«Madau? Sintonia finita, mai interferito su sue decisioni»
Tharros, verso l'Eccellenza coi brividi, Mura: «Il ko di Tonara cambia poco, padroni del nostro destino»
In casa Tharros non hanno festeggiato una Pasqua esaltante, a dire il vero, a causa della sconfitta rimediata, nel recupero di sabato scorso, in casa del Tonara, di misura, per 1 a 0. Il secondo ko stagionale, però e per fortuna degli oristanesi, non ha lasciato particolari strascichi negativi, considerando che anche il Tortolì secondo in classifica è caduto nel match in esterna contro il Fonni (3 a 1 finale). Tra le due compagini, dunque, ci sono sempre due punti di distacco, quando mancano soltanto 270' alla fine della stagione. I biancorossi ora sono attesi dalla trasferta di Samugheo, avversario già retrocesso ma da prendere con le molle per evitare di complicare ulteriormente la corsa verso l'Eccellenza.
Spetta al presidente Tonio Mura tenere alto il morale dei suoi in uno dei momenti più decisivi della stagione.
«Per noi cambia poco — ammette il presidente della Tharros — le prospettive sono le stesse che ci accompagnano sin dall'inizio della stagione: vogliamo vincere il campionato, non ci possiamo nascondere. Abbiamo allestito una rosa che potesse risultare competitiva e che ci permettesse di raggiungere il nostro obiettivo; credo dunque che il campo stia confermando la bontà del lavoro che abbiamo fatto: non me ne vogliano tutte le nostre altre rivali ma, assieme al Tortolì, siamo la compagine più forte».
La sconfitta rimediata in casa del Tonara è stato il classico fulmine a ciel sereno.
«Non ce l'aspettavamo, è chiaro, ma le cose ci sarebbero potute andare molto peggio: per fortuna che il Tortolì è caduto a Fonni e il distacco è rimasto invariato. C'è da essere addirittura contenti, in definitiva».
Il presidente si toglie un sassolino dalla scarpa. «Stavano circolando strane voci nei giorni scorsi: qualcuno forse pensava che i nostri avversari ci avrebbero regalato la partita, invece in campo è andata in scena tutta un'altra storia. Probabilmente non meritavamo di perdere — aggiunge — abbiamo costruito anche diverse occasioni per fare gol ma non siamo stati abbastanza fortunati».
Tra la Tharros e il salto in Eccellenza mancano 270' di gioco.
«La vittoria finale dipende solo ed esclusivamente da noi, siamo i padroni del nostro destino: affronteremo tre formazioni che ormai, almeno secondo me, hanno poco da chiedere a questo campionato, poco altro da dire insomma, ma questo non significa ritrovarsi automaticamente con i tre punti in tasca. Anche il Tonara non aveva particolari esigenze a livello di classifica, eppure ha approcciato la gara nel modo giusto, con grande carattere: non hanno rubato assolutamente niente, anzi».
Nelle ultime sei uscite i biancorossi, affidati a Maurizio Firinu (nella foto spdTharros/Ricky M.) da inizio febbraio, hanno collezionato tre pareggi, contro Tortolì, Macomerese e Arborea, un ko e due successi: il 2 a 0 interno al Fonni e il 4 a 1 rifilato alla Paulese.
«Bisogna mettere in conto che ci sono anche le avversarie, non stiamo correndo da soli. Il Tortolì ha acciuffato il pari in pieno tempo di recupero, per dirne una; discorso simile può essere fatto per il match contro la Macomerese: anche in quell'occasione eravamo passati in vantaggio per primi ma non è bastato. È normale, comunque, che anche le rivali si giochino le loro carte al meglio».
Il presidente vede il bicchiere mezzo pieno. «Ci siamo presentati al match di Tonara con un solo ko sulle spalle, quello rimediato ad Arborea. Credo che non sia il caso di fare drammi: ora pensiamo a chiudere la stagione con un filotto di vittorie».
Mura ritorna sui motivi che hanno portato all'esonero di Madau dopo il 3-0 interno col Seulo.
«La nostra posizione in classifica non c'entrava niente; con il nostro ex tecnico, semplicemente, non ci siamo trovati più in sintonia su alcune questioni. C'è una cosa che vorrei precisare: non mi sono mai permesso di intromettermi nelle decisioni tecniche dell'allenatore, nonostante ci sia qualcuno che ha pensato il contrario. Non sono mai entrato nel nostro spogliatoio sino al giorno della partita ad Ozieri, non mi ero mai permesso, insomma. Non ho nessuna intenzione di fare polemiche, preferisco considerarla una cosa personale e privata tra me e Madau, che va al di là dei risultati maturati sul campo».