alla luce di quanto accaduto, mai mi sognerei di buttare la croce su qualcuno per un errore commesso in buona fede che, in un percorso di crescita, può capitare. Anzi, ringrazio sempre tutti coloro che lavorano ogni giorno con impegno e dedizione solo per amore dei nostri colori. Se c'è una responsabilità me la assumo io, da presidente, e le scuse per quanto potrebbe accadere le faccio, a nome di tutti, a voi tifosi che, numerosi, avete partecipato ad una giornata di calcio vero, godendo dello spettacolo offerto dall' US Tempio con la larga vittoria finale.
Da qualche giorno è partita la nostra campagna abbonamenti e voglio ricordare che "Orgoglio di Gallura" non è solo uno slogan ma il sentimento di fierezza e fermezza che ci guida da quando è partita la nostra avventura, ciò che ci spinge a combattere, con tutte le nostre forze, per ottenere i risultati sportivi che questa città si merita. Senza piangerci addosso, consapevoli delle difficoltà, uniti, ci giocheremo la nostra partita per ribaltare il probabile risultato a tavolino e provare a passare il turno. Vi aspettiamo tutti alla gara di ritorno».