Salta al contenuto principale
fabio casula
Il tecnico: «Ho dei problemi personali da risolvere»

Fabio Casula lascia l'Andromeda: «Decisione sofferta ma inevitabile, il rapporto col club e i giocatori è stato ottimo»

L'Andromeda riparte, dopo la sosta per le festività, con un'importante novità: mister Fabio Casula lascia la panchina dei giallo-neri dopo un anno e mezzo ricchissimo di soddisfazioni; una decisione presa a malincuore dal giovanissimo tecnico, che ora deve risolvere alcune questioni pressanti di carattere personale che gli impediscono di concentrarsi al meglio e proseguire il lavoro, sino a qui ottimo, con la squadra. L'allenatore, dunque, saluta tutti e lascia i suoi in una posizione di classifica decisamente tranquilla: settimo posto, a quota 22 punti, alle spalle di una corazzata come la Villacidrese.

 

«Purtroppo sono alle prese con alcuni problemi personali che mi hanno costretto a rassegnare le dimissioni — rivela Fabio Casula — una scelta dolorosissima ma inevitabile». Poi aggiunge: «Interrompo a malincuore un percorso di un anno e mezzo e ci tengo a precisare subito che non ho mai avuto nessun tipo di problema né con la società e né con i giocatori. Mi spiace, ma sono cose che capitano».

La stagione, almeno sino a questo momento, stava regalando tantissime soddisfazioni.
«Sono riuscito a plasmare la squadra in base alla mia filosofia di gioco e i risultati ci stavano ripagando, alla grande, di tutto il lavoro fatto. È un vero peccato lasciare l'incarico proprio ora, anche perché di solito le mie squadre nel girone di ritorno corrono ancora più forte rispetto alla prima parte; credo proprio che ci saremmo divertiti, anche se il nostro obiettivo principale era la salvezza. Ma, a dire il vero, siamo andati ben oltre le più rosee previsioni di inizio stagione».

In un torneo, è il caso di sottolinearlo, tra i più equilibrati degli ultimi anni.
«A quanto pare non c'è la classica corazzata che può permettersi di staccare tutte le altre e vincere il titolo a mani basse, il discorso rimarrà aperto sino all'ultimo. Mi aspetto inoltre il riscatto di squadre come Monteponi e Orrolese, che si sono rinforzate parecchio nel mercato invernale e potranno essere le classiche mine vaganti del campionato».

 

Casula chiude la stagione in anticipo rispetto alle previsioni, ma il suo è un arrivederci al mondo del calcio e non di certo un addio. «Una volta risolti i problemi starò alla finestra, in attesa di un'altra chance. Mi reputo una persona piuttosto ambiziosa, sono curioso di vedere cosa mi riserverà il futuro. Magari mi arriva una proposta interessante, chi può dirlo; non mi dispiacerebbe affatto, tra l'altro, confrontarmi in una categoria superiore alla Promozione».  

 

L'esperienza all'Andromeda è stata indimenticabile. «Mi son trovato benissimo, per questo ci tengo molto a ringraziare tutti, a partire da Massimo Piras, il classico factotum, che assieme agli altri dirigenti spende energie importanti, quotidianamente, per la causa, sino ad arrivare ai nostri tifosi e a tutta la comunità di Siurgus Donigala».
Un pensiero particolare va al presidente Antonello Perra: «Mi ha trattato come un figlio, sin dal primo giorno, mettendomi nelle condizioni ideali di poter svolgere il mio compito al meglio. Qui ho trovato una dimensione perfetta, un ambiente sanissimo: ti lasciano lavorare in tranquillità, senza pressioni, e hanno sempre rispettato gli accordi presi, anche sul piano economico, una cosa assolutamente non scontata. Stiamo parlando di una società fuori dagli schemi classici, che funziona in un certo senso come una grande famiglia».


Anche il rapporto con i giocatori è stato ottimo. «Si conoscono da molti anni ormai, il grande affiatamento è sicuramente una delle armi in più di questo gruppo, si sono rivelate delle persone eccezionali. Fare nomi potrebbe essere antipatico, me ne rendo conto, ma ci tengo a ringraziare, tra gli altri, il capitano Stefano Boi, Davide Addis, Daniel Anedda, per quanto riguarda i ragazzi locali, Claudio Casti, Simone Farci, Samuele Olla, Massa e Toro, Claudio Etzi, Omar Porru, Demuro e tutti i fuori quota che ci hanno dato una grossissima mano».

L'Andromeda, nel frattempo, ha incominciato il 2020 con una sconfitta, per 3 a 0, in casa del Cortoghiana. «Hanno dovuto fare i conti con diverse assenze, una cosa che si paga soprattutto quando la rosa non è proprio ampissima, considerando che il budget a disposizione non è elevato come magari succede in altre realtà, si è trattato del più classico degli incidenti di percorso, i valori tenici e umani, del resto, non si discutono, sono sicuro che raggiungeranno una salvezza tranquilla e magari potranno addirittura puntare ad un piazzamento più prestigioso».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone A