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«Contro la Macomerese capiremo chi siamo, però dobbiamo mantenere i piedi per terra»

Finale da urlo per il Fonni, Coinu: «La vittoria contro il Porto Rotondo ci aiuterà a lavorare con tranquillità»

Il Fonni chiude il 2017 dall'alto del terzo posto in classifica, a quota 22 punti, dopo una prima parte di stagione che ha regalato ai ragazzi allenati da mister Giacomo Coinu molteplici soddisfazioni, forse addirittura in misura maggiore rispetto a quanto si potesse preventivare inizialmente.
Tra le sei vittorie ottenute sino ad ora, spicca senza dubbio il roboante quanto spettacolare 6 a 2 rifilato al Porto Rotondo di Marini, che proietta definitivamente i barbaricini nella lista di compagini candidate per un posto sotto i riflettori nella grande corsa all'Eccellenza che riprenderà il sette gennaio con la penultima giornata del girone di andata.

«Siamo stati bravi a sfruttare nel migliore dei modi l'ultima gara dell'anno, presentandoci al confronto con la testa giusta e l'attenzione che serve in questi casi. Ci è riuscito quasi tutto alla perfezione: facciamo della velocità e dell'intensità le nostre armi principali, e in definitiva si sono rivelate le chiavi dell'incontro. Era importante per noi poter andare in vacanza con il pieno di tranquillità, considerando che nell'ultimo periodo i risultati non erano proprio entusiasmanti».
La vittoria, ottenuta contro un avversario di sicuro spessore, ha rappresentato una vera e propria iniezione di fiducia. «Non ti nascondo che alla vigilia ero piuttosto preoccupato: venivamo dal ko della domenica precedente, affrontavamo l'attacco più prolifico del torneo in condizioni non ottimali, con diversi infortuni da smaltire. La nostra rosa non è larghissima, basta perdere anche solo due elementi e ti trovi in piena emergenza».
Il campo comunque ha espresso il suo verdetto: il sogno ad occhi aperti del Fonni può continuare. «Il nostro obbiettivo comunque — precisa Coinu — rimane quello di centrare la salvezza il prima possibile. Abbiamo affrontato quasi tutte le nostre rivali, è un campionato strano, difficilmente decifrabile: basta un passo falso per complicarsi la vita. Noi non abbiamo pressioni in questo senso, penso sia un fatto positivo».

La parola d'ordine in questa sosta sarà recuperare gli acciaccati. «Molti di noi stanno forzando già da diverse giornate pur senza essere al top della forma. La Coppa Italia ci ha succhiato tante energie, sino ad ora abbiamo giocato sedici partite, non sono poche per un gruppo che fa calcio per passione, a livello dilettantistico». L'aria d'alta classifica comunque fa piacere. «E' sempre bello stare tra le migliori squadre, il difficile sarà proprio confermarsi a questi livelli».
Perchè la concorrenza è davvero molto agguerrita. «Ci stiamo ancora leccando le ferite dopo il ko rimediato contro la Dorgalese: sono la nostra bestia nera, non riusciamo mai a batterli. Nell'ultimo incontro contro di loro abbiamo anche giocato discretamente, ma due errori su altrettante ripartenze ci sono costate carissimo, avremmo dovuto evitare di lasciare così tanto spazio, considerando che con un talento come Cadau possono farti male in qualsiasi momento».
Anche il Fonni in avanti è un bruttissimo cliente per tutti. «Talanas ha tanta esperienza, con le sue doti fisiche si completa ottimamente con gli altri suoi compagni di reparto. Penso che sia una delle note più liete dell'anno». Per quanto riguarda il pacchetto arretrato invece, i gol incassati sono 18. «Peccato per alcune imbarcate, come quella di Dorgali ad esempio, che ci hanno rovinato un po' la media. Essenzialmente siamo una delle migliori difese, ma l'assenza di Marco Pinna si è fatta sentire in modo particolare. La verità comunque è che siamo più portati ad attaccare che a contenere».

Coinu chiede ai suoi un'ulteriore salto di qualità. «Possiamo crescere per quanto riguarda l'approccio alle partite: partire con il piede giusto è uno dei fattori principali per raggiungere i risultati, se abbassiamo la guardia invece diventiamo vulnerabili, come tutti».
Il confronto con la Macomerese rappresenterà l'ennesimo banco di prova. «Una bella squadra, sono convinto che rimarranno ai vertici sino all'ultimo. Per noi è una tappa fondamentale: ci darà indicazioni utili sulla nostra reale condizione, per capire sino a che punto possiamo spingerci. Se dovessimo tornare a casa con un risultato positivo il girone di ritorno potrebbe avere un sapore diverso». In tanti vedono l'Ossese come la squadra da battere. «L'innesto di Borrotzu potrebbe risultare determinante, come rosa sono tra i più competitivi, al pari del Bosa, ma la squadra che mi è piaciuta di più è il Castelsardo: sono giovani e corrono molto, in più sono molto tecnici. Saranno la vera sorpresa».

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
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Girone B