In Italia l'Iss frena: «Sport di contatto: parere contrario a una ripresa»
Uefa-Eca concordano: fine dei campionati nazionali entro luglio e competizioni europee ad agosto
L'UEFA e l'ECA (Associazione dei club europei) hanno avuto diversi contatti nelle ultime ore per capire tempi e modi della ripresa dei vari campionati nazionali così da terminare anche le competizioni europee entro l'estate. Secondo le indiscrezioni trapelate dalla Spagna, dalla rete SER, entrambe le organizzazioni concordano sull'intenzione di far chiudere i campionati nazionali entro il mese di luglio, mentre la Champions League e l'Europa League si giocheranno durante il mese di agosto.
I massimi tornei continentali potrebbero vedere un calendario radicalmente modificato per le partite rimanenti da giocare: scontri diretti, su campi neutri, come le rispettive finali, tenuti a porte chiuse per evitare nuovi focolai del coronavirus. Una sorta di torneo-lampo compresso in due/tre settimane con recupero degli ottavi, quarti e semifinali in gara unica fino alla finale.
Se queste aspettative fossero soddisfatte, i giocatori avrebbero poi tre settimane di vacanza, tra fine agosto e nei primi giorni di settembre, prima di iniziare, già a settembre la stagione 2020/21. L'Eca e la UEFA sperano di discutere questo scenario in un prossimo incontro che avranno a breve pur sapendo che il tutto dipenderà dallo sviluppo che continuerà ad avere la pandemia nelle prossime settimane in ciascuno dei Paesi. La Bundesliga tedesca prevede addirittura di iniziare a maggio, ma anche la serie A è orientata a riprendere gli allenamenti già alla fine delle restrizioni previste dall'ultimo Dpcm governativo.
Nel consueto bollettino quotidiano della Protezione Civile sui numeri del contagio in Italia, insieme con Angelo Borrelli in conferenza stampa, era presente Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, il quale sollecitato a dare un parere sulla ripresa del campionato di serie A: «Il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione. Ho sentito che qualcuno ha proposto un monitoraggio più stretto sui calciatori, con test ripetuti ogni "enne" giorni. A me sinceramente sembra un'ipotesi un po' tirata. E poi siamo quasi a maggio... Se dovessi dare un parere tecnico personale non lo darei favorevole e credo sia condiviso dal Comitato tecnico scientifico. Poi sarà la politica a decidere».