Alghero "antisportivo" e multato, 1 turno a Rais e al tecnico Corda

Il presidente Corrado Sanna a fine gara, dopo un pari amaro capace comunque di mantenere l’Alghero a ridosso della vetta, parlando di arbitraggio di livello dilettantistico avevo dichiarato che, a stretto giro di posta, si sarebbe fatto sentire dal designatore Braschi ed in Federazione. A farsi sentire, fragorosamente come spesso accaduto in stagione sulla Riviera del Corallo, è stato invece il Giudice Sportivo, che cala ancora una volta la sua pesantissima mannaia sulla società giallorossa. Si parte con 5000 euro di multa per ripetuti insulti dei tifosi all’arbitro, comportamento “gravemente antisportivo” riferito alla sparizione dei palloni di riserva dopo il vantaggio algherese e per l’inadeguatezza dei locali destinati agli arbitri, all’interno dei quali, oltre alla sporcizia, erano presenti ance “escrementi di animali”. Questo si legge sul comunicato del martedì, ma non è tutto. E se le inibizioni sino al 27 aprile per i dirigenti Giua e Mattu, proteste in campo ed anche una volta rientrati nello spogliatoio, ci possono stare, e sarebbe opportuno registrare il livello di guardia sulla panchina catalana troppo spesso colta in fallo, piomba sul sodalizio giallorosso anche una giornata di squalifica a carico dell’allenatore Ninni Corda (per gli ordini impartiti al suo vice dalla tribuna ed ingresso nello spogliatoio a fine gara), che ne ha già scontato due, ne a ancora tre da scontare e, se tutto venisse confermato in panchina tornerebbe solo in caso di play off, o bene andando direttamente in Prima Divisione. Le diffide ad Aresti e Demartis, e la squalifica per una gara causa doppia ammonizione di Rais preoccupano ma non compromettono un cammino ancora a aperto ad ogni soluzione possibile.

Che il mirino della Federazione e della Giustizia Sportiva sia puntato su Alghero è ormai fatto assodato ed innegabile. Le mancanze ci sono, è indubbio, ma l’attenzione e la meticolosità con cui si passa al setaccio ogni singolo comportamento algherese, ha qualcosa che sa di accanimento. Ancora una volta a Corda è stato fatale l’essere presente sugli spalti, come altri collegi da piani alti fanno regolarmente. Forse sarebbe il caso di dare un indirizzo chiaro al regolamento, ed impedire ad un tesserato squalificato di entrare all’interno di uno stadio. Perché è vero che con la vetta ad un passo ad Alghero è meglio restare calmi, ma far figli e figliastri è pratica che non solo non paga, ma nemmeno aiuta a crescere e migliorare.