Giovanni Ruggiu, 33 anni, da Bonarcado
Un perfetto goleador alla corte del Tortolì di Tamponi
Giovanni Ruggiu, 33 anni, attaccante di Bonarcado, cecchino infallibile davanti alla porta avversaria, veste da quest’anno la maglia rossoblù del Tortolì, dopo aver trascorso tre anni entusiasmanti nella Dorgalese. Da un rossoblù all’altro, la sostanza non cambia: gol a grappoli assicurati. Dal 2006 ad oggi, ne ha segnato la bellezza di 117, 65 dei quali all’ombra del Monte Tiscali (nel suo secondo campionato a Dorgali, in Prima categoria, ne realizzò 27 in 14 partite). In Ogliastra si è portato dietro la fama di perfetto goleador e con la sua nuova squadra ha già messo a segno 3 gol in altrettante partite (il primo nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia contro il Cardedu). Domenica è stato l’eroe della sfida con il La Palma Monte Urpinu: gli ogliastrini, sotto 2-0 a dieci minuti dal termine, hanno recuperato il risultato proprio grazie alle reti siglate dall’esperto bomber. La seconda in particolare, un missile calciato dalla lunga distanza sotto l’incrocio dei pali, ha lasciato di stucco il pubblico di fede rossoblù che lo ha già proclamato nuovo beniamino. Il numero 10 è pronto per la prima trasferta stagionale, la più lunga per il Tortolì, in quel di Sant’Antioco, neopromossa in grado di vincere al debutto al San Paolo di Cardedu (0-2). Michele Tamponi, tecnico dei rossoblù, farà affidamento su di lui per scardinare la difesa avversaria. Alle sue spalle, una compagine giovane (domenica sono scesi in campo ben sei fuoriquota locali) con tanta voglia di sorprendere e regalare emozioni ad una platea particolarmente attenta ed esigente.
Giovanni, una prestazione super che ti è valsa i primi applausi del Fra’ Locci
«Sono molto contento di aver esordito nel migliore dei modi davanti ai nostri tifosi. Le premesse non erano delle migliori, visto che venivo da due settimane di riposo per un leggero contrattempo fisico. Non era facile giocare in condizioni precarie, ma tutto sommato è andata bene. Gli applausi mi hanno fatto davvero piacere, e spero di riceverne sempre più in futuro: vorrebbe dire che tutto starebbe andando per il meglio»
Il gol del pareggio ha fatto impazzire il pubblico. Che gioia hai provato nel vedere quel pallone scagliato da venticinque metri insaccarsi all’incrocio dei pali?
«Perdevamo 2-1 e mancavano pochi minuti al termine della gara, la tensione in campo era palpabile, visto che l’assistente dell’arbitro ci aveva appena annullato ingiustamente due reti regolarissime, tra cui una segnata da me. Ho conquistato palla ai venticinque metri e ho subito calciato verso la porta con tanta rabbia: volevo fare gol, e la mia caparbietà è stata fortunatamente premiata»
Sei già entrato nel cuore dei tifosi, non solo per la doppietta segnata, ma soprattutto per essere sceso in campo nonostante un serio problema fisico. Un gesto che dimostra grande serietà e professionalità
«Il mio impiego è stato anche dettato dalle circostanze. Con l’assenza di Billo Aramu per squalifica, il reparto avanzato sarebbe rimasto completamente sguarnito e non me la sono sentita di lasciare i miei compagni in difficoltà in un momento importante come quello dell’esordio in campionato. Ho sempre stretto i denti pur di giocare e l’ho fatto anche domenica con immenso piacere, a maggior ragione essendoci un clima positivo nell’ambiente della squadra. Speriamo che Giovanni Ruggiu possa continuare a dimostrare ai tifosi tortoliesi il proprio valore»
I colori rossoblù sono ormai la tua seconda pelle: tre stagioni a Dorgali e ora nuova vita a Tortolì. Com’è maturata l’idea di lasciare Dorgali?
«Quella di lasciare la Dorgalese è stata una scelta difficilissima da prendere. Dorgali e i suoi cittadini mi sono rimasti nel cuore, sono stato benissimo e tutti mi hanno fatto sentire a casa in qualsiasi momento. Non voglio parlare dei motivi che hanno portato a questa decisione, preferisco tenermi gli aspetti belli e positivi di Dorgali, dove ho lasciato tantissimi amici, con i quali è sempre un piacere rincontrarsi»
Lo scorso anno, tra l’altro, hai giocato al Fra’ Locci da avversario disputando un’ottima partita. Che ricordi ha di quel giorno?
«Di quella giornata custodirò per sempre momenti meravigliosi nel cassetto dei ricordi. C’era lo stadio pieno e scendere in campo con una cornice di pubblico così importante fu davvero entusiasmante. Inoltre, la posta in palio era molto alta e quindi si avvertiva una tensione non indifferente. A proposito del pubblico, colgo l’occasione per inviare un invito ai tifosi del Tortolì, affinché ci seguano con costanza nel corso del campionato»
Dopo la retrocessione dall’Eccellenza, la piazza pretende il massimo impegno da parte di tutti. Come pensate di conquistare i tifosi?
«Conosco solo una ricetta per coinvolgere i tifosi: lavorare, lavorare e ancora lavorare. Non sono il tipo a cui piace fare promesse gratuite, ma con certezza posso assicurare serietà e impegno per la maglia che indosso. Tortolì è una tra le piazze più importanti del panorama calcistico sardo e senza dubbio merita di stare in una categoria superiore. Noi faremo di tutto per regalare ai tifosi grandi emozioni»
Che ruolo può recitare il Tortolì in questo campionato?
«Bella domanda, questa. il Tortolì potrebbe recitare il ruolo di “rompiscatole” (ride, ndr). L’obiettivo primario è certamente quello di raggiungere quanto prima la quota salvezza, poi quello che arriverà in seguito sarà tutto di guadagnato. Ce la giocheremo a testa alta con qualsiasi avversario, senza alcun timore reverenziale. Ma come ho già detto prima, un altro obiettivo che ci poniamo già per l’immediato è quello di riportare il grande pubblico al Fra’ Locci»
Per te, giocare il girone Sud di Promozione è un’autentica novità. In generale, come vedi la competizione?
«Ci sono squadre molto dotate tecnicamente e con organici importanti che riuscirebbero a ben figurare anche in Eccellenza. Penso, ad esempio, al Samassi, al Lanusei, al Porto Corallo, che annoverano nelle proprie file giocatori di ottimo livello. Ci sono, oltre a queste, anche altre squadre in grado di giocare un buon calcio, come lo stesso La Palma che abbiamo incontrato domenica scorsa in casa e che ci ha messo più volte in difficoltà. È un girone molto competitivo, in cui ritengo non esistano squadre materasso»
Quest’anno sono in programma ben tre derby ogliastrini: i tuoi compagni di Tortolì ti hanno già parlato delle sfide con Bari Sardo, Cardedu e Lanusei?
«Non essendo ogliastrino, la vivo logicamente con meno tensione rispetto a tanti miei compagni. È altrettanto vero, però, che parlandone spesso all’interno dello spogliatoio, ci sia un coinvolgimento generale in questo senso per cui tutti viviamo allo stesso modo le vicende del campo. Da parte mia, ci sarà il massimo impegno anche in queste speciali partite»
Quanti gol farà Ruggiu quest’anno?
«Lo rivelo a fine stagione (ride, ndr)» Roberto Secci