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Promozione
«Ma il nostro primo obbiettivo è la salvezza»

Usinese bella e incredibile, Fois: «Stiamo andando oltre le nostre aspettative»

Grazie alla vittoria di misura strappata domenica al coriaceo Lauras, l'Usinese continua a vivere il suo sogno ad occhi aperti, confermandosi al secondo posto in campionato, a sole due lunghezze dalla vetta.
I ragazzi allenati da mister Daniele Fois stanno attraversando un momento assolutamente positivo, come confermano gli ultimi 8 risultati utili consecutivi, con cinque vittorie e tre pareggi: l'imperativo però al momento, contrariamente a quanto si possa pensare, è mantenere la calma e la concentrazione.

 

«Siamo contenti dei risultati che stiamo raggiungendo – ammette Fois - e della posizione che occupiamo attualmente, soprattutto perchè non era assolutamente preventivata.
E' chiaro che vogliamo mantenerla più a lungo possibile, viviamo alla giornata, partita dopo partita, vedremo alla fine.
Ce lo meritiamo per quello che i ragazzi, io e i miei collaboratori stiamo facendo; abbiamo la possibilità di lavorare al meglio, grazie anche agli sforzi fatti dalla società, che ci ha messo a disposizione un gruppo serio e professionale».

 

L'Usinese sembra non risentire troppo della pressione che comporta il fatto di avere ben quattordici squadre alle spalle.
«L'ambiente è sereno, a partire dai ragazzi sino ad arrivare ai dirigenti, com'è giusto che sia.
Molti non mi prendono sul serio quando io dico che noi dobbiamo conquistare la salvezza, anche se siamo secondi in classifica il nostro primo obbiettivo è arrivare ai 38 punti.
Dopo penseremo a qualcosa di più grande, però per il momento io in primis, ma penso che sia una cosa che riguardi anche i giocatori e la società, stiamo tutti con i piedi per terra, sarà un girone di ritorno difficile, considerando che si sono rinforzati praticamente tutti».

 

Voi in questo senso rappresentate l'eccezione.
«Si, noi abbiamo scelto di continuare con il nostro gruppo, è cambiato ben poco dall'inizio della preparazione, sono andati via solo due giocatori, per il resto stiamo cercando di attingere dalla Juniores, coinvolgendo qualche ragazzo del '95/'96: anche due settimane fa, ad esempio, ne ho fatto esordire uno del '96 che mi aveva impressionato in una partita del campionato Juniores».

 

Si tratta di una strategia ben precisa, che mira a dare i suoi frutti nel futuro prossimo.
«Lo scopo della società è cercare di valorizzare i giovani del nostro vivaio per poi impiegarli a pieno regime l'anno prossimo, anche perché penso che la regola sul numero dei fuori quota cambierà, quindi è meglio iniziare a far fare loro qualche esperienza importate già da ora».

 

Dando per scontato che il discorso promozione al momento non vi riguardi, quali sono le squadre candidate al salto di categoria?
«Io penso sempre che Castelsardo, Ploaghe e Ghilarza siano le squadre che, se si considera il livello societario e dell'organico, contando anche il prestigio e la preparazione dei loro tecnici, abbiano le possibilità maggiori di vincere il campionato.
Il Ghilarza in questo momento è quella dal rendimento più continuo, incassa pochissime sconfitte, un aspetto che può fare la differenza.
Chi ha perso un po' il treno forse è stato il Castelsardo, ma ha acquistato Alessandro Frau che può fare la differenza in questo campionato.
Ci sono squadre con una rosa assolutamente competitiva come il Ploaghe: dopo i rientri di Ferreli e Carboni, hanno preso Gigio Secchi in porta, sono giocatori che alla fine danno inevitabilmente una marcia in più.
Il discorso all'Usinese
– continua il tecnico - è differente: abbiamo anche noi elementi di spessore come Andrea Merella o Matteo Falchi, ad esempio, ma non ci affidiamo ai singoli, preferiamo puntare sulla forza del collettivo».

 

 

Nel vostro percorso di crescita la tappa di Sorso rappresenta un momento fondamentale.
«Secondo me il Sorso merita di stare tra le prime quattro in classifica, per la grande qualità dei giocatori e per la bravura del suo mister.
Ha avuto qualche battuta d'arresto in queste ultime giornate, ma rimane sempre una squadra che ha degli elementi importanti in tutte le posizioni del campo, quindi sarà durissima andare a fare risultato da loro.
Io però sono un allenatore giovane, a cui piace giocarsi tutte le partite, quindi col Sorso, come con il Lauras e come con il Tonara, daremo il massimo, senza nessun tipo di pressione: forse è proprio questa la nostra arma in più».

 

Tonara, Ghilarza, Codrongianos: il vostro campionato sta entrando nella fase cruciale.
«Io penso che in tutti i campionati le prime sette partite del girone di ritorno siano quelle decisive, sopratutto per chi deve salvarsi o per chi deve vincere il campionato.
Per la lotta alla vittoria finale, potrebbe starci anche il ritorno dell'Ozierese di Marco Sanna, che ha preso buoni giocatori, potrebbe ancora dire la sua.
Non c'è da dimenticare che in fondo alla classifica si sta muovendo qualcosa: a differenza del girone di andata Ilvamaddalena, Bittese e Fonni hanno ricominciato a giocare e a vincere.
Sarà una seconda parte di torneo molto equilibrata e tosta, lo abbiamo visto domenica con il Lauras: all'andata abbiamo vinto e forse meritavamo anche qualcosa in più del 3 a 2, ieri invece ci hanno dato del filo da torcere e alla fine il pareggio ci poteva stare, ho visto una squadra in salute e ben messa in campo da Amedeo Cassita».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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Girone B