Per la successione i primi nomi: Cirinà e Scotto
Atletico Uri, dopo tre anni di successi il divorzio da Muroni: «Un maestro di calcio e di vita, con lui abbiamo vissuto un'epopea con stupore ed entusiasmo speciali»
Tre anni di successi, due campionati vinti e una finale regionale playoff in Eccellenza. La rapida ascesa dell'Atletico Uri nel calcio sardo ha avuto in Giovanni Muroni il suo abile condottiero, la guida ferma e sicura che ha traghettato una società ambiziosa ad esplorare i mondi sconosciuti dei campionati più importanti della Sardegna. Un allenatore-filosofo, un maestro di vita che ora si sveste dei colori giallorossi indossati in Prima categoria e portati fino alla gloria di una serie D sfiorata prima nel contendere al Latte Dolce la vittoria del campionato e poi lasciando al San Teodoro l'onere e l'onore di tentare il salto di categoria con gli spareggi nazionali. Ancora sugli scudi a quasi 80 anni ha combattuto e battuto colleghi decisamente più giovani con quel suo modo offensivo di vedere il calcio che lo porta a cercare di segnare un gol in più degli avversari.
Ad un mese dalla finale playoff di Oristano il club del presidente Tore Ardu annuncia il divorzio con parole piene di gratitudine e riconoscenza: "La crescita continua che ha portato l’Atletico Uri a balzare, nel giro di tre anni, dalla Prima categoria alla soglia della serie D ha generato in tutti noi uno stupore e un entusiasmo speciali. Il protagonista indiscusso di questa vera e propria epopea è Giovanni Muroni, che non è stato solo l’allenatore ambizioso che tutti conoscono, ma un vero maestro di calcio e di vita, un trascinatore instancabile che conosce il segreto di una giovinezza inesauribile, capace di trasmettere ai suoi ragazzi un entusiasmo e una determinazione davvero vincenti. Grazie Giovanni per il sogno che ci hai fatto vivere, per lo stile con cui ci hai guidato nello sport e non solo. Grazie, mister Muroni".
Per il dopo Muroni è caccia aperta al tecnico che il prossimo anno dovrà cercare di mantenere la squadra nell'elite di un campionato che vede gli ingressi di Budoni e Castiadas, desiderose di riconquistare immediatamente la serie D, e di Ilvamaddalena e Orrolese ambiziose vincitrici dei due gironi della Promozione. I nomi più gettonati sono quelli di Ivan Cirinà e di Pierluigi Scotto. Il tecnico di Ossi (nel cui campo ha disputato qualche gara interna l'Atletico Uri) nella stagione appena conclusa ha cercato di salvare il Castelsardo prendendone il timone a 7 giornate dalla fine. L'ex tecnico dei castellanesi rivivrebbe una stagione di vertice dopo quelle alla guida di Taloro e Ploaghe. Scotto, allenatore sassarese ben conosciuto dalla dirigenza giallorossa e dal patron Gavino Satta, si è imposto all'attenzione del calcio sardo con il Latte Dolce portato fino alla serie D e ora è voglioso di rilanciarsi dopo la parentesi con l'Olbia in serie D e quella breve (appena un mese) con la Kosmoto Monastir. Su di lui però c'è un'altra squadra di Eccellenza e una di Promozione (girone Nord) che punta alla vittoria del campionato.