Calcio mondiale in lutto, è morto Diego Armando Maradona: il più grande di sempre

La notizia che ha sconvolto il mondo del calcio arriva dall’Argentina. Diego Armando Maradona è stato stroncato da un arresto cardiorespiratorio nella sua casa di Tigre, zona periferica di Buenos Aires, dove si trovava in convalescenza dopo essere stato dimesso dalla clinica nella quale era stato operato al cervello due settimane fa. Il 30 ottobre scorso aveva compiuto 60 anni. Il più grande, controverso e amato campione di calcio, "El Pibe de Oro" è stato la bandiera del Napoli al quale ha regalato due scudetti e una Coppa Uefa nei 7 anni in cui ha vestito la maglia azzurra (188 gare e 81 gol dal 1984 al 1991), ha vinto i Mondiali con l'Argentina nel 1986 e vice-campione nel 1990 in Italia.

La triste notizia sta facendo il giro del mondo perché Maradona è stato il campione di tutti quando faceva magie con la palla impensabili per i calciatori comuni mortali. Ma è stato un campione eccentrico e discusso, al centro di due scandali quando calcava ancora i campi di gioco: fu sospeso nel 1991 per uso di cocaina e per una positività ai test antidoping, al Mondiale del 1994 negli Stati Uniti per uso di efedrina. Un fisico minato negli anni successivi al suo ritiro, per gli eccessi di alcol e cocaina cui confessò di averne fatto uso sin dal 1982 quando giocava nel Barcellona. Diversi ricoveri ospedalieri, interventi chirurgici e piani di riabilitazione e disintossicazione, compresa una smentita nel 2007 sulla sua morte in un incidente stradale intervenendo a Radio del Plata per tranquillizzare milioni di connazionali: "Non so se c'è qualcuno che mi vorrebbe morto, quello che voglio chiarire a tutti è che sono più vivo che mai". Anche questa volta avremmo voluto un'altra smentita.