Presidente e mister dopo la vittoria in Coppa
Una Nuorese ambiziosa, Artedino: «Sulla carta siamo da vertice assoluto, poi parlerà il campo». Mariotti: «Spero sia l'anno della consacrazione giocando un bel calcio»
«La carta è un conto il campo è un altro. E dirà se la Nuorese sarà da vertice assoluto come mi auguro». Michele Artedino ha il solito contagioso entusiasmo ma anche la giusta ambizione dopo l'ennesimo atto d'amore verso la Nuorese, rinnovata e rinforzata ancora con l'ultimo grande acquisto, quel Salvatore Gallo che l'Olbia non ha contrattualizzato per la Lega Pro. Il centrocampista non voleva lasciare la Sardegna e ha accettato la proposta dei barbaricini.
«L'idea era quella di mantenere qualche "anziano" e costruire una squadra molto giovane per salvarci - rivela il numero uno del club verdazzurro - poi ho preso Daniele Molino e non potevo lasciarlo solo, così ho fatto una serie di acquisti. Gallo è un gran giocatore e per noi è stata una grande opportunità, pensiamo di avere allestito una squadra che potrà lottare con le migliori in un girone in gran parte nuovo ma privo di corazzate come nello scorso campionato». Rieti, L'Aquila, Monterosi, Albalonga e Arzachena sembrano essere una spanna sopra le altre, la Nuorese vuole stare in questo gruppetto d'elite perché ha eliminato il maggior difetto della scorsa stagione: la rosa corta. «Se vuoi vincere - osserva Artedino - devi avere i ricambi giusti in ogni reparto in modo che si possa sopperire all'assenza di qualcuno senza compromettere il valore generale della squadra. Quest'anno abbiamo tanti "senior" in ogni reparto, sarà compito del nostro bravo mister Mariotti utilizzarli al meglio». Ma anche il parco fuoriquota è stato potenziato. A Muravera ha impressionato l'ivoriano Kadele Goh, centrocampista centrale classe '97, ex Primavera del Bologna. «Gioca come fosse un "grande" ma mi aspetto molto anche da Mendy, che in allenamento fa sempre grandi cose».
A Marco Mariotti, dunque, il compito di amalgare al più presto la squadra e far emergere questi valori importanti dati dagli acquisti di Peana, Carta, Scognamiglio in difesa, Falasca e Gallo a centrocampo, Molino e Gonzalo Ucha in attacco. «Il presidente Artedino e la società hanno fatto dei sacrifici per allestire una squadra importante - dice l'allenatore romano che in carriera è stato il vice di Sarri e Gustinetti - dobbiamo solo lavorare, crescere e divertirci. L'anno scorso abbiamo fatto un buon campionato, alcuni giocatori sono andati al Chievo e giocheranno nei professionisti (Danese e Alonzi, ndr), altri hanno preso dei lidi importanti (Bianchi al Rieti e Cappai alla Pro Patria, ndr), sono stati fatti degli sforzi importanti e cercherò di ripagarli perché se lo merita il presidente Artedino, la società, la città e i tifosi, sono a Nuoro da tre anni e sto benissimo. Spero che questo sia l'anno della consacrazione nel senso che la squadra giochi un bel calcio e ottenga i risultati che abbiamo messo in previsione». Un girone tutto da scoprire ma qualche indicazione c'è: «L'Aquila e Rieti favorite su tutti, poi ci siamo noi, Monterosi, Albalonga e Arzachena che ha messo innesti importanti in un telaio collaudato negli anni». Sabato in Coppa Italia a Muravera si è vista una bella Nuorese, vittoriosa per 2-1 grazie alla doppietta dell'argentino Ucha, ma che stava compromettendo la qualificazione ai 32esimi di finale.
«Per noi era la prima gara ufficiale dopo appena due amichevoli, la squadra è quasi tutta nuova, abbiamo fatto molto bene per 70', giocando con personalità e poi siamo calati alla distanza. Abbiamo fatto dei regali ma è meglio sia accaduto adesso, non so quanti anni erano che Frasca non faceva un errore del genere (si è fatto rubar palla in occasione del pareggio di Nurchi, ndr), Molino non so quanto tempo fa aveva sbagliato l'ultimo rigore ma nonostante questo abbiamo vinto lo stesso fuori casa. È un buon segnale perché abbiamo fatto una buonissima gara e non me l'aspettavo nemmeno io, il Muravera ha elementi importanti come Nurchi, Dessena, Sogus, il portiere Arrus è bravo e ha un lancio lungo, è una squadra messa bene in campo, che ci ha chiuso tutti gli spazi e cercava di prenderci con le ripartenze». Poi contraccambia così ai complimenti ricevuti nei giorni scorsi dal tecnico Marco Piras: «L'ho ringraziato prima della partita, quando un collega ha delle parole d'elogio vuol dire che c'è una stima e questa è reciproca perché l'anno scorso ha fatto un campionato alla grandissima. Ho conosciuto una bella persona e un ottimo allenatore, spero che questa amicizia duri nel tempo». Domenica prossima l'esordio in campionato in casa della Torres che, a sorpresa, ha superato il turno di Coppa Italia vincendo 2-0 a Ostia. «Ha dei giocatori importanti come Merino, Varriale e un ottimo allenatore come Bacci - avverte Mariotti - La piazza di Sassari è importante e per noi sarà una gara difficilissima».