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Nicola Agus, allenatore, Arbus
San Marco e Carloforte ai play-off, il Gonnos si prende i play-out e manda in Prima il Quartu 2000

Arbus campione: con il Selargius basta un punto e la rete di Falciani per chiudere il discorso

Sono serviti tutti gli ultimi novanta minuti di una stagione tiratissima per dare un nome alla vincitrice del campionato di Promozione ed il verdetto è finalmente arrivato: l'Arbus conferma le sensazioni ed i pronostici della vigilia e taglia il traguardo al primo posto, grazie al punticino conquistato nella sfida casalinga al Selargius di Maricca: al termine dei novanta minuti scoppia la festa per entrambe le squadre in campo, con Pandori e soci che si godono una bellissima salvezza.
Al secondo posto la San Marco, che con la sconfitta interna rimediata ad opera del Sant'Elena chiude con un ritardo di quattro lunghezze nei confronti della battistrada e ora dovrà vedersela con il Bosa di Tore Carboni nel primo turno degli spareggi in programma per domenica prossima.
E' del Carloforte l'ultimo posto disponibile per i play-off: i tabarchini chiudono la stagione regolare con il successo per 3 a 2 a Bari Sardo ed ora andranno ad affrontare la temibilissima Ossese. Non basta dunque al La Palma il 4 a 1 esterno all'Idolo, con i cagliaritani che comunque si possono ritenere soddisfatti per un campionato giocato ad altissimi livelli.
Giornata di verdetti anche in coda alla classifica: il Gonnosfanadiga passa negli ultimi cinque minuti del match in casa del Carbonia e ora può prepararsi per il play-out, da giocare in casa del Siliqua, che cade nel confronto con il Quartu 2000. Può tirare un grandissimo sospiro di sollievo il Vecchio Borgo di Murgia che fa festa grande grazie al 7 a 4 rifilato in casa al Seulo, che vale per un altro anno nel campionato di Promozione.

All'Arbus bastava un pareggio per coronare un sogno inseguito per più di un decennio, ed ora l'Eccellenza è una bellissima realtà: applausi a scena aperta per la corazzata guidata da mister Agus (nella foto con Falciani e Flumini), che ha messo in piedi un vero e proprio capolavoro calcistico, soprattutto grazie ad una seconda parte di stagione disputata ad altissimi livelli, senza praticamente concedere nulla alle avversarie. Mancava soltanto l'ultimo atto per mettere finalmente le mani sul titolo e i granata non hanno fallito il match-ball casalingo contro il Selargius. I primi a passare in vantaggio sono stati gli ospiti, che dovevano ancora sistemare i conti per la salvezza: rete di Pandori a metà del primo tempo, con i locali che impattano però appena dieci minuti più tardi: la combinazione d'alta scuola tra Festa e Paulis libera Flumini che viene messo giù in area di rigore; dal dischetto Falciani, che non sbaglia. Le due squadre, come è ovvio, si accontentano del risultato perfetto, così i secondi 45' scorrono rapidi verso il triplice fischio.

La San Marco non aveva grandi speranze in termini di rimonta, con il secondo posto in classifica che peraltro era stato già blindato a dovere nelle uscite precedenti: il pareggio dell'Arbus che maturava in contemporanea alla gara tra gli asseminesi e il Sant'Elena contribuiva a definire la situazione, rendendo ininfluente il risultato del campo, che alla fine comunque ha espresso il suo verdetto: successo numero dieci per i quartesi, che chiudono con un buon ottavo posto. I locali, con alcuni big tenuti precauzionalmente a riposo, confezionano la prima occasione del match sull'asse Porcu – Farci, con quest'ultimo che non è abbastanza freddo per battere Casti.
Poco dopo ci prova Littera, con una botta dalla distanza su cui il solito Casti fa buona guardia. Break degli ospiti con due incursioni di Perinozzi e Abachisti, ma il punteggio non si sblocca. Non vanno a buon fine nemmeno i tentativi di Tosi e Mura. Nella ripresa, arrivano anche i gol: al decimo Farci porta avanti i suoi trasformando un calcio di rigore da lui stesso procurato. Lo stesso Farci trova il raddoppio dieci minuti più tardi, con un bel colpo di testa su assist di Barry. Il Sant'Elena non molla e rientra in corsa alla mezz'ora con Mboup, che si mette in spalla i suoi e sigla addirittura il pareggio: l'attaccante si incunea in velocità tra le maglie della difesa avversaria e subisce il fallo da parte di Sogorè, poi espulso; per l'arbitro è calcio di rigore, che Mboup trasforma alla perfezione. In mezzo, altra occasione per Farci, murato in extremis. Nel finale è ancora Mboup a trovare il guizzo che decide l'incontro.

