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Il Carloforte mette nel mirino i play-off, l'Arborea si conferma grande, Sant'Elena e Quartu ok

Doppietta per Flumini, l'Arbus continua a volare; bene la San Marco che balza al secondo posto; solo un punto per il La Palma

Fila via, nel migliore dei modi, la quartultima giornata per la capolista Arbus, che grazie al 2 a 1 interno rifilato all'Andromeda mantiene la vetta della classifica, 59 punti, e un discreto vantaggio, sempre di cinque punti, nei confronti della San Marco, che fa ampiamente il suo dovere nella sfida casalinga contro l'Idolo. Colpo di scena invece per la lotta al terzo gradino del podio, con il La Palma che divide il bottino nel derby cagliaritano contro il Vecchio Borgo Sant'Elia di Murgia; il ko permette dunque al Carloforte di portarsi, a 360' dal termine della stagione, a due punti dai play-off: un'impresa difficile ma non impossibile. In corsa, ovviamente, anche l'Arborea, forte del successo per 3 a 2 inflitto al Carbonia.
In coda, il Quartu 2000 lascia l'ultimo posto grazie al 3 a 1 maturato nell'anticipo salvezza contro il Gonnosfanadiga. Vince anche il Sant'Elena, in trasferta a Barisardo.

L'Arbus sente l'odore della preda e si scaglia sugli avversari con furia, agonistica si intende, e determinazione: nella entusiasmante corsa all'Eccellenza, mai come ora è importante non lasciare punti per strada, e i granata in questo senso si stanno dimostrando praticamente perfetti. Contro i giallo-neri di Desogus arriva la nona vittoria del girone di ritorno, che certifica il momento di grazia attraversato da Toro e soci. Partita piena zeppa di note positive, a partire dall'approccio alla gara, con i locali che spingono forte sin dalle prime battute: primo tentativo per Flumini, poi sarà il turno di Spina. Ancora Flumini protagonista a cavallo del ventesimo, ma l'Andromeda tiene botta e il punteggio non si sblocca. Nel finale di frazione sale in cattedra Congiu che prova a seminare il panico nella retroguardia giallo-nera, bravo Angioni a disinnescare una conclusione dell'avversario a pochi secondi dal riposo. Nella ripresa, oltre alla manovra, la capolista trova anche il gol: il vantaggio si materializza al minuto 12', con Flumini che trasforma in oro colato un pallone proveniente dalle retrovie. A quel punto, all'Arbus non resta altro da fare che siglare il raddoppio e mettere in cassaforte il risultato: i tentativi di Mainas e Paulis però non vanno a buon fine, mentre l'Andromeda prende coraggio e guadagna metri con Olla, che fa tremare il palo della porta difesa da Toro. Due minuti più tardi, l'attaccante sferra il colpo decisivo con uno dei piatti forti del suo menù, la punizione: a Toro non resta altro da fare che raccogliere la palla in fondo al sacco.
Per l'Arbus si tratta di un duro colpo, ma come spesso succede in questa stagione, è la reazione a fare la differenza: al 44' infatti Paulis sforna l'assist perfetto per il taglio del solito Flumini a cui non resta altro da fare che scaraventare in rete la palla che vale per i tre punti. Davvero pesantissimi.

