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Budoni
Dal 2-0 al 2-3, nei supplementari il gol decisivo di Santoro

Budoni, un'altalena di emozioni: alla fine doma il Bozner e festeggia il ritorno in serie D

Una sofferenza immane pari alla gioia indescrivibile. Il Budoni torna in serie D e lo fa nel modo più difficile ma anche più bello che potesse scegliere: da libro cuore. Perché partendo dalla vittoria per 3-2 della gara d'andata contro il Bozner sapeva benissimo che avrebbe potuto pagare lo scotto delle numerose assenze, specie in difesa con un reparto azzerato dalle squalifiche (Farris, Varrucciu e Mastio). Così è stato, la finale di ritorno è durata 120' perché i bolzanini sono stati bravi (e fortunati) nel restituire il ko di sette giorni prima ma si sono inchinati ai galluresi nei supplementari quando Santoro ha infilato la palla nel sette su punizione, scacciando paure e ridando quel tono epico alla stagione dei ragazzi di Cerbone capaci di realizzare quel piccolo, grande miracolo. Niente ripescaggio, dunque, ma serie D sul campo, come sanno fare coloro che i traguardi se li conquistano con le lacrime e il sudore. Una faticaccia per tutto il 2017 e una gara finale in apnea quasi a non voler alterare l'andamento della stagione. Troppo facile sembrava andare sul 2-0 dopo appena 13' di gioco grazie a Saiu e Sartor. Ma poi, pian pianino, i biancocelesti hanno pagato in centimetri e fisicità oltre ai ben noti "problemi" di una difesa messa in piedi con un solo giocatore di ruolo (Spina, utilizzato tra l'altro tre volte tra i titolari nel girone di ritorno). Ecco che quel "mostro" di Bertoldi nel primo tempo, Bocchio e ancora Bertoldi nella ripresa hanno rimesso in discussione l'esito della qualificazione. Nell'extra-time, quando si pensava al crollo finale dei padroni di casa, ecco il grido di battaglia di mister Cerbone: "Se dobbiamo uscire facciamolo attraverso il gioco". Squadra nuovamente propositiva, punizione conquistata al limite e pennellata d'autore di Santoro, altro sacrificato della gara in un ruolo di esterno difensivo, che ha fatto scatenare la festa sugli spalti e, successivamente, in piazza a Budoni. L'anno prossimo la Gallura vedrà un grande derby in serie D dopo la salvezza del San Teodoro.

 

FORMAZIONI. Cerbone ha gli uomini contati e li schiera nel modo migliore per offendere molto e difendere meno, davanti a Trini ci sono Caputo, Spina e Rodriguez, esterni Santoro e Meloni, a centrocampo Pinna e Zela, sulla trequarti Saiu e Marco Murgia dietro Sartor. Toccoli risponde con Kaneider tra i pali Krasniqi, Trojer, Hafner e Pellizzari in difesa, Lechner, Gislimberti, Bocchio e Gostner a centrocampo, Bedendo e Bertoldi in attacco. 

 

PRIMO TEMPO. Il Budoni se ne infischia dei 30 gradi e schiaccia sull'acceleratore. Al 5' la prima clamorosa chance con Zela che, dai venti metri, con un sinistro chirurgico colpisce il palo interno poi Krasniqi spazza sull'arrivo di Murgia. Il gol è rimandato all'8' quando Meloni entra di prepotenza in area a sinistra, dal fondo cerca Murgia per il colpo di testa sul quale Kanaider respinge ma nulla può sull'intervento di Saiu, giunto a rimorchio, che insacca di testa. Passano 5' e arriva addirittura il raddoppio preciso lancio di Trini da 40 metri per l'inserimento di Zela a destra, intelligenti palla tagliata sul secondo palo sulla quale Sartor si avventa puntale per il tap-in vincente. Toccoli vede le streghe e pone un argine a sinistra, al 18' fuori Pellizzari per Michaeler che passa al centro con Hafner esterno. Il Budoni controlla bene il doppio vantaggio anche se qualche scricchiolio difensivo si vede, specie sulle palle inattive, e in occasione dell'ammonizione di Trini al 21' costretto ad uscire fuori area e franare su Bertoldi sempre bravo a catapultarsi sulle palle vaganti. A fil di palo la punizione mancina di Bedendo. A cercare di destino ad una gara segnata ci pensa l'arbitro Calvi al 32' quando assegna una punizione al Bozner su una palla contesta tra Saiu e Bocchio, dalla trequarti destra Bedendo pennella per Bertoldi che, lasciato libero da Caputo, di testa batte Trini. Al 34' il Budoni potrebbe riallungare nuovamente, Sartor protegge palla a centrocampo e serve Saiu che si infila centralmente e poi conclude di punta debolmente anziché servire l'argentino libero alla sua sinistra. Si va al riposo con la gara riaperta dall'uomo più importante degli "arancio".

