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Castiadas, la frenata non preoccupa Mereu: «Ultime due gare buone ma poco essenziali e lucidi per i mesi di sovraccarico psico-fisico, ritroveremo determinazione e cinismo già con la Torres»
«Salvi diretti o coi playout, un orgoglio farlo»

Castiadas, la frenata non preoccupa Mereu: «Ultime due gare buone ma poco essenziali e lucidi per i mesi di sovraccarico psico-fisico, ritroveremo determinazione e cinismo già con la Torres»

Una forte accelerata da 17 punti in 9 partite e poi una grande frenata da 1 punto nelle ultime 2 gare. Il rallentamento del Castiadas fa notizia non soltanto perché nel 2016 ci aveva abituato a non toppare gli appuntamenti che contano (eccezion fatta per Budoni) ma soprattutto perché giocava in casa due importanti scontri diretti. Nel primo si è fatto rimontare dal San Cesareo, nel secondo si è fatto infilare dal Flaminia, in entrambi i casi però le prestazioni non sono state deludenti. Il tecnico Bernardo Mereu analizza così il momento delicato della sua squadra: «Abbiamo rallentato un po' non tanto in termini di gioco ma siamo stati meno essenziali di altre volte. Col San Cesareo siamo stati bravi a svoltare passando in vantaggio ma non siamo stati bravi a chiudere la gara nonostante le diverse occasioni costruite, col Flaminia invece era una gara aperta a tutt'e tre i risultati, gli episodi a nostro favore non sono stati sfruttati, loro purtroppo l'hanno fatto ma questo fa parte del calcio».

 

Il tecnico Bernardo Mereu e la punta del '97 Simone RossettiCosa sta succedendo al Castiadas e cosa dovrete fare per riuscire nuovamente a chiudere i match?

«C'è stato un calo importante sul piano dell'opportunismo e della determinazione, le prestazioni sono state buone ma non siamo stati bravi a portare a nostro vantaggio gli episodi che poi decidono le gare e che ci avrebbero permesso di fare i 6 punti. Ma questo è anche normale quando fai una rincorsa importante, stando sempre sul filo del rasoio; i ragazzi sono sottoposti ad uno stress psicologico fortissimo da superare, e non solo l'avversario di turno. Questo fatto non è da sottovalutare, è mancata la lucidità in entrambe le prestazioni, che non sono state brutte, che hanno mostrato le nostre certezze ma senza riuscire ad avere quel cinismo che è stata la nostra arma vincente in altre gare»

Preoccupato per questa flessione?

«No, non lo sono affatto. Sapevo benissimo alla stagione cui andavo incontro accettando la proposta del Castiadas. Quando pensi di avere messo il naso fuori poi torni sott'acqua ma se prima eravamo in apnea ora abbiamo solo i capelli fuori e dobbiamo tirar fuori nuovamente gli occhi e il naso, ritrovando determinazione e cinismo per sfruttare le occasioni migliori. Non posso sottovalutare quanto è stato costruito prima delle ultime due gare in casa, se poi non si è avuto l'opportunismo per vincerle, sebbene con prestazioni fatte bene, non dobbiamo perdere le certezze importanti. Non scordiamoci che alla fine del girone d'andata eravamo ultimi, poi abbiamo fatto una grande rincorsa recuperando tantissimi a Trastevere, Lanusei, Muravera, Cynthia, queste rincorse hanno determinato in qualche modo un carico tecnico-tattico-fisico ma anche psicologico. Quando la classifica ti conforta e ogni gara la giochi avendo due risultati positivi il carico è diverso, se giochi sempre col coltello denti allora il carico è notevole e va incidere su quello che l'atleta deve sopportare. I ragazzi sanno bene che hanno lottato con un sovraccarico di impegno ma ora devono recuperare le energie ed avere la stessa determinazione che ci ha portato a non essere in apnea totale ma con la testa sopra l'acqua»

La Flaminia con due vittorie negli scontri diretti con voi e Budoni è schizzata via

«In Sardegna ha trovato un pizzico di fortuna che le ha permesso di prendersi 6 punti e avere una situazione di assoluta tranquillità, sia noi che il Budoni avremmo potuto portarla a vivere il resto della stagione con grande fatica e invece ha fatto il pieno di punti. Con noi è stata una gara strana, loro hanno giocato meglio a centrocampo ma paradossalmente abbiamo avuto noi le migliori opportunità, non abbiamo avuto quel cinismo importante per portare la gara a nostro favore; la ripresa l'abbiamo iniziata bene mentre loro hanno capitalizzato al massimo l'unica occasione per i tre punti dopo il rigore fallito al primo tempo. Sono quelle partite che nascono un po' storte, dopo 5' avevano salvato sulla linea a portiere battuto un tiro di Oliveira, altre occasioni non sfruttate, possono succedere queste gare non bisogna perdersi d'animo e fare sei gare con quello spirito e animo delle precedenti, bisogna essere bravi a metterci alle spalle ciò che avremmo voluto dalle ultime due partite ma che poi non è arrivato»

Dopo la sosta andate a Sassari contro la Torres, all'andata un sofferto 0-0 ma ora voi siete cambiati totalmente e loro cresciuti enormemente

«All'andata quel pareggio fu per noi come vincere la Champions League visto che eravamo in campo con un under 18, ma con determinazione e volontà strappammo un punto importante. Ora sarà una gara completamente diversa perché noi siamo cambiati quasi interamente e loro, pur essendo gli stessi, sono una squadra che ha fatto un grandissimo girone di ritorno frutto del lavoro importante fatto da Marco Sanna, un ragazzo che stimo tantissimo. Sarà una gara difficilissima contro una squadra forte ma sappiamo che quando devi salvarti non bisogna guardare al nome e cognome della squadra che devi affrontare ma guardare dentro te stesso per capire di avere la forza per interpretare bene la gara. La Viterbese capolista meritava di perdere e ha pareggiato, col Flaminia era una sfida più abbordabile e il pari era più giusto ma hanno vinto loro, i pronostici a sei gare dalla fine è un errore farli, bisogna pensare a se stessi e fortificare le certezze per poi metterle in pratica sul campo»

Alberto Maccioni e MereuC'è ancora spazio per la salvezza diretta?

«Quando ci sono 18 punti in palio e sei a 4 punti dalla salvezza diretta perché non dovrebbe esserci lo spazio? C'è la possibilità di fare tutto ancora dopo aver fatto un lavoro incredibile, iniziato dicembre e sviluppatosi con grandissimi risultati. Noi dobbiamo mantenere l'orgoglio per provare ad ottenere due opportunità, la salvezza se arriverà con i playout sarà un obiettivo importante raggiunto, quella diretta sarebbe un miracolo» 

Qual è o quali sono gli elementi di fiducia all'interno del Castiadas che fanno pensare che vi ritaglierete queste due opportunità?

«Tutti i ragazzi stanno facendo il massimo, la società si sta superando per supportarci il più possibile, a Castiadas poi si è rivisto il grande pubblico, tutte queste componenti sono deteminanti per riuscire a raggiungere l'obiettivo. Se siamo così oggi vuol dire che la società ha lavorato in modo eccezionale, che il gruppo di ragazzi è stato capace di sopportare un carico di stress psico-fisico incredibile e che il pubblico riavvicinandosi ha capito lo sforzo compiuto. Ora bisogna mettersi alle spalle la sconfitta e tuffarsi con entusiasmo in questo finale di campionato con quelle certezze importanti che sono state costruite in questi mesi»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
11 Ritorno
Girone G