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Falciani e Festa firmano la rimonta dei granata, i ragazzi di Madau passano all'ultimo

Boi spaventa la San Marco, Farci evita il peggio: solo un pari per la capolista; Arbus e la Palma volano a -1 dalla vetta

La San Marco rallenta ancora, secondo pareggio consecutivo dopo quello rimediato nella sfida d'altissima quota contro l'Arbus, e perde per strada praticamente tutto il vantaggio residuo che poteva vantare sulle dirette inseguitrici: morale della favola, dopo la sesta giornata di ritorno la lotta per l'Eccellenza ritorna al suo livello zero, con i leoni che si trovano al primo posto ma ormai hanno il fiato puntato sul collo sia da parte della fuori serie guidata da Agus, che continua a correre fortissimo grazie al 2 a 1 rifilato in esterna ad un cliente ostico come l'Idolo, e sia da parte del La Palma, che si aggiudica di misura, per 1 a 0, il confronto con il Siliqua.
Ennesima occasione persa dunque per il Carloforte, che sarebbe potuto tornare prepotentemente in corsa in caso di vittoria sul Carbonia, ma battere la compagine guidata da mister Marongiu non è affatto facile: il match regala dunque un punto ciascuno, con i tabarchini staccati di quattro lunghezze dalla zona play-out.
Rispettano invece il pronostico della vigilia l'Arborea, 4 a 2 interno al Vecchio Borgo, e il Seulo, che non fa nessuno sconto al Gonnosfanadiga. Continua la risalita del Sant'Elena, che si aggiudica con un secco 2 a 0 il confronto diretto con l'Andromeda.

La San Marco esce dal confronto con il Barisardo con un pizzico di amaro in bocca: nel quasi testa-coda di giornata infatti in tanti avrebbero scommesso ad occhi chiusi su una netta vittoria di Daddi e soci, ed invece gli ogliastrini hanno tenuto bene il campo per tutti i novanta minuti centrando un risultato impensabile, almeno alla vigilia, ma il campo appunto ha dato un altro verdetto.
Ospiti ben abbottonati tra difesa e centrocampo, ai locali spetta fare la partita: il primo tentativo è di Farci, ma la mira è alta sulla traversa; ci prova Tosi che calcia da buona posizione ma non è fortunato nell'impatto con la sfera. La San Marco cerca di esprimersi in velocità, presentandosi in area con una caparbia iniziativa di Fanni, il cui tiro non inquadra il bersaglio grosso, e poi con Mura, che ci prova da fuori. Il Barisardo contiene con ordine e al primo affondo passa clamorosamente in vantaggio: da un'iniziativa di Todde la palla giunge a Boi che brucia sul tempo Daddi. La prima frazione si chiude con un assolo di Fanni, ma il suo diagonale si perde sul fondo senza conseguenze per Murru. Ad inizio ripresa però, l'episodio che cambia volto alla partita: Todde paga a carissimo prezzo un fallo su Porcu e si prende la seconda ammonizione dell'incontro, lasciando così i suoi in inferiorità numerica. La San Marco aumenta i giri del proprio motore: ci prova ancora Tosi dopo una bella discesa sulla fascia, ma Murru dice no; va decisamente molto meglio a Farci, al 10', che insacca su suggerimento al bacio del compagno di reparto Fanni. Sembra il preludio per il sorpasso dei locali, che invece si trovano a fare i conti con un Barisardo che non abbassa la propria concentrazione, anzi tiene botta con grande determinazione e per poco non trova addirittura il raddoppio quando Staffa si trova a tu per tu con Daddi, ma il portierone dei bianco-rossi sventa la minaccia con grande tempismo. Il punteggio non cambia nonostante gli ultimi, disperati tentativi di Farci e Dinaro; il Barisardo torna a casa con il sorriso, la San Marco sarà costretta a vincere di nuovo, già a partire dalla prossima giornata, per non perdere il primato.

