Tribuna ospiti inagibile a Lanusei, il Castiadas senza tifosi per il playout. Il prefetto di Nuoro vieta la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Cagliari. L'ira del presidente Piu: «Inammissibile»

Un fulmine a ciel sereno. La sfida salvezza Lanusei-Castiadas è vietata ai tifosi sarrabesi e a qualsiasi spettatore residente nella provincia di Cagliari che avrebbe voluto assistere all'importantissimo playout di sabato pomeriggio (fischio d'inizio gara alle 16.30) che sta catalizzando l'attenzione di tutti gli sportivi castiadesi e del Cagliaritano per l'enorme posta in palio, ossia la retrocessione in Eccellenza di una squadra sarda. Questo è quanto ha deciso il Prefetto di Nuoro Giovanni Meloni che ha firmato il decreto, in data 16 maggio, col quale spiega le motivazioni dell'adozione della misura prescrittiva proposta dal Questore di Nuoro e che già era stata adottata in occasione di Lanusei-Torres per motivi di ordine pubblico in quanto non sono a norma le vie d'accesso e di esodo del settore ospiti dello stadio Lixius di Lanusei.

Nel decreto prefettizio notificato, per ora solo alla società Lanusei e non ancora a quella del Castiadas, si legge: 

"Vista la nota recante data del 16 maggio 2016 con cui il Questore di Nuoro ha segnalato che tale incontro è da considerarsi a rischio in quanto, al di là dell'esistenza di un parere di "agibilità" della struttura stessa rilasciata dalla CCVLPS (Commissione Comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, ndr), permangono alcune criticità che potrebbero manifestarsi in tutta la loro gravità proprio in occasione della presenza dei tifosi del Castiadas che, considerata l'importanza della partita determinante per l'eventuale retrocessione di una delle due squadre, confluiranno numerosi.

ATTESO che per le segnalate problematiche legate - come ivi meglio precisato e per quanto di competenza - all'unicità dei percorsi di accesso e deflusso, all'accesso al settore ospiti e alla tribuna ospiti della struttura, il Questore di Nuoro ha proposto l'adozione della misura prescrittiva del divieto di vendita dei tagliandi per il suddetto incontro di calcio ai residenti della provincia della squadra ospite,

RITENUTE condivisibili le motivazioni su cui si fonda detta proposta,

RAVVISATA pertanto nella fattispecie la presenza delle condizioni di grave pubblica necessità che rendono indespensabile l'adozione di un provvidemento contingibile ed urgente in materia,

DECRETA il divieto di vendita dei tagliandi di ingresso ai residenti nella provincia di Cagliari in occasione dell'incontro di calcio Lanusei-Castiadas. Eventuali contravventori della presente disposizione verranno denunciati all'Autorità Giudiziaria".

Se il Lanusei resta ancora spiazzato per la decisione del Questore («Non ce l'aspettavamo - dice il dg Alessandro Asoni - anche perché avevamo già destinato 100 biglietti per i tifosi del Castiadas»), il club sarrabese va su tutte le furie. «È una decisione gravissima - dice il presidente dei sarrabesi Pierpaolo Piu - non è ammissibile che vietino ai nostri tifosi di assistere alla gara più importante della stagione. Ma non solo, anche ai tifosi neutrali del Cagliaritano che volevamo vedersi la gara, io stesso non posso andare neanche andare allo stadio. Ma per quale motivo si prende una decisione simile se col Lanusei ci siamo scontrati 8 volte in due anni e non è mai successo niente, se domenica scorsa a Castiadas c'erano 300 persone di Lanusei e nulla di grave è accaduto? Con la società ogliastrina siamo stati d'accordo su tutto, sull'anticipare la gara, sull'orario e sui tagliandi che avremmo dovuto vendere ai nostri tifosi. Faremo opposizione? Il decreto dice che si può fare entro trenta giorni e giochiamo fra 48' ore, sto pensando di non mandare la squadra a giocare».