Il Carloforte doveva vincere contro il Bari Sardo per mantenere la terza posizione al riparo dalle dirette inseguitrici, e i ragazzi di Lazzaro portano a termine la missione: trasferta in Ogliastra fortunata, contro un avversario retrocesso ormai da diverse giornate, e 3 a 2 finale che vale per il successo numero 17 in stagione. Il punteggio si sblocca al 23' con Recano, abile ad insaccare di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo; a due dal riposo Lazzaro, che conferma di attraversare uno stato di forma eccezionale, fa centro con una sberla dalla distanza. Nella ripresa, Iesu completa una bella ripartenza dei suoi archiviando virtualmente la sfida. Di Ferreli e del giovanissimo Congiu le due reti, nel finale, per i padroni di casa.
Vince in trasferta ad Arzana anche il La Palma che fa abbondantemente il suo dovere contro il già salvo Idolo, 4 a 1 il finale, con i tre punti che permettono ai cagliaritani di raggiungere il Carloforte a quota 56, ma la classifica avulsa premia proprio i tabarchini. Partita sbloccata da Sarigu dopo appena sei minuti, guizzo letale di Lancioni in chiusura di tempo per il momentaneo pari, ma Baldussi sigla il nuovo vantaggio dagli undici metri. Sarigu si concede il bis al 10' con una giocata da applausi dal limite dell'area. Chiude il gol di Siddu, sulla più classica delle ripartenze. Momenti di grande commozione per l'addio al calcio di Bruno Serdino.

Finale di stagione a tinte rosa anche per l'Arborea di mister Firinu che non c'entra per un soffio il piazzamento play-off ma è tanta la soddisfazione in casa giallo-blu per il quinto posto ed una stagione andata ben oltre le più rosee aspettative: il match contro l'Andromeda si chiude con il punteggio di 2 a 0; il vantaggio dopo pochi secondi, con Amendola che innesca la percussione centrale di Peddoni, bravo a bruciare sul filo del fuori gioco l'intero pacchetto arretrato avversario. Dopo un tentativo di Congiu, i locali trovano per la seconda volta la via della rete con Atzeni, stagione davvero da incorniciare per lui. La pressione dell'Arborea non si allenta: ci provano ancora Atzeni, Peddoni e Dessì, ma Cardia si salva anche grazie ad un pizzico di fortuna. La ripresa si apre con l'iniziativa di Congiu, che non trova il tempo per battere verso la porta difesa da Serra. E' comunque sempre l'Arborea a fare la gara, prima con una conclusione pericolosissima di Lasi, poi con Piras, che conquista un calcio di rigore: dal dischetto Atzeni però colpisce una clamorosa traversa.

Sette gol e poi tanta festa: potrebbe essere riassunta così la bella domenica del Vecchio Borgo Sant'Elia, che si prende i tre punti nel confronto casalingo con il Seulo e grazie al ko del Siliqua mette le mani su una meritatissima salvezza, senza dover passare dalla lotteria dei play-off. Partenza brillante per i locali, che si portano sul 2 a 0 già nei primi 10' di gara con Puddu, autore del vantaggio su una disattenzione difensiva degli ospiti, e Casula, che raddoppia di testa. Break del Seulo con Boi poco prima del riposo, ma nella ripresa il Vecchio Borgo aumenta definitivamente il divario grazie a Floris e alla doppietta di Lampis. C'è spazio anche per la tripletta di Boi, che chiude così al primo posto della classifica dei marcatori; i locali rispondono ancora con Floris e Murgia.
La sfida tra Carbonia e Gonnosfanadiga si chiude con un clamoroso 3 a 1 per gli ospiti, che strappano il pass per i play-out negli ultimi cinque minuti del match: gara vietata dunque ai deboli di cuore, che ha visto i locali passare in vantaggio con la staffilata di Loi, con i ragazzi di Marongu che chiudono mettendo in mostra quanto di buono offerto nel corso della stagione, con Cosa che per poco non raddoppia. Gli ospiti non stanno di certo a guardare: bomber Tomasi cerca di tenere alto il morale per i suoi e per poco non beffa Galizia ma il punteggio non cambia. La ripresa si apre con Konate che per una questione di attimi non trova il tempo per depositare in fondo alla rete il gol del raddoppio. Rimane tutto in bilico sino al 43' con Pinna che impatta e da nuove, insperate speranze agli ospiti. Lo stesso realizza il punto del sorpasso da pochi passi, risolvendo un'azione confusa in area di rigore. La ciliegina sulla torta arriva al 48', quando l'attaccante piazza il gol che vale per un'incredibile tripletta.
Chi rimane beffato dunque è il Siliqua, che ora dovrà giocarsi tutto nei prossimi 90' sul campo caldissimo, c'è da scommetterci, del Vecchio Borgo Sant'Elia: il Quartu 2000 si gioca le ultime speranze di aggancio ai play-off ma il 3 a 1 maturato al termine dei giochi non basta agli uomini di Puddu per evitare la discesa in Prima Categoria. Meloni apre la sua giornata con il gol del vantaggio al 10', al quarto d'ora della ripresa arriva il raddoppio, sempre firmato da Meloni. Il solito Amorati tiene a galla gli ospiti, ma il Quartu 2000 si gode l'ottima vena di Meloni che nel finale chiude tutto, ma non è bastato.

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2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A