Dirty Soccer, L'Aquila rischia 5 punti di penalizzazione, la società ribatte: «La pena richiesta dalla Procura Federale è inapplicabile»
L'Aquila rischia la penalizzazione di 5 punti in classifica da scontarsi nella attuale stagione e un’ammenda pari a 50mila euro. Questa è l'entità della richiesta della Procura Federale al termine della prima udienza di fronte al Tribunale Federale per il terzo filone dell’inchiesta sul calcio scommesse “Dirty Soccer“. Il club abruzzese, che milita nel girone G di serie D, punta però sull’inapplicabilità della pena richiesta perché gli avvenimenti sui quali la Procura Federale basa la propria richiesta di pena sono accaduti successivamente alle dimissioni (febbraio 2015), dell’allora responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola dal proprio incarico. «La società ripone la massima fiducia negli Organi Giudicanti - si legge nella nota apparsa sul sito del club - e confida in una rapida definizione del giudizio con una decisione che sia il più aderente possibile a quanto ribadito tramite il proprio legale Questo anche in relazione a quanto già sofferto nel corso dei due precedenti dibattimenti, anche perché tutto il materiale probatorio a disposizione oggi della Corte sarebbe potuto essere ricompreso nel secondo filone, affrontato in aula tra il gennaio e il febbraio 2016, evitando quindi di patire un ulteriore processo a nostro carico». Tra le partite oggetto di indagine, fa notare il legale della società rossoblù Marco De Paulis, vi è soltanto la gara Martina–Paganese antecedente alla data di dimissioni dell'ex dirigente.