Il tecnico:«Ci ha dato la forza per andare avanti»
Gonnosfanadiga, un raggio di luce dopo la tragedia; Vacca: «Questo successo lo dobbiamo a Luca»
Con la vittoria nei confronti della seconda forza del campionato, il Gonnosfanadiga ha evidenziato ancora una volta tutto il suo strapotere: i nove punti di vantaggio, con una gara ancora da giocare, nei confronti della Villacidrese e i quindici sulla Freccia Mogoro raccontano di una squadra che, soprattutto nella seconda parte del campionato, ha letteralmente fatto il vuoto alle proprie spalle, disintegrando, domenica dopo domenica, gli avversari di turno, incapaci di ostacolare la cavalcata trionfale di una corazzata che oltre all'eccellente livello tecnico, fisico e tattico, ha mostrato una determinazione e una grinta che hanno radici ben precise.
Spetta al condottiero dell'armata bianco-verde, mister Giorgio Vacca, fare il punto al termine di una stagione esaltante, partendo proprio dall'ultimo successo ottenuto dai suoi.
«Sicuramente abbiamo offerto una buona prova, coronando al meglio la nostra stagione, anche se c'è da dire che la Villacidrese si è presentata all'incontro con assenze molto importanti, soprattutto in avanti».
I punti ottenuti sino a qui sono stati ben 71, frutto di 22 vittorie e 5 pareggi: il vostro è stato un campionato a parte, come conferma appunto la classifica.
«Non c'è un divario così netto, secondo me, nei confronti delle nostre rivali, anche se è giusto ammettere che il nostro è un organico completo in ogni reparto, un aspetto che alla lunga, nell'arco di una stagione, fa la differenza».
I risultati spesso sono stati larghissimi: il Gonnosfanadiga ha sempre dato l'impressione di divertirsi e soprattutto di divertire il proprio pubblico, regalando spesso e volentieri delle clamorose brutte figure agli avversari di turno.
«Spesso ci siamo fatti trascinare dall'entusiasmo; più vinci e più la tua determinazione aumenta.
I successi aiutano a recuperare e ti permettono di allenarti al massimo; la domenica riesci a presentarti in campo al top della forma, così la tua prestazione non può che essere positiva: abbiamo sempre corso con grande intensità sino all'ultimo minuto, senza mai risparmiarci».
In tutto questo, che peso ha avuto il tecnico?
«Non parlerei di meriti singoli – taglia corto Vacca –: questo successo è frutto del lavoro collettivo.
I tanti gol fatti, la qualità del gioco, sono la diretta conseguenza della collaborazione e del grande sacrificio di questi ragazzi, capaci di mettersi a disposizione della squadra con grande umiltà.
L'affiatamento è stata la nostra grande risorsa quest'anno.
Io ho fatto semplicemente il mio dovere – prosegue -: mi sono limitato a motivare i ragazzi, cercando di indicare loro, nel modo più pratico possibile, quale fosse la strada giusta da seguire.
Per tagliare certi traguardi, lo ribadisco, serve che tutte le componenti, dirigenza compresa, diano il massimo per la causa comune».
Quella del Gonnosfanadiga è stata una stagione da incorniciare, anche se i momenti delicati non sono sicuramente mancati:
«Quello più difficile – ammette – è coinciso sicuramente con la prima parte del campionato, dove non ci riuscivano tutte le cose che provavamo durante la settimana e che eravamo assolutamente in grado di fare. I risultati così faticavano ad arrivare, e la rincorsa al Mogoro sembrava impossibile; poi invece, grazie alla nostra grande costanza, abbiamo messo a segno una serie strepitosa di vittorie che ha sensibilmente spostato gli equilibri».
Dopo il ko subito in casa contro il Siddi avete letteralmente cambiato marcia, sbaragliando di netto la concorrenza:
«Da quel momento, oltre al bel gioco sono arrivati anche i punti; riuscivamo finalmente ad esprimerci con tranquillità, trovando facilmente la via del gol».
Domenica quindi è finalmente scoppiata la festa promozione, attesissima da tutto il paese:
«E' stato un bagno di emozioni enorme, soprattutto perchè non siamo abituati a vedere questo grande coinvolgimento a Gonnosfanadiga.
Ci ha fatto piacere che tantissime persone si siano riavvicinate al calcio e in particolare alla nostra squadra: ci hanno seguito e supportato con tanto affetto, si sono organizzati con bandiere, tamburi e cori; un fattore decisivo che ci ha dato la spinta in più per coronare il nostro sogno».
Arrivato, purtroppo, dopo un bruttissimo incubo.
«Dimenticare è impossibile.
Quello dell'anno scorso è un evento che ci ha segnato tanto, sicuramente è in onore di Luca che è avvenuto questo cambiamento: paradossalmente – spiega Vacca - dopo quella vicenda tante persone si sono avvicinate al campo, tanti giocatori che prima non facevano parte di quel gruppo, pur essendo di Gonnos, hanno sposato il nostro progetto; c'è stata inevitabilmente una crescita generale, il tutto è ovviamente dedicato alla memoria di Luca, è giusto ribadirlo».
Avete in un certo senso dato una grande lezione a tutto il mondo del calcio, e non solo, dimostrando nella pratica come da una grande tragedia, come quella che vi ha colpito, si possa ripartire per costruire qualcosa di nuovo, e bello: è un aspetto che merita di essere sottolineato.
«Assolutamente si, dopo quella vicenda per qualche giorno eravamo realmente in dubbio se continuare il campionato o mettere fine alla nostra avventura.
Dopo un periodo che ci è servito per riprenderci dallo shock iniziale ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di continuare, pensando che Luca avrebbe voluto così.
Sono comunque emozioni fortissime, che lasciano senza parole».