In basso volano Porto Rotondo e Li Punti
Tutto come prima: Ferrini, Taloro e Ossese davanti all'Ilva, ma ora ci sono i recuperi
Ferrini, Taloro e Ossese rispondono alla vittoria del sabato dell'Ilva e la classifica si risistema così com'era prima dell'inizio del weekend della 23ª giornata con uno scossone che verrà, però, dai recuperi del mercoledì che vedranno impegnati gavoesi e maddalenini in non facili trasferte ma con la possibilità di detronizzare i cagliaritani. Che si confermano capolista col pokerissimo all'Asseminese nel risultato più scontato della vigilia, a differenze di barbaricini e sassaresi che superano due grandi scogli a Villacidro e Budoni. Il quartetto crea uno scalone che, sempre mercoledì, potrebbe essere ridotto a scalino dal Monastir, fermato sul pari dal Bosa mentre il Ghilarza perde lo scontro playoff con la Nuorese che ha nel recupero l'occasione definitiva di tornare pienamente in gioco per il quinto posto, così come fa il Sant'Elena pareggiando ad Arzana e dando continuità alla sua azione. In coda il Porto Rotondo dà un ulteriore strattone alla corsa salvezza in cui il Li Punti trova altra linga per emergere dalle ultime tre posizioni ed entrare in orbita playout lasciando a Castiadas, Guspini e Asseminese le tre posizioni più calde del campionato.
La Ferrini non va in testa-coda con l'Asseminese e sfrutta il calendario per tornare alla vittoria contro la squadra più in difficoltà del momento e fragile dal punto di vista difensivo dopo le otto reti subite col Sant'Elena. La capolista si ferma a cinque gol con le doppiette di Usai e Podda, quest'ultimo giunto in doppia cifra (ad un gol dal compagno di reparto Camba assente per infortunio), e la rete di Fabio Argiolas, già decisivo nella gara d'andata con la doppietta nel finale che ribaltò l'esito del match e terzo marcatore dei biancorossoblù con 7 gol. Ma la strada per la vittoria è stata movimentata perché, se dopo metà tempo la capolista era sul 2-0, i campidanesi hanno dimezzato lo svantaggio con Leandri prima dell'intervallo e poi trovano il pari con Baire. Il 2-2 dura 1' grazie a Podda, che poi allunga, i giovani di Piras cercano di mettere in discussione ancora il risultato con il rigore del possibile 3-4 calciato da Caddeo sul quale è stato decisivo l'intervento del portiere Galasso e, a 5' dalla fine, il penalty arriva anche per la squadra di Pinna con Usai che lo trasforma. Chiusa la serie di scontri diretti, ora i cagliaritani incontrano le squadre di bassa classifica e, domenica, in viale Marconi arriva il Guspini penutlimo.
La festa per la conquista della Coppa Italia non dà alla testa dell'Ossese che, da grande squadra, vince a Budoni infliggendo il primo ko alla gestione Cerbone (ko alla 15ª partita) e supera col pieno di punti anche il terzo scontro diretto di fila esterno del girone di ritorno dopo quelli a Nuoro e La Maddalena e dopo aver regolato in casa anche la Ferrini. Mister Loriga cambia qualcosa rispetto alla finale col Castiadas mentre Cerbone recupera gli squalificati Fernandes e Monteiro. Gara aperta e padroni di casa pericolosi con Marin, tiro alto sulla traversa sull'assist di Santoro. Risposta sassarese con Chelo e il diagonale a fil palo mette i brividi a La Gorga. Che poi para su Madeddu e ancora sul centravanti ex Torres. Galluresi vicini al gol con la punizione di Santoro e con la conclusione angolata di Marin sulla quale interviene in volo Cherchi. Prima del riposo i bianconeri la sbloccano con Madeddu che trova lo spazio in area per battere La Gorga. Nella ripresa spinge il Budoni che inserisce anche Villa e ottiene il pari con l'asse ex Castiadas Santoro-Zuchi: il primo calcia la punizione per il colpo di testa del brasiliano, Cherchi devia ma la palla picchia sotto la traversa e va oltre la linea di porta. Il merito della vice-capolista è quello di ricolpire dopo appena 5' il rinfrancato avversario: Gueli lancia Chelo che calcia in corsa e supera La Gorga per il pesantissimo gol da tre punti. La corsa ai playoff dei galluresi si complica oltremodo perché il distacco dal quinto posto è ancora ragionevole (in attesa del recupero del Monastir) ma quello dalle altre posizioni è tale da annullare la stessa gara di semifinale.
