Il brasiliano: Provo a battere il record di 12 gol
Del Soldato si riprende il San Teodoro: «A Calangianus giocavo e segnavo, ora torno più carico che mai. Voglio partire subito a mille»
Dopo il difensore Simone Varrucciu prelevato dall'Olbia, il San Teodoro piazza un altro colpo di mercato e lascia intravedere che vuole fare bene anche per il prossimo campionato nonostante la campagna rafforzamento sia appena iniziate. Il club gallurese del neo-presidente Domenico Fideli ha chiuso la trattativa con Leonardo Del Soldato, il trequartista-attaccante brasiliano classe 1989 che vestì la maglia viola fino a dicembre prima di approdare al Calangianus ed esplodere letteralmente mettendo a segno altri 11 gol oltre a quello segnato coi teodorini.
Il 26enne con passaporto italiano, cresciuto nel settore giovanile del San Paolo e arrivato in Italia dieci anni fa al Lecce, ha giocato in serie C1 col Gallipoli, poi nel Boca Pieri, Pordenone, Maranese, Clodiense e Cerea, sparso tra Veneto e Friuli, mentre la Sardegna l'ha conosciuta l'anno scorso e ora diventa la seconda casa. «Mi sono affezionato alla Sardegna - disse in un'intervista del giugno scorso- che è uno dei posti più belli visti in tutta la mia vita». E ora ci torna perché chiamato da quel San Teodoro che lo scartò troppo in fretta dopo appena 4 gare da titolare e 1 gol, più 5 spezzoni di partita entrando quasi sempre nel finale. L'accordo sulla parola è arrivato con una telefonata, la firma sarà messa appena arriverà sull'Isola: «Voglio esserci per mercoledì 12, sto provando a trovare posto in aereo, altrimenti al massimo sarà a San Teodoro per il 16. Non vedo l'ora, sono felice per questa nuova opportunità e voglio fare meglio del anno scorso».
Ti ha sorpreso la chiamata del San Teodoro?
«Sorpreso no ma sono contento che sia arrivata. Ero in ansia e pensavo sempre che sarei potuto tornare ma allo stesso tempo vedevo che era difficile perché a San Teodoro c'era una situazione societaria che doveva ancora definirsi. Credo comunque di avere lasciato una bella impressione e sento che ancora ho tanto da dare per questa maglia. Ora torno più carico che mai, in un ambiente nel quale tutti mi conoscono e voglio partire subito a mille»
I cinque mesi a Calangianus ti hanno migliorato per capire meglio l'Eccellenza in Sardegna?
«A Calangianus diciamo innanzitutto che ho giocato tutte le partite del girone di ritorno e questo sicuramente mi ha fatto migliorare tanto. Ma già quand'ero al San Teodoro avevo capito più o meno il calcio che si fa in Sardegna, dove tutte le squadre giocano al calcio e non buttano la palla, poi è chiaro che giocando piu spesso a Calangianus riesci a capire tanto di più perché ti confronti continuamente con gli avversari»
Ritrovi il tecnico Tatti che ti apprezzava per la tecnica e ti faceva giocare in mezzo al campo mentre a Calangianus hai potuto far vedere anche che hai doti realizzative
«Con mister Tatti ho giocato di più come regista è vero ma ho fatto anche qualche partita come seconda punta stando più vicino alla porta. Non ho una posizione fissa, dove il mister mi metterà in campo farò di tutto per aiutare la mia squadra»
Quanti gol pensi di fare?
«È sempre bello segnare. Spero di battere il recordo di 12 gol che ho fatto l'anno scorso ma sempre pensando prima di tutto alla vittoria di squadra per portare il San Teodoro lassù in alto dove merita»