 

SECONDO TEMPO. Il Bozner si presenta con una novità in attacco, Drescher al posto di Bedendo. Pronti-via e Gostner verticalizza per Bertoldi che stoppa e si gira come un fulmine, rasoterra dal limite sul quale Trini si distende e neutralizza. Il Budoni arretra di qualche metro ma non disdegna le puntate in attacco, Sartor è un pericolo costante anche su palla inattiva. Al 12' l'attaccante argentino non imprime la forza giusta al tiro quando si trova a tu per tu con Kanaider, tiro debole. Al 16', su angolo di Santoro, manda di poco al lato con una grata di testa metre 1' dopo vanifica una bell'azione con il cambio gioco di Meloni per Zela e la pennellata di quest'ultimo, spedendo di testa la palla alta sulla traversa. I galluresi cercano il gol del ko ma subiscono il pareggio come un fulmine a ciel sereno, al 22' Bertoldi fa sponda per Bocchio, staffilata d'incontro dal limite dell'area e per Trini non c'è nulla da fare. Ancora Sartor potrebbe chiudere i conti al 23' ma il suo diagonale viene deviato in angolo da Kaneider. La qualificazione resta in bilico perché il Bozner ci crede, Cerbone ha poche soluzioni in panchina per invertire la rotta e l'arbitro Calvi fischia spesso contro i padroni di casa. Al 35' Bertoldi non sfrutta a dovere una punizione dai venti metri, palla sulla barriera. Passa 1' e il bomber altoatesino ha la possibilità del gol del sorpasso, si libera in area con un tocco di mano (non ravvisato dall'arbitro) e calcia in diagonale in scivolata, grandissima risposta di Trini che salva coi piedi. Non serve il primo cambio di Cerbone che, al 38', richiama Saiu per Mereu, sistemato in mezzo al campo. Al 40', infatti, arriva il tanto temuto gol del Bozner. Il Budoni gestisce male in difesa un pallone, Spina prova a spazzare l'area ma Bocchio gli anticipa il rinvio e va giù, per l'arbitro Calvi è rigore, Bertoldi calcia forte e angolato, Trini compie il miracolo a metà perché sulla respinto il primo ad arrivarci è il capitano degli "orange". Il 2-3 vale i supplementari ma non è finita perché il Bozner giustamente preme alla ricerca del colpaccio, al 45' Hafner di testa manda alto sulla traversa, al 47' Trini in tuffo manda in angolo la deviazione volante di Bocchio. Il Budoni è in piena riserva, ad ogni angolo degli avversari si teme il peggio. Al 48' entra Mannazzu per Murgia prima del fischio che rimanda tutto agli ultimi 30' di gioco.

 

SUPPLEMENTARI. Il mini-riposo ha il valore di un preziosissimo time-out per Cerbone che entra nella testa dei suoi ragazzi per far togliere loro le ultime residue energie. Il peso dell'attacco è sempre sulle spalle di Sartor ma, senza più Saiu e Murgia, gli appoggi arrivano dagli esterni Meloni e Santoro che hanno ancora un po' di birra e qualità. Al 3' Mereu conquista una importante punizione oltre i venti metri, sul punto di battuta ci vanno il mancino Pinna e il destro Santoro, batte quest'ultimo disegnando una parabola perfetta, la palla si infila sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere, esplode il comunale con un boato che scaccia ogni fantasma. Il Budoni torna favorito, al 12' sfiora il quarto gol con l'azione nata da Sartor, scarico verso Pinna e cross in area per Zela, controllo e sinistro sull'esterno della rete che dà l'illusione del gol. Al 14' vibranti proteste dei padroni di casa, Zela viene abbattuto in area da Trojer ma l'arbitro Calvi non ravvisa gli estremi per il calcio di rigore apparso a tutti clamoroso. Il gelo sugli spalti al 15' quando, sul lancio da centrocampo di Krasniqi, Spina salta con Drescher ma la palla giunge al liberissimo Bertoldi, in posizione regolare, che manca il gol del sorpasso con un pallonetto fuori misura sull'uscita di Trini. Sì va al cambio campo, il Bozner continua a tirar su palloni sui quali il baluardo Spina si esalta, Pinna cuce e Meloni si sfianca portando palla a spasso. Ora si fanno i calcoli e trascorrono i secondi. Squadre stanche e occasioni da gol poche. Drescher cerca lo spazio per il tiro ma trova un muro biancoceleste. Sartor combatte come un leone e guadagna una punizione e un angolo con mestiere nonostante i 22 anni. Brivido al 12' quando Hafner si coordina dai 16 metri e calcia di collo, palla deviata in angolo. Si aspetta con trepidazione il fischio liberatorio, che arriva a sancire il ritorno del Budoni in serie D. Da Guspini ringraziano festeggiano l'Eccellenza. Un grande applauso al Bozner che ha venduto carissima la pelle arrivando ad un passo dalla clamorosa rimonta.

 

BUDONI: Trini, Santoro, Rodriguez, Pinna, Caputo, Spina, Saiu (38' st Mereu), Zela, Sartor Camina, Marco Murgia (48' st Mannazzu), Meloni. A disp. Sanna, Michele Murgia, Nicoletta, Ventroni, Pittalis. All. Raffaele Cerbone

BOZNER: Kaneider, Krasniqi, Pellizzari (18' pt Michaeler), Gislimberti (13' st Pruenster), Trojer, Hafner, Bertoldi, Lechner, Bocchio, Bedendo (1' st Drescher), Gostner. A disp. Lazzaro, Misinato, Pirpamer, Springeth. All. Flavio Toccoli

ARBITRO: Luca Calvi di Bergamo

RETI: 8' pt Saiu, 13' pt Sartor, 32' pt Bertoldi, 22' st Bocchio, 40' st Bertoldi, 3' pts Santoro

NOTE: Ammoniti: Trini, Saiu, Pinna, Lechner, Meloni, Spina, Gostner. Recupero: 1' + 5'. Spettatori: 600 circa.

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Squadre:
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Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Playoff