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Enrico Galasso: "Sono orgoglioso di rappresentare la Sardegna. La Juniores un premio che condivido con tanti, ma Michele Antinori è il mio maestro"
Il Portiere del pula pronto all'esordio

Enrico Galasso: "Sono orgoglioso di rappresentare la Sardegna. La Juniores un premio che condivido con tanti, ma Michele Antinori è il mio maestro"

"Orgoglioso di rappresentare la Sardegna" E' con questo spirito di grande attaccamento, che l'estremo difensore del Pula si presenta in Basilicata. Unico obbiettivo, tenere alta la bandiera dei quattro mori oltre confine. Enrico Galasso, classe 93, è uno dei portieri della Juonires (con Murgia del Tavolara) chiamati a rappresentare la nostra isola nel torneo delle regioni. Enrico nasce nella Ferrini Cagliari, dove calcia i suoi primi palloni, o meglio, li para. Ed è proprio qui, per caso, che nasce un portiere su cui tanti scommettono. Quasi per punizione, vien messo tra i pali ancora giovanissimo perché in tanti intravedono in lui una potenziale promessa. "Sono diventato portiere perchè non avevo voglia di correre - esordisce Enrico - risultato: mi hanno sbattuto in porta". Ma quella punizione si rivela subito un premio. E' quella poca voglia di correre si trasforma in poco tempo in una gran voglia di crescere.

Dopo essere maturato nel ruolo nelle fila della Sigma, passa alle giovanili del Cagliari. Due anni fa vive l'esperienza con il Pula di Falco. L'anno passato milita in legapro con la Villacidrese di Bernando Mereu. In questa stagione, Galasso inizia la preparazione col Porto Torres in serie D. Poi, complice anche la voglia di riavvicinarsi a casa, approda al Pula. La squadra di eccellenza dove si è subito conquistato un posto da titolare.

La scelta di questa squadra è presto raccontata: "Durante la preparazione con il Porto Torres - prosegue Enrico - Mister Hervatin non mi aveva dato tanta fiducia. Luca Pilo (il ds del Pula ndr) mi ha dato l'occasione di giocare nel Pula. Non me la sono lasciato sfuggire". Grande per lui la soddisfazione di far parte di una squadra con tanti veterani. Giocatori di un certo spessore. Ma soprattutto una squadra in cui ha trovato uno dei migliori maestri del suo ruolo: Michele Antinori. Lui di parate ne ha fatto tante. Nel mondo del calcio isolano è conosciuto da tutti. 

Una vera fortuna per il ragazzo di Sinnai "E' una grande piacere - continua- Michele è molto preparato, e soprattutto molto disponibile. Dentro e fuori dal campo. Mi sono trovato benissimo. Con lui si impara anche solo guardandolo all'opera. Mi ha insegnato tante cose. Ha cercato di curare quei particolari che molti allenatori trascurano. Ma soprattutto mi ha dato una mano sul piano della crescita caratteriale. In questi anni, lo ammetto, mi è mancato qualcosa, ma ora sto crescendo mentalmente".

Di carattere Antinori ne ha da vendere. Lo si intuisce dal primo momento in cui parla del suo allievo. "Nelle ultime settimane Enrico mi ha fatto imbestialire - esordisce senza mezzi termini Antinori -  non si è allenato come avrebbe dovuto". Parole che apparentemente potrebbero sembrare severe, poco gratificanti. Ma che in realta' racchiudono un rammarico. "Enrico non deve fermarsi. Mai. L'mpegno deve essere continuo. Deve saper tirare sempre fuori il carattere, anche nelle situazioni piu' difficili". Messaggio che Galasso, passo dopo passo sembra recepire bene. Dimostrandolo con i fatti. Crescendo giorno dopo giorno. E da fratello maggiore aggiunge: "E' sempre andato benissimo è un ottimo portiere e un bravissimo ragazzo. Crescerà ancora. Chiaramente come ogni giovane, deve migliorare nella lettura della partita. Nella gestione delle situazioni di gioco. Nel richiamare i compagni. Deve capire in anticipo le giocate degli avversari. Lavoriamo molto su questo, perchè sono queste le cose che fanno un vero portiere".

Enrico vive il calcio con grande passione. Ma con l'umiltà di chi con la ragione sa bene che diventare un portiere professionista sia molto difficile. Ma che con il cuore non smette di sognare. "Per ora è un divertimento, una grande passione. Bisogna aspettare e raccogliere ciò che si è seminato".

Ora Galasso è chiamato a rispondere al meglio e rappresentare il calcio sardo in Basilicata. "Sono orgoglioso di rappresentare la mia terra e di aver convinto Andrea Marras. Lui mi ha voluto qua - dice con grande entusiasmo - tengo comunque tanto a ringraziare Sergio Fadda per le opportunità che mi ha dato, Poncellini per aver continuato a credere in me. Tutto il Pula per avermi dato l'opportunita' di giocare in eccellenza con giocatori di un certo livello". Ora il sogno del giovane promettente è quello di rappresentare con onore e dignita' la nostra isola. Un isola che forse non da tante opportunita' ai suoi giovani. Ma spesso un sogno puo' diventare realta'. Da sabato, tutta la Sardegna farà il tifo per Enrico Galasso e tutti gli altri giovani sardi. Dalila Cicatiello

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Argomenti:
Stagione:
2011/2012