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Dpcm
Sardegna in zona bianca ma Solinas: riaperture graduali

Dpcm 6 marzo: per il calcio dilettantistico ancora stop fino a Pasqua, sull'Eccellenza deciderà la Figc

Il primo Dpcm del nuovo governo Draghi è stato firmato e sarà in vigore dal 6 di marzo al 6 di aprile. Nulla di nuovo su quanto era trapelato nel weekend dopo la conferenza Stato-Regioni che ne illustrava le linee. Viene disciplinata la zona bianca, cui fa parte solo la Sardegna, che può far cessare alcune misure restrittive previste per la zona gialla. L'altra novità è la presa d'atto che la variante inglese del virus ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani e che ha portato a determinare in area rossa la didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado, così come nei territori dove il tasso di incidenza del virus è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti.

 

LA SITUAZIONE DELLO SPORT

Nulla è cambiato dall'ultimo Dpcm che scade venerdì, in base all'art 17 comma 2 e 3: «Restano sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento interpersonale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli. Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento dell’Autorità delegata in materia di sport, è sospeso. Sono altresì sospese l'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale».

Perciò, restando sospesi gli sport di contatto, nel calcio fino a Pasqua non si potranno riprendere i campionati dilettantistici e del settore giovanile, così come le partitelle di calcetto mentre sono sempre consentiti gli allenamenti in forma individuale, ma col divieto dell'utilizzo degli spogliatoi, e quegli sport che non richiedono il contatto come il tennis, paddle e padbol.

 

Per l'articolo 18 continuano ad essere consentiti «soltanto gli eventi e le competizioni - di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui al presente comma e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva». 

Perciò, nel calcio continuano le competizioni dei campionati delle tre Leghe professionistiche (serie A, B e C) e quello della Lega Nazionale Dilettanti. A questo punto, nel Consiglio Federale della Figc di venerdì si dovrà dare una risposta definitiva alla ripartenza o meno del campionato di Eccellenza che ha come condizione di base quello di essere riconosciuto fra le "competizioni di preminente interesse nazionale", ma soprattutto di trovare i fondi per associare a tale campionato un protocollo sanitario.

Per quanto riguarda gli altri campionati, lo stesso presidente federale Gabriele Gravina, ribadiva prima che fosse ufficializzato il DPCM: «Abbiamo un punto specifico nel Consiglio Federale del 5 marzo sul mondo dilettantistico e dei giovani. L’auspicio che, al di là di quello che noi ci possiamo augurare per questi ragazzi, è che il mondo della politica ci possa dare l’opportunità di tornare in campo. Mi auguro di restituire loro questa passione il prima possibile. Però bisogna tener presente che questa è una fase delicata della pandemia. Prima saremo tutti vaccinati e prima vedremo la luce in fondo al tunnel». Il mondo politico ha tenuto ancora sospeso lo sport di contatto fino a Pasqua, perciò sulle categorie esclusivamente regionali (dalla Promozione in giù) si dovrà cercare una data per annunciare la fine della stagione 2020-21 mentre sull'Eccellenza sarà la Figc a dover dare la risposta definitiva.

 

 

LA SITUAZIONE DELLO SPORT IN SARDEGNA

Da lunedì la Sardegna è in "zona bianca" e nel primo DPCM del governo Draghi si specifica all'articolo 7 la nuova colorazione: 

«Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l'obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi)».

Inoltre al comma 2 si dice che «Si istituisce un "tavolo permanente" presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell'Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell'allentamento delle misure restrittive, il permanere delle condizioni sull'applicazione delle misure anti-contagio e verificare la necessità di dottare eventuali misure intermedie e transitorie».

 

La disciplina delle misure restrittive cessate avviene attraverso l'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, la numero 4 firmata domenica e valida per le prossime due settimane ha consentito ai bar, pub e caffetterie di svolgere la propria attività fino alle 21, ai ristoranti di restare aperti fino alle ore 23 e di far partire il coprifuoco alle 23.30. Restano tutti i divieti previsti su scala nazionale, compresi quelli per gli sport di contatto (leggi qui). 

È possibile, però, con successive specifiche ordinanze, ma dopo un tavolo di monitoraggio tra Regione, Ministero e i consulenti tecnico-scientifici in materia di sanità pubblica, procedere ad ulteriori riaperture, ma con le necessarie prescrizioni, di altre attività come palestre, scuole di danza (senza contatto), centri commerciali (il sabato e la domenica), i musei e luoghi della cultura. 

Lo stesso presidente Solinas, nella trasmissione di La7 "Aria che Tira", ha ribadito la strategia delle riaperture graduali: «Se i risultati di questa settimana confermeranno il buon trend, quindi il contenimento della diffusione virale, passeremo ad una apertura ulteriore verso musei, luoghi della cultura, tutte le palestre, e fino ad arrivare ad una riapertura, speriamo, sempre con tutte le misure di precauzione, a tutte le attività che possano riprendere il proprio lavoro». Il che vuol dire che la ripresa degli sport di contatto ci sarà solamente con dati consolidati di ulteriore abbassamento della curva dei contagi.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021