Perchè l'Arbus di Agus si conferma in forma smagliante ed ora mette la vetta nel mirino: il 2 a 1 ottenuto su un campo caldo come quello dell'Idolo la dice lunga sul momento attuale di forma attraversato dai granata, che passano, in rimonta, e superano uno degli esami più difficili dell'anno. Per gli ospiti, occorre subito sottolinearlo, non è stata una giornata facile, con Toro grandissimo protagonista, soprattutto per alcuni interventi prodigiosi nel finale, che ha contribuito in maniera decisiva per incassare i tre punti. L'Idolo incomincia la gara davvero con il piede giusto e mette sotto pressione la retroguardia avversaria con i buoni tentativi di Cannas, Masia, con palla che sfiora il montante alto della porta difesa da Toro, e Giolitti, che chiama il portiere avversario ad un difficile intervento. Lo stesso Giolitti ci riprova poco dopo con una conclusione dal limite. I padroni di casa stanno bene e si vede: il vantaggio è questione di minuti, arriva al 20' grazie ad un'autentica perla di Lancioni che da posizione impossibile si inventa una traiettoria perfetta che incenerisce Toro. L'Arbus non si scompone e dopo cinque minuti acciuffa il pari: Falciani trasforma con freddezza il calcio di rigore concesso per un fallo subito da Atzori. La partita si infiamma: Lancioni è ancora pericolosissimo in avanti, ma la sua conclusione sfiora il palo per poi perdersi sul fondo; spetta decisamente miglior fortuna a bomber Umberto Festa che recupera un buon pallone e lo trasforma prontamente in gol con una bella conclusione a giro. Gli ultimi minuti della prima frazione vedono l'Idolo portarsi in avanti con il solito Giolitti, ma senza esito. Nella ripresa l'Arbus si schiera intelligentemente a protezione del risultato, arginando efficacemente le iniziative di un ispiratissimo Lancioni; è nel finale però che i locali premono con maggiore costanza: occasioni per Cannas e Masia, poi nei minuti di recupero si ripete il duello tra Giolitti e Toro, che risponde da campione, sventando all'ultimo assalto anche la minaccia portata da Arras.

Dodicesimo risultato utile, quarta vittoria dall'inizio del girone di ritorno, per il La Palma, che continua a collezionare numeri da capogiro, e la classifica non può che sorridere ai ragazzi di Madau, che consolidano il secondo posto, mantengono il passo dell'Arbus e si candidano prepotentemente per un ruolo di primo piano nella corsa alla promozione diretta. Splende il sereno dunque in casa dei cagliaritani, che si godono il successo per 1 a 0 rifilato ai danni di un buon Siliqua, con i campidanesi che mantengono due lunghezze di vantaggio nei confronti della zona play-out e devono rapidamente invertire il trend per evitare spiacevoli sorprese. C'è da dire però che i ragazzi di Corsini erano quasi riusciti nell'impresa di portare a casa un punto che alla luce dei risultati delle dirette rivali per la permanenza in categoria avrebbe pesato tanto, ma come spesso successo nell'ultimo periodo, il La Palma riesce a sbloccare la gara nel finale, dimostrando di non mollare mai, una dote che potrebbe risultare molto importante per il proseguo della stagione. Nel primo tempo i locali fanno la gara ma il Siliqua controlla benissimo: alla conclusione di Ligas, a cui manca quel pizzico di convinzione che in questi casi risulta decisivo, replica Amorati, con una buona iniziativa che però sfuma senza problemi per Sanna. Ad inizio ripresa spetta ancora a Ligas mettere i brividi a Palmas, che si salva bene; è il turno poi di Baldussi, che fa tutto benissimo, trova il tempo per il tiro ma non inquadra lo specchio. Alla mezz'ora, combinazione ad alta velocità tra Ugas e Ligas, Serpi riceve e conclude di fino ma è sfortunato. Ci prova anche Sarigu, che chiama Palmas agli straordinari. Il Siliqua tiene botta ma crolla nel finale: scambio d'altissima scuola tra Sarigu e Baldussi, con il primo che gonfia la rete con una rasoiata imprendibile.

Termina in parità, per 1 a 1, il confronto di centro classifica tra Carbonia e Carloforte, con i ragazzi terribili di Marongiu che fanno registrare l'ennesima prestazione positiva al cospetto di un avversario che, a prescindere dagli ultimi risultati non proprio brillantissimi, sono comunque sempre una compagine di primissimo livello, e l'hanno confermato anche nella partita di ieri. Prima occasione della gara dopo 5' di gioco, con Mastino che si presenta a tu per tu con Grosso ma perde il duello con il portiere avversario; replica immediata dei ragazzi di Lazzaro con il solito Sanna, ma Bove ci mette una pezza. Il Carbonia prova ad incidere con rapide aperture sugli esterni, ma la difesa del Carloforte è impeccabile; gli ospiti però non riescono a presentarsi in avanti con la necessaria continuità per impensierire Bove. Ad inizio ripresa, il match si spacca: Achenza lascia i tabarchini in dieci uomini, ma il Carloforte passa grazie alla percussione caparbia di Sanna sulla fascia, assist perfetto per Lazzaro che corregge in rete. Il vantaggio però dura appena 120 secondi: Foddi infatti trasforma magistralmente un calcio di punizione, lasciando di sasso l'incolpevole Grosso. Nel finale le due squadre cercano di superarsi: Cosa viene fermato in posizione di fuorigioco, Boi si immola sulla conclusione a botta sicura di Bodano ma il punteggio non cambia.