Il Taloro non si ferma e centra il settimo successo esterno. A Villacidro la nuova vittoria gavoese arriva a 5' dalla fine con la rete di Mele che appoggia di testa in rete l'assist di Pusceddu, bravissimo a crederci sul cross lungo di Fois e rimettere palla al centro dalla linea di fondo. I mediocampidanesi non ci stanno e si buttano a testa bassa alla ricerca del pari che arriva in pieno recupero con il sinistro al volo di Sariang (nella foto) giudicato però in posizione di fuorigioco sulla precisa e morbida palla di Cordeddu. Ira dei canarini per l'episodio decisivo che toglie un pari meritato per quanto fatto vedere in campo dalla squadra di Mannu vicina al gol nel primo tempo con la traversa colpita da Muscas, di testa su assist di Angheleddu, e con l'occasionissima, prima del riposo, capitata a Sariang, liberato dalla spizzata di Figos a tu per tu con Forzati, centrato dall'attaccante. Nella ripresa ancora l'ex Carbonia impegna l'estremo difensore rossoblù con un sinistro dai sedici metri, nel finale di gara Littarru sbaglia il vantaggio dopo aver anticipato l'uscita fuori dai pali di Pisano prima del gol decisivo di Mele, poi espulso su segnalazione del primo assistente nel concitato finale in cui viene annullato l'1-1. Festeggia il tecnico Mario Fadda, accolto con applausi ad inizio dai tifosi della "Ese" che ricordano ancora bene i 4 anni trascorsi dal mancino di Siligo in serie D con la squadra di Mereu.
Il Monastir non regge il passo delle prime quattro ma l'impegno col Bosa, che attraversava un buonissimo momento, non poteva essere facile. Anche perché i planargiesi, memori della gara d'andata, si fanno molto guardinghi e pragmatici non concedendo campo ad una squadra che, in casa, aveva sempre trovato la via del gol tranne che col Taloro, in una gara risalente ad oltre quattro mesi e mezzo fa. Nel primo tempo sono i ragazzi terribili di Manunza a provarci con Melis, direttamente da calcio d'angolo (smanaccia Sechi), e con Anedda, che calcia alto l'assist basso di Fangwa. Poi è Ghiani a mancare l'impatto perfetto sull'assist al bacio di Arzu mentre Anedda, di testa, schiaccia a fil di palo la palla calciata dalla bandierina da Ghiani. Nella ripresa ancora Anedda calcia di poco fuori da buona posizione, Riep è impreciso con il diagonale mancino e Zanda fa buona guardia sul sinistro dal limite di Di Angelo ma, soprattutto, respingendo coi pugni il destro di Fanelli che cercava il colpaccio da tre punti. Primo pari esterno per la squadra di Tore Carboni e ottimo punto nella corsa salvezza. Il punto che permette al Monastir di stare da solo al quinto posto con la chance di poterlo consolidare nel recupero di mercoledì ad Arbus quando il Bosa ospiterà l'Ilva.
