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Alessandro Sassu, allenatore, Calangianus
A Oristano il playoff più atteso, chi vince fa gli spareggi nazionali

Calangianus all'atto finale col Budoni, Sassu: «Vogliamo proseguire nel sogno, c'è entusiasmo e voglia di vincere ancora»

L'Eccellenza all'atto finale. Da una parte c'è il Budoni, seconda classifica nella stagione regolare e capace di infliggere il primo stop al Tortolì dopo 10 vittorie di fila e di ottenere 12 risultati utili di fila tra Natale e metà marzo. Dall'altra il Calangianus, vera antagonista degli ogliastrini per tutto il girone d'andata salvo staccarsi definitivamente quando in un mese (metà gennaio-metà febbraio) ha collezionato 4 sconfitte in 5 gare. I galluresi di Raffaele Cerbone hanno annullato la semifinale playoff per aver staccato di oltre dieci punti il Tergu quinto in classifica, hanno sempre segnato nel girone di ritorno salvo l'ultima (e inutile) giornata contro il Valledoria. Gli altri galluresi di Alessandro Sassu hanno avuto la forza di risollevarsi facendo 19 punti in 7 partite per poi perdere l'ultima gara con il Tortolì. Domenica scorsa ha eliminato il Castiadas superandolo 2-1 al Signora Chiara. La finalissima di domani (ore 16) a Oristano, al Centro Federale "Tino Carta" di Sa Rodia, decreterà la rappresentante sarda agli spareggi nazionali per la promozione in serie D.

 

Mister Sassu come arrivate alla finalissima?

«Avendo affrontato una gara importante che ci ha portato ai supplementari abbiamo speso più energie del Budoni, siamo più stanchi fisicamente ma dal punto di vista mentale siamo più concentrati perché non abbiamo mai staccato la spina. Ci stiamo godendo questo traguardo da una settimana, c'è un grosso entusiasmo ma siamo molto sereni, per fortuna ho tutti i giocatori disponibili e al 100%, sapendo che in queste gare anche i cambi fanno la differenza. Daremo in campo tutto quello che abbiamo dentro»

Che tipo di gara affronterete?

«Una gara inversa rispetto a quella col Castiadas, il regolamento dice che ora dobbiamo vincere noi per forza ma questo non significa che affronteremo il Budoni scoprendoci troppo, dovremo ragionare e non avere fretta, la gara è lunga, ci sono vari frangenti nei quali correggere in campo eventuali errori. E si può vincere anche nei supplementari, il lavoro fatto dal preparatore Bruno Ena ci sta facendo ottener il massimo di quello che possiamo avere in questo momento della stagione. Domenica scorsa abbiamo segnato a ridosso del 120' e questo vuol dire che la squadra sta bene»

Punti di forza del Budoni?

«Sicuramente l'attacco, Sartor ha segnato una marea di gol da quando è arrivato, è una pedina importante per la loro squadra ma sappiamo come gestirlo e come affrontarlo. Ma il Budoni è nel complesso un'ottima squadra, da dicembre in poi ha fatto bene prendendo Bodano che è tra i migliori centrocampisti della categoria, Meloni non si discute e Farris è un centrale coi fiocchi»

Cosa rappresenterebbe per voi vincere la finale

«Sarebbe il prosieguo di un sogno. Siamo partiti con altri obiettivi, abbiamo raggiunto playoff e in semifinale abbiamo superato un avversario molto forte come il Castiadas che ci ha motivato alla grande. Battere anche il Budoni ci permetterebbe di scrivere una nuova pagina di storia del club, un risultato importante che lascerebbe il segno»

In campionato una vittoria per parte per 2-0, più gol fatti Budoni e meno subiti, fuori hanno vinto 9 volte contro le 6 vostre, i numeri contano ancora?

«I numeri raccontano la stagione di entrambe le squadre ma, in finale, contano relativamente. Certo, sapere che hanno un attaccante come Sartor ti fa stare più attento, ma siamo entrambe in campo neutro, può venirne fuori qualsiasi risultato. Verso il Budoni c'è il rispetto che abbiamo riservato loro in campionato ma non abbiamo paura né ansie particolari, cercheremo di goderci questi 90'-120' per ottenere un altro traguardo importante. Non vogliamo accontentarci ed essere determinati per andare avanti»

 

 

In questo articolo
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2016/2017