L'Arborea non fa sconti al Vecchio Borgo Sant'Elia e rimette in piedi la partita quando le cose sembravano ormai complicate irrimediabilmente: per Firinu e soci arriva dunque la decima vittoria stagionale, frutto del sontuoso quanto rocambolesco 4 a 2 finale che probabilmente punisce oltremisura i cagliaritani, autori di un buon primo tempo, chiuso sul doppio vantaggio grazie alla rete di Casula, in avvio, e al gol siglato poco prima dal riposo da Murgia. In mezzo, i tentativi dell'Arborea, con i soliti fratelli Atzeni scatenati in avanti, ma il gol non arriva. Nella ripresa, il calcio di rigore fallito da Paolo Atzeni sembra la conferma definitiva per la più classica delle domeniche storte, ed invece lo stesso si riscatta immediatamente accorciando il punteggio grazie ad un tap-in da pochi passi e suona la carica per i suoi; ancora Paolo Atzeni protagonista, che serve su un vassoio d'argento l'assist per Marco Atzeni, che deve soltanto appoggiare la sfera in fondo al sacco. A dieci dallo scadere, l'Arborea mette freccia e sorpassa, ancora con Marco Atzeni, sugli sviluppi di un corner battuto da Lasi. Nel finale, arriva la classica ciliegina sulla torta, con Piras che trasforma egregiamente un calcio di punizione.
Il Seulo non fa nessuno sconto al Gonnosfanadiga di Garau&Vacca e continua a viaggiare tranquillo a ridosso delle prime: rimane invariata invece la situazione dei bianco-verdi, sempre al terzultimo posto ma con la salvezza diretta sempre a portata. Partita viva ed emozionante sin dalle prime battute con Tocco e Ghiani che si presentano dalle parti di Galliano, replica dei locali con Deidda, Vaccargiu, Tomasi. Proprio quest'ultimo si conferma tra i più pericolosi dei suoi: nuovo tentativo con siluro spedito verso la porta di Pili che respinge d'istinto, sulla ribattuta si fionda Pinna che calcia a botta sicura, ma Pili compie l'ennesimo miracolo e salva i suoi. Il portiere ospite è ancora grande protagonista nel finale di tempo, quando chiude in angolo la bella iniziativa di Concas. Nella ripresa però, si vede un altro Seulo, soprattutto in avanti: squillo di Ghiani, ben intercettato da Galliano, ma al 15' il punteggio si sblocca: Tore Boi a tu per tu con il portiere avversario non sbaglia. Alla mezz'ora Tocco mette più di un brivido a Galliano con una fucilata dal limite, bravo il portiere a rifugiarsi in angolo. Sempre Tocco protagonista poco dopo con un calcio di punizione che si tramuta nel gol del raddoppio. Serve a poco il tentativo finale di Tomasi: il Gonnos incassa l'undicesimo ko stagionale.
Termina in parità, a reti bianche, il confronto tra Selargius e Quartu 2000: i locali non riescono ancora ad esprimersi con continuità e brillantezza e incappano ancora, come successo ieri, in prestazioni che sembrano al di sotto delle reali potenzialità della squadra; gli ospiti, dal canto loro, continuano a mostrare incoraggianti progressi sul piano della personalità e della grinta ma per salvarsi, a questo punto della stagione, servono i punti, che faticano ad arrivare, e quello conquistato nell'ultima uscita è insufficiente per una classifica che con il passare delle giornate rischia di trasformarsi in una tagliola. La prima occasione capita sui piedi di Pichiri, che non trova la mira giusta; al 20' l'occasione più grossa per il Selargius: calcio di rigore per fallo subito da Porceddu, ad un passo dal gol del vantaggio, ma Ibba dal dischetto perde il duello con Mainas, che respinge la conclusione dell'avversario. Scampato il pericolo, il Quartu 2000 si propone con buona aggressività: Musio tenta la conclusione dalla distanza, ma Dessalvi ci mette una pezza; poi è il turno di Piras, senza esito. Nella ripresa, la domenica sfortunatissima di Ibba si completa con il cartellino rosso; il Quartu 2000 sente profumo di impresa, ma Dessalvi tiene a galla i suoi; break di Di Laura, con Mainas di nuovo decisivo sulla conclusione a botta sicura dell'avversario. L'espulsione di Marci ripristina gli equilibri anche sul piano numerico; ultima occasione del match sui piedi di Pandori, che sciupa la palla della vittoria.
Bel colpo del Sant'Elena di mister Piras che continua a risalire in classifica grazie al successo interno, per 2 a 0, rifilato all'Andromeda: i quartesi continuano a correre fortissimo e ora galleggiano sopra la zona calda, un iniezione di fiducia importante per il rush finale. Nel primo tempo le due squadre concedono pochi spazi, le emozioni latitano, se si esclude una conclusione di Perinozzi, che non crea problemi a Angioni. Nella ripresa invece, gli ospiti si affacciano dalle parti di Aramu con due calci piazzati battuti da Farci e Addis. Replica del Sant'Elena con Maccioni che serve al centro un assist delizioso per Mulas che di testa batte Angioni. L'ingresso di Mboup tra le fila dei locali crea non pochi problemi alla retroguardia ospite, che capitola ancora poco dopo: Perinozzi si conquista un calcio di rigore che lui stesso trasforma nel raddoppio.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A