La possibilità di balzare in quinta posizione è sfumata al Sant'Elena che, ad Arzana, parte ad handicap dopo lo svantaggio firmato da Staffa su punizione ma poi sfrutta una rimessa laterale e pareggia con Claudio Mura piazzando il sorpasso con Caboni nel minuto di recupero. Dopo l'intervallo esce un Idolo più convinto e trascinato dagli innesti di Manca e Nieddu con il pareggio che non tarda ad arrivare grazie a Piroddi che insacca una respinta corta di Palumbo sul tiro di Manca. I quartesi hanno una grande chance per prendersi i tre punti ma Claudio Mura calcia di potenza e sopra la traversa l'assist di Mboup. Ora gli ogliastrini hanno il recupero a Guspini e la sfida di domenica a Porto Rotondo che indirizzeranno molto il loro finale di stagione. Per i biancoverdi di Dessì si allunga la stagione per altri traguardi da quello primario della salvezza con un ghiotto e inaspettato obiettivo.
Corre forte verso la salvezza il Porto Rotondo che seppellisce con sei reti il Castiadas conquistando 13 punti nelle prime sei giornate di ritorno, più di quanto raccolto nell'intero girone d'andata. La squadra di Deriu, come nelle precedenti uscite contro l'Ossese, regge bene per oltre mezzora ma poi cede al diagonale di Ruzzittu. Dopo l'intervallo il punteggio resta in equilibrio per metà ripresa ma poi si scatenano i galluresi e si sciolgono come burro al sole i sarrabesi: raddoppia Mulas e triplica dal dischetto Pala. Ancora Mulas a segno su angolo di Bruno e scettro dei cannonieri che torna sull'attaccante olbiese (16 gol). I neroverdi chiudono in dieci per l'espulsione di Marconi e subiscono altre due reti firmate da Ruzzittu (punizione e doppietta personale) e da Bruno per un punteggio tennistico. La squadra di Marini ha segnato dieci gol nelle ultime due gare, con un attacco così esplosivo (e la buona tenuta difensiva vista nel 2022) la salvezza si avvicina a grandi passi.
Per la prima volta dopo cinque mesi il Li Punti abbandona le ultime tre posizioni che portano dritte in Promozione. I sassaresi non sbagliano l'appuntamento contro l'Arbus e inanellano il terzo successo nella striscia utile di cinque gare dopo il ko in apertura di ritorno. Contro i mediocampidanesi si decide tutto nel primo tempo. Al vantaggio lampo di Fini, che insacca di piatto l'assist di Moro, c'è la risposta dei granata di Agus con la punta argentina Garcia ma, prima del riposo, una conclusione volante di Puddu riporta i biancocelesti avanti al riposo. Nella ripresa Murru salva il risultato su Garcia mentre negli ultimi 10' Viale e Oggiano mancano le occasioni per chiudere i conti anticipatamente. La squadra di Salis ora vede da vicino l'Idolo e cerca di tenere la scia del Porto Rotondo ma, intanto, dietro lascia Castiadas, Guspini e Asseminese.
Negli anticipi del sabato due vittorie esterne con la Nuorese che si impone 2-0 a Ghilarza e l'Ilva che vince di misura a Guspini. Per i barbaricini, in gol con Ragtatzu e Piredda, si tratta del primo successo del 2022 dopo il punto in tre gare e nel recupero di mercoledì, sebbene complicato contro la vicecapolista Taloro, si riapre la possibilità di tornare in piena corsa per un posto nei playoff. Obiettivo più sbiadito per i guilcerini dopo le ultime due sconfitte con 7 gol al passivo e nessuna all'attivo. L'Ilva ha vissuto un sabato in vetta ma poi ha visto nuovamente passare avanti Taloro, Ossese e Ferrini: la squadra di Acciaro può riguadagnare la vetta nel recupero a Bosa o comunque superare qualcuna del terzetto avanti di uno e due punti. Al Guspini resta la buona prova in vista del match che vale una stagione contro l'Idolo: in ballo c'è una astinenza da vittoria lunga 17 turni, una distanza da accorciare verso i playout e, soprattutto, una fiammella di speranza da non far spegnere per chi ad inizio stagione guardava anche ai playoff.