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Ferrini Cagliari, Mister Giordano parla chiaro: «Un pareggio non ci basta, a Tortolì per vincere»
«Dobbiamo difendere con i denti il quinto posto»

Ferrini Cagliari, Mister Giordano parla chiaro: «Un pareggio non ci basta, a Tortolì per vincere»

La Ferrini Cagliari continua a volare, centrando in pieno, o quasi, le previsioni fatte da Cristian Dessì prima del confronto contro la Frassinetti: dopo il pareggio strappato in quell'occasione, sono arrivati altri due importantissimi, quanto sofferti, successi casalinghi contro Atletico Narcao e, ultimo in ordine cronologico, Sant'Antioco.
La squadra, con il suo allenatore Franco Giordano in prima linea, arriva quindi con il pieno di entusiasmo alla prossima sfida contro il Tortolì, con l'intento, tra le altre cose, di vendicare la rocambolesca sconfitta rimediata all'andata.

 

Il tecnico analizza l'ultima prestazione vittoriosa offerta dai suoi.
«Il risultato di 2 a 0 rispecchia la differenza che ci può essere in questo momento tra le due squadre, dato che emerge anche dalla stessa classifica; il Sant'Antioco però ha lottato fino alla fine e ci ha reso la vita durissima: hanno avuto una grandissima occasione colpendo una traversa, inoltre noi abbiamo fatto un salvataggio in extremis sulla linea.
Questo la dice lunga sul fatto che loro non sono stati arrendevoli, abbiamo dovuto metterci tutta la nostra attenzione per venire a capo della partita.
Siamo riusciti a vincere probabilmente perché tra le due squadre c'è un po' di differenza tecnica, ma è stato molto difficile».

 

Il copione è stato pressoché lo stesso nella sfida incandescente contro l'Atletico Narcao, con gli ospiti furenti per alcune decisioni arbitrali
«Ci hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie – ammette il tecnico -; è stata una partita molto maschia, il prezzo più caro l'hanno pagato i nostri avversari, rimediando diverse espulsioni, ma comunque sia, la dice lunga il fatto che abbiamo segnato il gol del 2 a 1 al 42' del secondo tempo, dopo che per mezz'ora abbiamo giocato in 11 contro 9 e poi 11 contro 8, hanno venduto la pelle carissima.
Dal punto di vista mentale sono state due partite durissime».

 

Giordano è sicuro che la Ferrini Cagliari è attesa da quattordici finali.
«Penso che tutto il girone di ritorno sarà caratterizzato da questo clima: ho già avuto modo di avvertire la squadra, dobbiamo essere consapevoli che ci aspettano, da qui alla fine, partite tiratissime, sia quando affronteremo le squadre di vertice sia quando affronteremo quelle che devono lottare per non retrocedere.
Dovremo vivere in apnea questi prossimi tre mesi».

 

State entrando quindi nella fase decisiva del torneo, a partire proprio dai prossimi scontri in programma.
«Di decisivo in questo momento non c'è niente per nessuno, tranne che per il Lanusei che ha preso il largo e sta confermando tutto il valore dell'organico e la qualità dei propri giocatori.
Per il resto, noi prima della partita di domenica ci siamo detti, con grande onestà intellettuale, che dobbiamo difendere con i denti il quinto posto: dopo questo turno ci siamo confermati, siamo quarti a pari merito, mantenere questa posizione per lungo tempo sarà difficilissimo perché abbiamo formazioni fortissime davanti, e dietro non sono assolutamente inferiori a noi per quanto riguarda la qualità di gioco, rimanere nelle zone alte per noi sarebbe un lusso.
Quando mancheranno quattro o cinque partite alla fine del campionato, se ne avremo effettivamente la possibilità, proveremo a fare qualche programma diverso, in questo senso.
Ma in questo momento ci dobbiamo concentrare nel provare a mantenere questa posizione, che per la lunga esperienza che ho maturato in tanti anni, sarà complicatissimo».

 

Potrebbe essere importante, in questo senso, non tornare a mani vuote dalla trasferta di Tortolì.
«No, come in tutte le gare andiamo per vincere, non andiamo a raccogliere punti o a sperare di racimolare qualcosa da una parte e dell'altra.
Abbiamo dimostrato a noi stessi, durante tutto il girone di andata, che siamo in grado di giocarcela con tutti, quindi non vedo perché non dovremo aspirare ad andare ad ottenere il massimo; se poi la squadra avversaria sarà più brava di noi tanto di capello, faremo i complimenti e torneremo a casa serenamente come è già successo all'andata: con loro abbiamo perso 3 a 2, ma noi ce la siamo giocata fino all'ultimo minuto».

 

C'è qualcosa di particolare che avete imparato nella prima parte di questa stagione e che possibilmente cercherete di non ripetere?
«Nel primo periodo dell'anno abbiamo commesso più errori di tipo comportamentale che tattico, ci abbiamo lavorato su con molta attenzione e in un certo senso siamo riusciti a risolverli, è stato un passo determinante nel nostro percorso di crescita.
Come ho sottolineato alla squadra e a tutta la dirigenza, penso che a noi siano capitati in successione tutta una serie di episodi che in un anno sono distribuiti in 30 partite ma nel nostro caso si sono condensati nelle prime 3 uscite.
Questa partenza ad handicap ci ha condizionato per tutto il girone di andata, però con le prestazioni di alto profilo che la squadra ha continuato ad offrire, ci siamo collocati in una posizione che secondo me rispecchia il nostro andamento, almeno fino a questo momento».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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Girone A