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Carboni rovina la festa all'Arbus, l'Orrolese cade a Carbonia: in vetta schizza la Villacidrese; la Frassinetti vince e convince
La Tharros passa nel finale, Siliqua di misura

Carboni rovina la festa all'Arbus, l'Orrolese cade a Carbonia: in vetta schizza la Villacidrese; la Frassinetti vince e convince

L'Arbus colleziona il secondo pareggio consecutivo, in casa nel match contro il Bosa, l'Orrolese fa addirittura peggio, incassando la prima battuta d'arresto, a dire il vero decisamente inaspettata, contro il Carbonia, così in vetta balza la matricola terribile del girone, la Villacidrese di mister Costa che sembra aver trovato davvero il ritmo giusto, con tre vittorie consecutive che la proiettano nell'olimpo del girone.
La neo capolista aveva già avuto modo di svolgere brillantemente il proprio compito, nell'anticipo andato in scena sabato pomeriggio, con il Carloforte che si è arreso al cospetto di un avversario che sta facendo della brillantezza atletica e del bel gioco il proprio marchio di fabbrica.
Dimenticato, a tempo di record, il ko subito in Coppa, la Villacidrese si è affidata alle giocate di Pinna, sempre più protagonista, a segno con una doppietta, e a Fenu e Muscas; per gli ospiti, il gol della bandiera di Marco Cimmino è una magra consolazione, con la classifica, due punti incassati sino ad ora, che incomincia a diventare preoccupante, anche se c'è ancora tutto il tempo per rimediare.

Alle spalle della prima della classe, ruggisce con prepotenza la Frassinetti tutta brio guidata da Perra, che sta raccogliendo già i primi, ottimi frutti del suo lavoro: il gruppo, seppur piuttosto giovane, sta rispondendo alla grande alle direttive del tecnico e riesce a confermare, in campo, tutte le buone premesse che la accompagnano sin dal precampionato.
Il match contro il Guspini Terralba era un banco di prova di primissimo livello, con i padroni di casa che riescono a superarlo a pieni voti, soprattutto per quanto riguarda la grinta, la determinazione e la personalità.
La Frassinetti vista ieri dimostra di saper tenere botta anche contro avversari esperti: gli ospiti partono subito fortissimo, ci provano prima Tomasi e soprattutto Frau, ma Aramiu si salva anche grazie all'aiuto della traversa, ma i padroni di casa non stanno di certo a guardare: Ruggeri suona la sveglia per i suoi, preludio al vantaggio siglato da Tronu. La rete spiana la strada ai bianco-verdi, che trovano il raddoppio poco prima del riposo, ancora con Tronu, questa volta su rigore per fallo subito dallo stesso attaccante che contininua ad attraversare un momento di forma splendido.
Nella ripresa il Guspini prova a rialzare la testa, aumentando la pressione sulla difesa avversaria: brivido per Aramiu e soci quando Tomasi insacca a porta vuota, ma l'arbitro ferma tutto per una posizione, contestatissima, di fuori gioco. L'espulsione di Ruggeri, che lascia la Frassinetti in dieci, regala nuovo entusiasmo per le azioni offensive degli uomini di Pinna che riescono ad accorciare soltanto all'82 con Cancedda; negli ultimi minuti di gioco, Nuvoli e Pes sfiorano di poco il colpo del pareggio, ma i locali mantengono calma e sangue freddo e blindano tre punti che sanno di alta classifica e valgono per l'aggancio all'Arbus.

A giochi fatti, analizzando la sfida tra Incani e soci e il Bosa del duo Puggioni/Carboni, si ha la sensazione che i padroni di casa abbiano sciupato una clamorosa occasione per conquistare il primo posto in solitaria, considerando come si era messa la gara: dopo 10', bomber Martinez fa valere tutto il suo peso siglando il gol del vantaggio con una punizione da applausi che lascia stecchito Morittu.
L'Arbus non si accontenta e trova il raddoppio alla mezz'ora: Sanna, servito da Congia, spedisce in paradiso i suoi. Ma il Bosa non ci sta e poco prima del riposo riapre i giochi con Pinna, che si incunea tra le maglie della difesa avversaria e trova il tempo per battere Plamas.Roberto Carboni autore del pareggio del Bosa nel 2-2 ad Arbus
Nella ripresa, nonostante la superiorità numerica, espulso il 96' Giovanni Morittu per gli ospiti, l'Arbus non riesce a calare il colpo del ko, e subisce così la rimonta, grazie alla stoccata di Roberto Carboni, che trascina i suoi con una vistosa benda alla testa. Il Bosa vuole vincere e ci va vicinissimo per due volte. Prima con Giuseppino Cossu di testa, poi con Pinna che sul filo del fuorigioco mette nel sacco, ma per il direttore di gara non è in regola. Per i padroni di casa la giornata sembra ormai compromessa, e l'espulsione rimediata da Rais complica ulteriormente le cose; l'ultimo squillo della gara è del solito Andrea Martinez che ci prova nuovamente da fermo, ma questa volta con meno fortuna. Pietro Morittu devia sulla traversa il destro dell'algherese.

