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Alfonso Greco, tecnico, Torres
L'1 luglio le eventuali bocciature nelle domande di ammissione

Torres, si complica il ripescaggio: tutte iscritte in serie B e C, ora l'istruttoria della Covisoc

Il primo importante step per capire quante speranze può iniziare a coltivare la Torres per il riprescaggio in serie C è arrivato. Entro la mezzanotte del 22 giugno, infatti, i club aventi diritto a partecipare ai campionati di serie B e Lega Pro dovevano presentare la domanda di ammissione comprendente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale (che si porta appresso una serie di criteri legali, economico-finanziari, infrastrutturali, sportivi e organizzativi da rispettare), la quota associativa, la quota di partecipazione alle competizioni ufficiali e depositare la fidejussione (800mila euro in serie B e 350mila euro in Lega Pro).

Le notizie per i sassaresi non sono buone, perché nessuna sorpresa in negativo si è verificata e tutte hanno presentato domanda di iscrizione ai due campionati professionistici, compresi i club "a rischio" come la Reggina in Serie B e Messina, Teramo e Triestina in Lega Pro. Ma va ricordato che se ci fossero state mancate presentazioni di domande di ammissione si sarebbe proceduto a colmare le carenze di organico attraverso la "riammissione" che avrebbe riguardato esclusivamente i club di serie C retrocessi ai playout in base alla graduatoria che vedeva la Pistoiese davanti a Fermana, Seregno, Giana e Paganese. 

A questo punto, avendo tutti i club aventi diritto presentato la domanda di ammissione, solo nel caso che queste risultino incomplete ed evidententemente bocciate dalla Covisoc, si creerebbe una carenza di organico da colmare attraverso la "integrazione" e ciò riguarda una eventaule seconda squadra di Serie A, i club di serie C retrocessi ai playout ma anche i club di serie D che hanno vinto i playoff, come la Torres. Vero è che le squadre B dei club di A hanno la priorità ma non pare esserci l'intenzione di seguire l'esempio della Juve, poi ci sono le retrocesse dalla C (dalla precedente graduatoria andrebbe tolta la Pistoiese in quanto ha usufruito del ripescaggio la scorsa estate, e scalerebbe prima la Fermana) e alla seconda bocciatura ci sarebbe il posto per quelle in graduatoria della serie D. E i rossoblù sono quinti ma con la Cavese che verrà esclusa essendo stata ripescata in serie C al termine della stagione 2017-18, con Lentigione e Poggibonsi che non farebbero domando essendo sprovvisti di stadio a norma mentre l'Union Clodiense, negli ultimi tre anni qualificata sempre ai playoff, non ha ancora esplicitato ufficialmente se farà o meno domanda di intergrazione ma c'è tempo fino al 19 luglio versando la fideiussione di 350mila euro più un contributo straordinario di 300mila euro (il c.d. fondo perduto).   

 

L'1 e 8 LUGLIO. Ora la Torres deve guardare ai prossimi due step dell'1 e 8 luglio. La Lega Nazionale Professionisti Serie B e la Lega Pro devono, entro il termine del 29 giugno 2022, certificare alla Co.Vi.So.C. che il club abbia rispettato il termine perentorio del 22 giugno 2022 per tutti gli adempimenti necessari, e certificare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi che l’impianto indicato dalla società richiedente la Licenza rispetta i requisiti infrastrutturali. Entro l'1 luglio la Co.Vi.So.C. e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, esaminata la documentazione prodotta dalle società e quanto trasmesso dalle due Leghe, verificato l’assolvimento dei pagamenti da parte delle società ed effettuati gli ulteriori accertamenti, comunicano alle società l’esito della loro istruttoria. In caso di esito positivo la domanda di concessione della Licenza si intende accolta e il club è iscritto. Invece, le società che non sono risultate in possesso dei requisiti richiesti per l’ottenimento della Licenza Nazionale, entro il termine perentorio del 6 luglio 2022 (ore 19) possono presentare ricorso motivato. Le Commissioni esprimono, entro il 7 luglio 2022, parere motivato al Consiglio Federale sui ricorsi proposti e la decisione sulla concessione delle Licenze Nazionali verrà assunta dal Consiglio Federale in data 8 luglio 2022. Se la decisione sarà ancora avversa i club "bocciati" potranno ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni.

 

I CLUB CHE ERANO A RISCHIO


► La Reggina ha vissuto un mese e mezzo di paura dopo l’arresto del presidente Luca Gallo (ora ai domiciliari) cui è seguito, il 21 giugno, il passaggio ufficiale di proprietà a Felice Saladini che ha scongiurato il secondo fallimento in sette anni. Subito è partita la corsa contro il tempo attraverso il versamento del denaro (2 milioni di euro) per rispettare l’indice di liquidità, il rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine (entro i 12 mesi), calcolato sulla base della situazione patrimoniale al 31 marzo 2022 e il cui rispetto impone il versamento di denaro da parte dei soci per rientrare nei limiti del parametro stabilito (lo 0,7 in B e Lega Pro), compresi il pagamento degli emolumenti dovuti, fino alla mensilità di maggio 2022 ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega, nonché la fidejussione di 800mila euro.

 

► Nell'Acr Messina tutto è stato in mano al presidente Pietro Sciotto che, nelle ultime ore, ha deciso di presentare la domanda di ammissione sulla quale pare si sia lavorato nei giorni scorsi con la sola fideiussione da 350mila euro da allegare. Il proprietario del club si sente non sorretto a sufficienza dall'imprenditoria locale e stava maturando di mollare ben sapendo, però, che sarebbe stato difficile per il Messina una riammissione in serie D avendo goduto di tale beneficio nel 2017. 

 

► Il Teramo, due giorni fa ha reso noto che "pur avendo regolarmente effettuato in data odierna i versamenti delle mensilità di aprile e maggio 2022 relativi ai propri tesserati, nel rispetto della scadenza federale e propedeutici all’ottenimento dell’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, alle 14:30 di oggi, martedì 21 giugno, non ha ancora ricevuto alcun feedback dal Tribunale di Roma circa il necessario assenso per la continuità aziendale del club". La situazione del club abruzzese è che le quote societarie in mano ai fratelli Davide e Mario Ciaccia sono state messe sotto sequestro dal Tribunale di Roma il quale dovrebbe esprimersi sullo svincolo delle sponsorizzazioni finalizzate all'iscrizione in attesa di un'offerta congrua per l'acquisizione delle quote per ora sotto sequestro. Nei giorni scorsi è giunto in soccorso l’ex presidente e socio di minoranza Franco Iachini sottoscrivendo la fideiussione, mantenendo fede a quanto sostenuto nei giorni precedenti ("Tengo a questa squadra e non vorrei che non si iscrivesse alla Serie C 2022/2023 per una mia mancanza”).

 

► La Triestina è rimasta col fiato sospeso dopo la prematura morte del proprietario Mauro Biasin, triestino emigrato giovanissimo in Australia che nel 2016 ha fatto rinascere gli alabardati dopo due fallimenti e deceduto in un incidente stradale a Melbourne lo scorso 16 maggio. L'amministratore unico del club Mauro Milanese, la cui sorella è cugina di Biasin, ha lavorato nell'ultimo mese per favorire il passaggio delle quote (in mano a Glenda, moglie di Biasin) e, in dirittura d'arrivo, l'80% del club biancorosso è andato alla Atlas Consulting, società degli imprenditori Simone Giacomini e Antonino Maira, che hanno provveduto alla relativa iscrizione.

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2021/2022