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Alessandro Sassu, allenatore, Calangianus
«Critiche eccessive, ricordiamoci da dove siamo partiti»

Calangianus in crisi? Sassu non ci sta: «Troppe assenze negli scontri diretti, al completo possiamo lasciare il segno in questa stagione»

Se guardi i numeri del 2017 pensi sia un altro Calangianus rispetto all'andata, un girone fa i giallorossi avevano 16 punti alla sesta giornate contro i 7 delle sei partite finora giocate dopo il giro di boa. Il confronto statistico è impietoso ma ha una spiegazione semplice, che viene fornita dal tecnico Alessandro Sassu: «Se è vero che nel girone di ritorno cambiano tante cose è altrettanto vero che, in questo momento, non ce la stiamo giocando ad armi pari». Il giovane allenatore gallurese, alla seconda stagione alla guida della prima squadra dopo l'esperienza con la Juniores, non ama dare o creare alibi ma ammette: «Siamo arrivati agli scontri diretti ridimensionati da squalifiche e infortuni, e stiamo pagando un conto salato».

 

Sabato col Tergu è arrivata la terza sconfitta nel girone di ritorno

«Non meritavamo di perdere, abbiamo fatto bene i primi 20' nei quali ci è stato anche annullato un gol, al primo mezzo errore in difesa siamo andati sotto di una rete che poi non abbiamo recuperato pur subendo poco contro un avversario in forma e al completo. Al di là del risultato negativo a me dispiace sentire certi discorsi negativi attorno alla mia squadra»

Critiche eccessive?

«Se non si considerano alcuni fattori esterni direi proprio di sì. Non avevamo né Tusacciu e né Melino ancora infortunati, ci mancavano per squalifica Chessa e Del Soldato, poi Urgias si è fatto male e abbiamo fatto l'ultima mezzora con in campo 5 fuoriquota, Bruno aveva iniziato la gara già con una caviglia gonfia. Io ricordo solo da dove siamo partiti, il Calangianus veniva da due anni di fila con una salvezza ai playout, l'anno scorso abbiamo fatto un buon campionato sempre nelle parti alti della classifica, l'obiettivo iniziale di questa stagione era quello di ripeterci con una salvezza tranquilla, l'andamento del girone d'andata molto positivo ci ha portato ad alzare un attimo l'asticella ma non è il caso di fare drammi se dal secondo posto siamo ora quarti»

Qual è la prima cosa che ha detto alla squadra?

«Di stare uniti ancor di più e tranquilli perché stiamo lavorando bene, non nascondo che si stiamo facendo degli errori che vanno analizzati e sui quali c'è da porre rimedio ma non vedo il motivo di potersi disunire. Siamo con le grandi del campionato e non ha senso buttare ora tutto ciò che si è fatto in questi mesi, bisogna recuperare quanto prima tutti i componenti della rosa e cercare di centrare il secondo obiettivo per lasciare un bel segno alla nostra stagione»

Altro dato, sette cartellini rossi nelle ultime sette giornate?

«Su quelle di Bosa meglio non commentare, dopo 4' di gioco l'espulsione diretta a Cardella, al 15' già una doppia ammonizione a Gancitano, poi nel finale c'è stata quella di Del Soldato che era giusta come quella che ha rimediato a Budoni per proteste ma 5' dopo che l'arbitro aveva espulso Chessa al secondo cartellino giallo per un rigore segnalato dall'assistente, il rigore era sacrosanto ma non l'ammonizione. La partita è finita là. Non credo affatto ad un accanimento o addirittura malafede da parte degli arbitri ma solo che fanno valutazioni un po' troppo affrettate e che ci danneggiano. Da parte nostra, invece, dobbiamo stare più calmi»

Non è che state anche risentendo dell'addio a fine mercato di Pulina?

«È innegabile che abbiamo perso un po' di esperienza anche se poi abbiamo preso in attacco Pierpaolo Falchi che sta comunque facendo bene. Michele è una gran persona e un gran giocatore, là davanti ci permetteva un atteggiamento diverso, e poi era un leader dello spogliatoio come lo è anche Tore Melino, il nostro capitano che ho avuto per due mesi su cinque ed è uno che in campo si fa sentire»

Domenica a Castiadas terzo scontro diretto di fila, rischiate l'aggancio

«Tornano Chessa e Del Soldato che hanno scontato il turno di squalifica ma siamo punto e a capo perché non avremo Urgias per infortunio, Melino è ancora out e Bruno ha il problema alla caviglia ed è da valutare, proveremo a recuperare Tusacciu. Andremo a Castiadas un po' rimaneggiati ma tenteremo comunque di fare risultato»

In questo articolo
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2016/2017
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