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Viani, l'anima del Porto Corallo: «Bravi a battere il Quartu 2000»
La punta argentina: «Non pensiamo al Pula»

Viani, l'anima del Porto Corallo: «Bravi a battere il Quartu 2000»

Da sei anni in Sardegna, da quattro nel Sarrabus dopo essersi fatto conoscere con la maglia del Sinnai. Cristian Viani, classe 1980, reduce dalla promozione in serie D con il Castiadas è tornato al Porto Corallo (quattro anni fa ha vinto il campionato di Seconda categoria) per trascinarlo all’Eccellenza con i preziosi assist ma, soprattutto, con importanti gol, come quello che ha rotto l’equilibrio nel big-match di domenica contro il Quartu 2000, terminato 2-0 per i gialloneri di Marco Cossu lanciati all’inseguimento della lepre Pula.  

 

Cristian, tra campionato e Coppa Italia, avete perso due volte su tre contro il Quartu 2000 ma forse avete vinto la gara più importante della stagione, loro che erano imbattuti e reduci dalla vittoria di Pula

«È vero, sicuramente è stata la vittoria piu importante finora, il Quartu 2000 non aveva mai perso finora e veniva a Villaputzu col morale molto alto dopo la grande vittoria contro il Pula»

Perché avete vinto voi e qual è stata la chiave della partita secondo te?

«Siamo entrati molto concentrati cercando di non concedere niente a loro, poi siamo stati bravi a segnare le occasioni chiare che abbiamo avuto. Direi che siamo stati attenti e cinici»

Non era facile far gol alla difesa meno battuta del campionato

«Per niente e lo sapevamo, pero sapevamo anche che giocando così come stavamo facendo finora potevamo far male al Quartu e ci siamo riusciti pienamente»

Prima gol di Viani e poi quello di Gomez, l’Argentina porta in alto il Porto Corallo. Cosa ha di speciale Fausto che ha già realizzato sei gol, sono tanti per un difensore

«Non solo noi argentini, siamo tutti che cerchiamo di fare grande il Porto Corallo. Fausto è un ottimo difensore molto bravo a leggere la giocata, dentro l’area di rigore avversaria si sa posizionare benissimo e ha un colpo di testa che pochi hanno»

Dopo la partenza lenta (un punto in due gare), avete vinto dodici partite, pareggiata una e perso lo scontro diretto col Pula. Se aveste battuto Falco e compagni sareste primi con un punto di vantaggio

«Sì la differenza sta tutta lì, ma quella partita l’abbiamo persa e dobbiamo inseguire. Noi siamo comunque contenti del campionato che stiamo facendo. Dobbiamo continuare cosi e arriveranno altre soddisfazioni»

Siete sempre a -5, il Pula è nel mirino? E il Quartu 2000 resterà in corsa?

«Noi pensiamo al nostro campionato a fare bene partita dopo partita. Anche se ha perso contro di noi il Quartu 2000 lotterà fino alla fine»

Nonostante il grande campionato che state facendo perché vi segue poco pubblico?

«Non lo so, forse perché Porto Corallo è una realtà che c’è da poco tempo»

Ora avete almeno cinque partite contro squadre di media-bassa classifica, bisogna spingere a tutta a partire dalla gara di domenica contro l’Asseminese

«Loro sono una buona squadra con una classifica pericolosa, saranno tutte partite difficili e noi non dovremo mai guardare che posto occupano gli avversari ma continuare a fare quello che stiamo facendo finora»

Un gol nelle prime sette partite e sei gol nelle ultime nove partite, cos’è cambiato? Ti sei ricordato di essere anche un bomber oltre che uomo-assist?

«Certo che a uno piace segnare ogni partita, ma ci sono momenti migliori di altri. Io cerco di dare il massimo per la squadra, poi se arriva il gol meglio ancora»

A quanti gol vuoi arrivare?

«Non penso veramente a un cifra ma penso a essere utile alla squadra»

Da quattro partite vincete sempre e non prendete gol, centra anche il fatto che sia arrivato dal Selargius un portiere come Mancini?

«Sicuramente Paolo trasmette molta tranquillità, è un gran portiere con molta esperienza»

Cosa pensi del tecnico Cossu, è lui che ti ha dato la fascia di capitano?

«Marco è un grande allenatore, oltre a essere un’ottima persona e molto seria. Dà molta fiducia al giocatore, sta dietro ad ogni singolo atleta e noi pratichiamo il calcio che ci trasmette. È stato lui a darmi la fascia di capitano e io l’ho accettata volentieri, le responsabilità non mi spaventano» GUARDA LE VIDEONTERVISTE DI FINE GARA

Fabio Salis

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2010/2011
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Sardegna
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