Giornata più che positiva anche per la San Marco, che batte l'Idolo grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta, con i leoni costretti a giocare in inferiorità numerica per buona parte del match. I tre punti valgono soprattutto per l'aggancio, in solitaria, al secondo posto. Gli ogliastrini rimediano invece il quattordicesimo ko ma mantengono un punticino di vantaggio nei confronti della zona calda, subendo però il sorpasso in classifica del Sant'Elena. La partita si mette subito in discesa per i ragazzi di Max Pani grazie al gol di Farci, in avvio di gara, dopo appena 60', di testa su corner di Pilleri. L'Idolo conferma subito di non voler ricoprire il ruolo della vittima sacrificale e reagisce con veemenza: ci prova Pusceddu, da ottima posizione a tu per tu con Muccione ma la mira non è delle migliori; va decisamente meglio a Lancioni, al decimo, che brucia l'intero pacchetto avversario sul filo del fuorigioco e poi batte il portiere di casa con un tracciante; nel proseguo dell'azione il direttore di gara sventola il rosso a Sirigu. Con l'uomo in più, l'Idolo prende coraggio e guadagna metri: occasionissime per Jurado e Lancioni, ma la San Marco con un super Muccione ci mette una pezza. La San Marco si fa di nuovo viva al 39': Littera pesca Farci in mezzo all'area di rigore, colpo di testa e palla a lato per un soffio. Nella ripresa, pronti via e Barry Alseni riporta in vantaggio i suoi capitalizzando al massimo, con un bellissimo inserimento, il suggerimento di Pilleri. L'Idolo però non si arrende e si presenta con pericolosità ancora dalle parti di Muccione con Melis, ma la San Marco, siamo al 10', mette virtualmente la parola fine alla contesa: Farci in contropiede supera con un tocco elegantissimo l'incolpevole Salis e mette in ghiaccio i punti. Nel finale, l'Idolo trova il raddoppio con Arras: il forcing finale procura solo qualche brivido alla San Marco, ma la vittoria numero 16 è ormai realtà.

Il La Palma invece è l'unica tra le prime della classe a perdere il passo, con l'1 a 1 maturato in casa del Sant'Elia: ora io ragazzi di Madau occupano il terzo posto in classifico, nel bel mezzo del guado: a due punti dalla San Marco e a due punti dal Carloforte che insegue al quarto posto. La gara sembra sorridere al La Palma, che nella prima mezz'ora esprime una buona manovra, fluida ed incisiva; le occasioni più nitide arrivano alla mezz'ora, con Nepitella, Ligas e Ugas. A cinque dal riposo il Vecchio Borgo esce fuori dal guscio: sventola di Floris, con Sanna chiamato al miracolo per evitare il gol. Sugli sviluppi del corner successivo nasce un azione piuttosto confusa, la palla termina sui piedi di Casula che da pochi passi non può sbagliare. Negli ultimi secondi, brividi per Berosi e soci per una palla velenosissima, ma il punteggi non cambia. Nella ripresa, Feboli su punizione sfiora il raddoppio, ma Sanna è strepitoso e tiene a galla i suoi. Sale in cattedra Ligas, che ci prova in due occasioni ma senza fortuna, sull'altro fronte Floris chiama Sanna al miracolo. Al 70', i ragazzi di Madau impattano: Sarigu mette in mezzo per Ligas che questa volta fa centro. Il La Palma avrebbe addirittura per il sorpasso, in extremis, ma Ligas non angola bene e Berosi può bloccare la sfera.

Vince, di misura, per 3 a 2, il Carloforte, nella sfida interna contro il Siliqua: giornata fortunatissima per i tabarchini anche alla luce degli altri risultati, con la corsa al terzo posto in classifica che si riapre improvvisamente. Il match si apre con le incursioni di Iesu e Sanna, che infiammano il confronto sin dalle prime battute; va decisamente meglio agli ospiti al 12', con Amorati che trasforma un calcio di rigore per fallo su Cossu. Il Carloforte cerca di scuotersi: Bodano dalla bandierina mette al centro una palla pericolosissima, Recano colpisce la traversa, poco dopo, sempre dalla bandierina. Il Siliqua tiene botta e cerca di ripartire: al 42' fuga di Amorati, palla in mezzo per Cuccheddu che di prima intenzione non lascia scampo a Grosso. Ci pensa Recano a limitare i danni, con una punizione strepitosa dalla distanza che vale per il 2 a 1. Alla mezz'ora della ripresa, la rincorsa del Carloforte da i suoi frutti: Bodano si conquista un calcio di rigore, dal dischetto perde il duello con Caddeo ma la palla torna tra i piedi dello stesso Bodano che a quel punto non perdona. Ci prova anche Arrais, poco dopo, ma Caddeo risponde presente. A cinque dalla fine, Iesu pesca il jolly, con un tiro al volo che passa nel varco giusto tra le maglie della difesa dei campidanesi, per uno dei successi più pesanti di questo girone di ritorno.