 

La notizia più eclatante di giornata però è probabilmente il primo passo falso stagionale dell'Orrolese che va a sbattere contro un Carbonia apparso tonico e coriaceo, autore di una prestazione attenta e ordinata: dopo le buone sensazioni evidenziate in Coppa, i ragazzi di Marongiu riescono nell'impresa di imbrigliare l'attacco atomico degli ospiti guidato da Marcialis e Cacciuto: il secondo si rende subito pericoloso in avvio, ma gli ospiti non riescono a prendere il controllo del gioco, come capitato invece in altre circostanze, e lasciano campo alle iniziative dei locali che prendono progressivamente fiducia; prove tecniche di vantaggio per Cosa e Mameli; alla seconda chance Cosa, già protagonista nel match di mercoledì, trova il tempo per battere a rete e firma un vantaggio pesantissimo. L'Orrolese sbanda, e rischia di finire definitivamente fuori strada poco prima del riposo: calcio di rigore assegnato ai locali per fallo su Contu, ma Demontis non è abbastanza freddo e perde il confronto con Matza, autore di una prodezza che da sola vale tre punti.
La ripresa si apre con un'Orrolese che tenta immediatamente di realizzare il pareggio, ma a Cacciuto manca un pizzico di fortuna; al Carbonia non resta quindi che controllare le sfuriate degli ospiti, nonostante le espulsioni di Rais e De Gradi, compensate in parte dal rosso rimediato da Medda, e portare in porto un risultato eccezionale nella forma e nel contenuto.

 

Il passo falso della truppa guidata da mister Carracoi permette a Quartu 2000 e Sant'Elena di agganciare il terzo posto: splende il sereno per Palumbo e compagni, che tornano da Girasole con il pieno di punti, e di entusiasmo, grazie al 2 a 1 maturato in una delle trasferte più delicate della stagione. Piccolo imprevisto che spezza il ritmo dei locali, a caccia di continuità. La partita è bella e giocata a viso aperto da entrambe le compagini: il Girasole cresce alla distanza, grande giocata di Muggianu alla mezz'ora, prima del vantaggio di Murreli su punizione. Il Sant'Elena, che aveva incominciato piuttosto bene con un Mboup in grande spolvero, è così costretto ad inseguire: la rincorsa inizia già nei primi minuti della ripresa, con Fenu che firma il pareggio; dieci minuti più tardi, Perinozzi sfonda per la seconda volta il bunker avversario battendo sul tempo Pischedda.
Il Girasole prova a rimettere in piedi la partita, l'espulsione di Corongiu per gli ospiti sembra poter mutare gli equilibri, ma il punteggio invece non cambia.

Decisamente più tranquillo il pomeriggio del Quartu 2000 che cala il tris secco contro il fanalino di coda Atletico Narcao: la gara si sblocca al ventesimo, con Alessandro Cocco bravo a capitalizzare l'iniziativa dei suoi, sviluppata sull'asse Madau – Cocco.
Nella ripresa, dopo un'occasione costruita da Ibba, il Quartu raddoppia, ancora con Cocco, innescato nuovamente da Madau. Nel finale, Madau mette la ciliegina sulla torta, gara praticamente perfetta per lui, con l'ennesimo assist: a beneficiarne questa volta è Davide Cocco, che batte inesorabilmente Carta.

Arriva, al quarto tentativo, la prima vittoria in campionato per la Tharros, con Contini che può tirare finalmente un sospiro di sollievo, ma contro la Monteponi non è stato sicuramente facile, anzi.
I minerari hanno visto sfumare un pareggio inseguito tenacemente per tutta la gara in pieno recupero, e tornano a casa con l'amaro in bocca: contro gli oristanesi si sapeva comunque che non sarebbe stata una passeggiata, e le conferme in questo senso arrivano già al quinto, quando Basciu spedisce in fondo al sacco un invito di Bonicelli. Il gol, paradossalmente, addormenta i locali, costretti a difendersi dagli attacchi sempre più insistenti della Monteponi: Parisi è chiamato agli straordinari dai vari Sanna, Meloni, Cotza e Ferraro, ma il numero uno è in giornata di grazia e non concede nulla.
La seconda frazione si apre con un'incursione del solito Basciu, la replica ospite è tutta su due conclusioni di Saiu e Ferraro, con il pareggio che sembra, minuto dopo minuto, sempre più alla portata: ci pensa Carboni con una staffilata di altissimo livello, sulla quale Parisi non può davvero nulla.
La partita sembra destinata a chiudersi così, ma la Tharros non si arrende mai, particolarità già emersa nella passata stagione: così, in pieno tempo di recupero, Bonicelli con un guizzo firma il punto decisivo.
Vittoria di misura, ma decisamente preziosa, per il Siliqua di Titti Podda ai danni di un Senorbì ancora in rodaggio: pesa, come un macigno, il gol messo a segno da Flumini nella ripresa, che condanna, forse più del dovuto, un Senorbì volenteroso ma poco incisivo.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
4 Andata
Girone A