Frassinetti, la gioia all'ultimo, Desogus: «Salvezza ai playout? Come vincere un campionato»

Due stagioni mai portate a termine per il Covid e, l'ultima, travagliatissima ma col lieto fine. Il primo campionato intero della nuova Frassinetti Elmas, quella nata nell'estate del 2019 dalla fusione con il Villasor dopo la mancata iscrizione in Prima al termine della stagione 2016-17 culminata con la retrocessione dalla Promozione ai playout, ha portato i biancoverdi a festeggiare la salvezza al termine del doppio confronto dei playout contro il Domusnovas risolto al 91' a favore dei ragazzi di Maurizio Erbì dal gol del pari di Matteo Porceddu.    

A tracciare un bilancio stagionale della Frassinetti Elmas Villasor ci pensa il vicepresidente Raffaele Desogus, uno dei dirigenti storici del club biancoverde: «È stato un anno particolarmente sofferto per via di infortuni, anche seri, che non ci hanno permesso di avere la squadra migliore per molte partite. Alla fine, e dopo tante vicissitudini, la salvezza è come aver vinto un campionato. Ci ha girato a favore anche la fortuna perché nella sfida di ritorno dei playout, al 90', eravamo retrocessi e il gol dell'1-1 a Domusnovas nei minuti di recupero ci ha ripagato di tante sofferenze patite durante il campionato. Come società siamo stati, soprattutto, bravi a non caricare troppo di responsabilità i ragazzi, sapendo che saremmo arrivati ai playout per giocarci la salvezza nelle due decisive sfide. Ciò derivava dal fatto che avevamo visto una crescita tecnica e mentale dei ragazzi della rosa e, in questo, è stato importante l'arrivo di Maurizio Erbì, un allenatore esperto e abituato a queste sfide da affrontare in situazioni complicate, come lo era quella della Frassinetti. Lui è stato l'artefice principale della salvezza, ha sempre creduto e incoraggiato i ragazzi e gli va dato grande merito». 

Per l'anno prossimo il club farà di tutto per confermare mister Erbì. «Non abbiamo deciso niente - chiarisce Desogus - col tecnico ci siamo visti nei giorni scorsi durante la cena del settore giovanile. A me premeva intanto ringraziarlo per il risultato ottenuto, ci siamo fatti una lunga chiaccherata ed entrambi abbiamo convenuto che sarebbe un peccato disperdere quanto di buono fatto quest'anno. Maurizio aspetta le decisioni della società e i programmi che andremo a fare, sarebbe anche propenso a restare qualora facessimo un discorso di costruzione mettendo solide basi per poi tentare il salto in Promozione. Per noi questo è stato il terzo anno di Prima categoria dopo retrocessione di cinque anni fa ma, di fatto, il primo campionato portato a termine dall'inizio alla fine. Noi come società andremo a vedere quali risorse economiche occorrone per allestire una squadra competitiva per non soffrire, senza trascurare l'obiettivo di crescita dei giovani. Quando vedevamo le liste degli avversari c'erano 100 anni di differenza, avevamo un under 20 e l'inesperienza ha contribuito a rischiare di retrocedere in un campionato, magari qualitativamente non eccelso, ma dove conta sempre avere un gran carattere. Noi comunque abbiamo tanti validi giovani e sarebbe un bel punto di partenza per poi mettere i rinforzi giusti per affrontare una stagione in tranquillità e serenità, situazione del tutto diversa dal diver rincorrere sempre gli avversari e giocando ogni gara come una finale».

Il settore giovanile dei biancoverdi continua il suo bel percorso: «Siamo andati molto bene coi Giovanissimi Elite perché giovavamo coi 2008 e anche qualche 2009 mentre le squadre di vertice avevano i 2007. Ha vinto la Ferrini perdendo una sola gara, quella contro di noi. Negli Allievi, invece, siamo  in fascia A2 e abbiamo concluso al terzo posto dietro Omega Calcio e Atletico Cagliari ma davanti a Sant'Elena, Villacidrese, Guspini. Muravera. Anche la scuola va bene e lunedì torna il nostro torneo giovanile bloccato da due anni per cia della pandemia. Una stagione positiva sotto tutti i punti di vista».