Salta al contenuto principale
"Ciò che è accaduto l'anno scorso è lo stimolo per una grande prova"
Intervista a Diego Podda

"Ciò che è accaduto l'anno scorso è lo stimolo per una grande prova"

 

Non pretendiamo di essere originali dicendo che, domani, nella gara di ritorno dei playoff promozione contro l'Aosta, il Cagliari si gioca un'intera stagione.

Dopo un campionato a dir poco movimentato, partito in modo disastroso (un punto nelle prime tre gare), recuperato fino al controllo dall'alto del primo posto, grazie ad una serie annichilente di vittorie, e poi sfuggito di mano in modo francamente non preventivabile (la sconfitta in casa contro il mediocre Pesaro), i rossoblù sono entrati da favoriti nel playoff a otto squadre, ma ricschiano ora di uscire subito.

Sabato scorso, nell'andata del primo dei tre turni ad eliminazione diretta, sono usciti da Aosta con un passivo - quattro a uno - piuttosto severo. Non si può non pensare che il Cagliari sia superiore all'avversario, se non altro per i dodici punti in più al termine delle stagione regolare (per non dire dell'otto a tre inflitto ai valdostani proprio nell'ultima di campionato), ma questo lascia contemporaneamente attivi dubbi e speranze: è in atto un crollo psicologico e c'è da aspettarsi il peggio, o si deve essere ottimisti, perchè se sei più forte, e giochi in casa, vincere con tre gol di scarto a calcio a 5 non è impresa proibitiva?

 

Alla vigilia del match, Diego Podda non perde la sua sicurezza, o almeno la fiducia nel lavoro svolto. 

Diego, come ci si prepara mentalmente ad una gara come questa?

Secondo me è giusto pensare che la partita va giocata nella sua totalità, sapendo interpretare ogni situazione con grande continuità d'azione, soprattutto difensiva. Se saremmo capaci di questo, tre gol saranno recuperabili senza doverci pensare troppo prima e durante, cosa che altrimenti potrebbe creare tensioni pericolose. 

Già, la tensione. Temi che qualche tuo giocatore possa rivivere nella sua testa ciò che è accaduto l'anno scorso (primo posto sfuggito all'ultimo nella stagione regolare ed eliminazione ai playoff) e questo possa influenzarne la prestazione?

È una cosa possibile, come credo possibile che proprio le esperienze passate posano essere lo stimolo per una grande prestazione che riscatti anche le delusioni dell'altr'anno.

Oggi ultimo allenamento: vi concentrerete sull'impiego del portiere di movimento?

Il portiere di movimento potrei anche non usarlo. È una situazione che alleniamo settimanalmente e che useremo quando penseremo possa essere utile, ma non vedo una situazione così disperata da dover ricorrere a qualcosa di diverso da quello che abbiamo sempre fatto. Se pensassi che usare il portiere di movimento mi fa vincere le partite, lo utilizzerei sempre a prescindere dal risultato.

 

L'appuntamento è per domani notte al PalaConi.

 

In questo articolo
Allenatori:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Serie A2