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Maurizio Floris, portiere, Tortolì
«Penalizzati dalle espulsioni? Niente alibi e cerchiamo di evitarle»

Tortolì, Maurizio Floris para anche le critiche: «Sappiamo isolarci, contano solo i risultati e quando ci metti l'umiltà arrivano sempre. Col Latte Dolce un punto importante»

Un rigore parato a Francesco Virdis, suo ex compagno di squadra al Sant'Elia, due punizioni tolte da sotto l'incrocio calciate da Demartis, un colpo di testa ravvicinato respinto ad Usai, alcuni interventi sui tiri velenosi di Palmas e dello stesso Virdis. Non si può certo dire che Maurizio Floris non sia stato il protagonista del Tortolì nel pareggio di sabato scorso contro il Latte Dolce. Che, detta così, sembrerebbe abbia giocato da solo contro la squadra sassarese ma gli ogliastrini sono stati costretti all'uomo in meno dal 38' del primo tempo e hanno poi giocato una gara a difesa del vantaggio che avevano meritato con la bella azione che ha portato al gol Figos. 

Il portiere di Arbus analizza le parate più difficili: «So che Virdis dal dischetto guarda il portiere fino alla fine, sono rimasto fermo e l'istinto mi ha portato ad azzeccare l'angolo di tiro. Demartis calcia benissimo le punizioni, la mette sempre sotto l'incrocio dei pali. Non vedevo bene la palla partire perché si mettevano in 5 o 6 davanti a me, ma non ho mai fatto il passo in anticipo e poi è andata bene per me perché ci sono arrivato sui palloni». Il gol del Latte Dolce è giunto nell'occasione meno limpida creata dai sassaresi: «Ci sono stati diversi rimpalli, un episodio meno complesso di altri però hanno segnato proprio lì, il calcio è questo. Peccato perché sull'1-1 abbiamo comunque avuto la forza di attaccare. E non ci dobbiamo attaccare all'episodio del rigore non fischiato a nostro favore o che nelle ultime due partite abbiamo giocato due tempi in dieci. Niente alibi, la fortuna va cercata, dobbiamo evitare espulsioni e ognuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità e con umiltà fare il mea culpa». L'1-1 ha lasciato l'amaro in bocca nel Tortolì chi era in vantaggio ma poi è rimasto in dieci ingiustamente, e nel Latte Dolce che ha sperato nei minuti finali di fare il sorpasso: «Il Latte Dolce analizzerà la gara dicendo che Floris ha parato tutto e doveva vincere, la nostra analisi sarà diversa perché si sperava di vincere, sta di fatto che non è detto che si vinca giocando bene o che giocando male poi perdi. La serie D è questa, è un punto importante, giunto col merito è di tutti, Nieddu e Figos si sono dati il cambio per fare il centrocampista centrale, tutti hanno dato un qualcosa in più giocando in dieci contro un Latte Dolce composto da ottime individualità e alla ricerca del riscatto. Bisogna ripartire da questa gara». Anche perché sulla squadra erano piovute critiche. «Siamo esperti per saperci isolare perché alla fine ciò che conta sono i risultati. Venivamo da tre sconfitte anche se con attenuanti, bisogna analizzare i lati negativi e trasformarli in positivi perché poi giocando con umiltà i risultati arrivano. Per il Tortolì la categoria è una novità, certe dinamiche vanno capite, a Latina stavi giocando bene ed eri avanti di un gol e poi perdi 3-1. Conta il singolo episodio».

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
7 Andata