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Stefano Canu, presidente, Carbonia
«Ho avuto l’onore di guidare il club due anni in Serie D e tre in Eccellenza»

Carbonia, si dimette il presidente Canu: «È giunto il momento di lasciare campo al nuovo corso»

Stefano Canu non sarà il presidente del Carbonia per il sesto anno di fila. Il massimo dirigente del club sulcitano, infatti, due campionati in Serie D e tre di Eccellenza alla guida della società ha rassegnato le dimissioni e, all'interno di un lungo comunicato (sotto riportato), si auspica anche che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Morittu possa riqualificare lo stadio Zoboli e che venga garantita una casa anche alle squadre del settore giovanile costrette da cinque anni ad emigrare nei centri vicini a Carbonia.

 

«Ho avuto l’onore e il prestigio di guidare il Carbonia calcio per 5 anni, garantendo due campionati in Serie D e tre in Eccellenza.
Adesso è giunto il momento di lasciare campo al nuovo corso.
Ho sempre anteposto gli interessi della squadra a quelli personali e proprio per questo, ritengo opportuno rimettere il mio mandato. Perché solo in questo modo - con le mie dimissioni – si potrà accelerare un nuovo corso.

Consentitemi di ringraziare tutti gli amici e collaboratori che negli anni hanno sostenuto questa avventura, un sentito grazie agli sponsor, ai media della carta stampata, radio e tv, agli allenatori, preparatori e collaboratori tecnici, a tutti i ragazzi, ai loro genitori, ai tifosi, ai Briganti e Carbonia Ultras.

Auspico che in futuro si possa beneficiare di uno stadio Zoboli riqualificato e di un campo sportivo per il settore giovanile. Ė quello che abbiamo chiesto, lo scorso 23 maggio, al sindaco Pietro Morittu e agli assessori Giorgia Meli (Sport) e Giuseppe Casti (Manutenzioni). Perché lo stadio Carlo Zoboli ha bisogno di una profonda riqualificazione. I lavori appaltati garantiranno, quando verranno conclusi, il ripristino della copertura della tribuna spettatori e l’adeguamento alle norme di sicurezza degli spogliatoi. 
Spero che vengano conclusi prima dell’inizio della nuova stagione, al fine di evitare l’ennesima emigrazione in campi del territorio. 
Lavori che comunque da soli non sono sufficienti. È irrimandabile il rifacimento del manto erboso, la riqualificazione dell’impianto di irrigazione e la realizzazione di un impianto di illuminazione (per quest’ultimo sono stati finanziati nel 2023 dalla Regione quasi 190 mila euro). Lo stadio Zoboli purtroppo è rimasto l’unico in Sardegna senza questo tipo di dotazione.

Serve un campo di calcio per il settore giovanile. 

Siamo dal 2020 (5 stagioni calcistiche) che alleniamo i nostri giovani in campi di fortuna ovvero nei centri vicini, giocando le gare ufficiali fuori Carbonia. Con un ulteriore aggravio dei costi di gestione. Ciò nonostante siamo riusciti a mantenere entrambe le categorie Élite, unica società del territorio.

Infine, ma non per ultimo, il capitolo Manutenzioni. 

Un monumento così imponente come lo stadio della città necessità di cura e manutenzioni quotidiane. Le stesse che il Comune ha garantito fino al 2017, al costo annuo di circa 60 mila euro. Poi le ha sempre eseguite il Carbonia calcio, a proprie spese, senza che siano mai state riconosciute ovvero compensate con gli affitti.

Al termine dell’incontro l’amministrazione comunale ci ha chiesto 10/15 giorni per poter fornire risposte. Quando arriveranno sarà cura del nuovo corso societario valutarle.

Buon lavoro a tutti e forza Carbonia»

In questo articolo
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2024/2025