Arzachena, Cerbone a denti stretti: «Potevamo vincere, ora bisogna portare a casa i tre punti col Giugliano»

Puntava al bis di vittorie ma l'Arzachena, dopo aver sbancato Cassino, pareggia col Carbonia facendosi rimontare due volte dai sulcitani nella prima uscita di Suazo in panchina. Il tecnico degli smeraldini Raffaele Cerbone non nasconde l'amarezza per il 2-2: «C'è il rammarico perché quando hai due occasioni importanti negli ultimi 15' devi portare a casa i tre punti. Loro avevano l'entusiasmo del nuovo allenatore e noi venivano da una vittoria importante che ci aveva regalato una grande consapevolezza e serenità. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, passando al 3-4-3, benissimo nei primi 10' e poi di nuovo ci siamo abbassati pensando di aver speso tanto mercoledì e questo non doveva accadere perché eravamo in gara alla grande e l'avversario in quel momento stava facendo fatica, ma gli abbiamo permesso di creare calci piazzati e lì ci hanno fatto gol. Dopo abbiamo reagito e forse meritavamo il 3-2 sbagliando dei gol incredibili. Siamo meno bravi di Cassino però abbiamo pagato le tre partite in una settimana, non siamo abituati anche se saremo costretti a farlo fino al 13 giugno ed è impensabile che una squadra possa fare in 33 giorni 11 partite. Nell'immediato, però, bisogna portare punti a casa a partire da mercoledì contro il Giugliano».

La Lnd potrebbe decidere in settimane di arrivare a fare meno retrocessioni: «Mi sembra legittimo, viste le difficoltà che hanno avuto le squadre di serie D, e noi siamo fra le più penalizzate non avendo giocato per tre mesi e mezzo. Ma dobbiamo chiudere comunque al di sopra dei playout, questa squadra non può stare dov'è adesso, nonostante gli errori fatti in cui sono state create situazioni clamorose a nostro sfavore, non ultimo le 4 gare fuori casa dove fai 10 gol e porti a casa solo 5 punti. Ci abbiamo messo tanto del nostro ma non meritiamo questa classifica e prima ci tiriamo fuori da questa situazione e meglio è per noi».