Successo importantissimo per l'Arborea di Firinu nel match interno contro il Carbonia, che premia i giallo-blu, capaci di imporsi per 3 a 2. Sfida verità tra due delle più belle realtà del torneo: il verdetto parla chiaro, l'Arborea è ormai matura e può ambire a traguardi importanti, soprattutto se saprà giocare con l'effervescenza e la personalità mostrata nelle ultime uscite.
La partita si apre con le occasioni, una per parte, di Ginesu e Cosa, le due squadre si affrontano a viso aperto ma il punteggio si sblocca solo al 42, con la rete firmata da Marco Atzeni, su sponda di Piras, con il capocannoniere del torneo che consolida la sua leadership con un letale quanto spettacolare tiro al volo. Nella ripresa, si fa subito vivo il Carbonia con Cosa, ma per lui arriva soltanto un palo; sull'altro fronte, va decisamente meglio a Costella, che trasforma in gol un bel cross di Lasi. La reazione del Carbonia però è incredibile: nell'arco di quattro minuti Foddi e Cogotti, quest'ultimo su penalty per fallo subito da Cosa, rimettono in equilibrio l'incontro. Il Carbonia a questo punto cerca di contenere le sfuriate dell'Arborea che negli ultimi minuti incomincia a spingere tantissimo: Piras è pericolosissimo su punizione, decisivo invece Soddu, che sale in cielo per deviare un ottimo cross, Galizia si salva con l'aiuto della traversa ma la palla termina in campo e finisce in fondo al sacco per il definitvo sorpasso.

Il Seulo si aggiudica il confronto di centro classifica contro il Selargius e stacca gli avversari diretti di 9 lunghezze; il 2 a 1 finale premia i ragazzi di Floris, bravi a superare un avversario che comunque, sin dalle prime battute, dimostra di voler dire la sua, con grande personalità: la prima occasione è infatti per i ragazzi di Maricca, con Callai che viene murato all'ultimo dalla difesa avversaria. Il Seulo si fa subito vivo dalle parti di Dessalvi con Ghiani che viene anticipato sul più bello proprio dal portiere avversario. Al 20', il Selargius sfonda con Mura, che prima ci prova su punizione e poi fa centro da dentro l'area con un tiro a botta sicura. Il Seulo non ci sta e produce una doppia occasione sull'asse Tocco – Ghiani, ma in entrambe le occasioni Dessalvi fa ottima guardia.
Alla mezz'ora, Ghiani serve Tocco direttamente da calcio d'angolo con quest'ultimo che infila in rete per il pareggio. A cinque dal riposo, arriva il momento per il gol del sorpasso firmato da Boi, che supera Dessalvi con un'azione tutta caparbietà. Nella ripresa, partita avvincente con tante occasioni da una parte e dall'altra: selargini pericolosi con Di Laura e Elias, dall'altra parte, Marcialis e Mura mettono in difficoltà gli avversari. A cinque dal termine prodezza di Diop, con la palla che però sbatte sulla traversa.

In coda, si segnala l'importantissimo successo del Sant'Elena, 1 a 0 sul Bari Sardo che rappresenta un vero e proprio passo in avanti nella corsa alla salvezza per i ragazzi di Piras: tre punti che valgono per un netto balzo in avanti verso la permanenza in Promozione. La rete che decide l'incontro arriva al 35', con Mulas che trafigge Cotza da pochi passi. Nella ripresa Sant'Elena attentissimo a protezione del risultato, con il punteggio che non cambia più.
Il Quartu 2000 rilancia la propria candidatura per un posto play-out, lontano comunque ancora tre lunghezze, grazie al successo nello spareggio anticipato, in casa, contro il Gonnosfanadiga: 3 a 1 il finale, con la rete del vantaggio firmata da Melis al 25', su invito di Dessì. Passano cinque minuti e su nuovo angolo ancora Dessì fa centro, con la complicità della difesa avversaria. Il primo tempo si chiude con una sventola di Pichiri che fa tremare il palo della porta difesa da Petucco.
Ad inizio ripresa, il Quartu completa la sua opera: ancora Dessì che ispira per Carta che non sbaglia. Il punto della bandiera per gli ospiti porta la firma di Tomasi, a segno su calcio di rigore.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A