Salta al contenuto principale
Guspini inarrestabile, Festa non si nasconde: «Per il 2° posto ci siamo anche noi, proveremo a sfruttare gli scontri diretti, 7 gol vanno bene e l'ultimo era per il piccolo Luca»
L'attaccante: «L'Orrolese vincerà, qui sto bene»

Guspini inarrestabile, Festa non si nasconde: «Per il 2° posto ci siamo anche noi, proveremo a sfruttare gli scontri diretti, 7 gol vanno bene e l'ultimo era per il piccolo Luca»

Sette gol in 13 presenze è una buona percentuale realizzativa specie per chi, come Umberto Festa, ha giocato alcune gare con un principio di pubalgia e quasi non poteva scattare. Ma l'ultimo gol messo a segno domenica scorsa, dal dischetto contro il Bosa, oltre ad aver rilanciato il Guspini Terralba per la corsa al secondo posto nel girone A di Promozione ha avuto un sapore speciale perché era dedicato al piccolo Luca Pusceddu, il bambino di 10 anni di Quartu recentemente scomparso mentre giocava in un campo di calcio. E il 25enne attaccante quartese aveva pronta una maglia tutta per lui: «Al campo c'era il cugino di Luca, che conosco, un altro suo cugino mi aveva scritto su facebook chiedendomi di dedicargli un gol, sono stati una spinta in più per segnare. So anche che dopo la partita è stata inviata alla sorella di Luca la foto della maglia. Ringrazio il nostro rigorista Angelo Marci che mi ha lasciato calciare, ricambierò il favore nella prossima gara contro la Monteponi Iglesias, lui è un ex e ci tiene a far gol. Per la squadra poi è stata una rete importante, vincere ci serviva per capire dove possiamo arrivare».

 

E ora potete arrivare anche al secondo posto che, a fine girone d'andata, era lontano 11 punti

«Non ci possiamo nascondere, abbiamo tre scontri diretti e il calendario è dalla nostra, spetta a noi sfruttarlo. Ci giochiamo tutto nelle prossime due gare, a Iglesias e poi con il Senorbi perché credo che andremo a Orroli ad affrontare una squadra che alla penultima giornata avrà già vinto il campionato. Il Bosa sembra sia entrato in crisi, ha perso due partite in campionato e anche quella in Coppa Italia, le cose stanno andando a favore nostro»

Però col Bosa è stata una gara difficile per voi contro un avversario tosto e mai domo nonostante due espulsi

«È vero, non è stata per niente facile. Pur giocando con due uomini in meno loro hanno fatto una grande partita, a noi dopo aver trovato il vantaggio su rigore ci è mancato il gol del 2-0, perciò hanno potuto credere nel pareggio che hanno sfiorato nel finale con il palo colpito da Mattiello su punizione»

Visto che la penultima giocherete a Orroli, per voi c'è anche lo spazio per riaprire la lotta al primo posto?

«Non credo che, dopo aver fatto un campionato così importante e sempre al vertice, l'Orrolese stecchi all'ultimo. Anche se hanno perso in casa con Quartu 2000 in campionato e col Carbonia in Coppa Italia penso sia stato un caso, hanno la spinta importante del pubblico, la squadra è molto competiva e composta da giocatori di alto livello in ogni reparto. Spero invece di arrivare ad incontrarli che hanno appena festeggiato l'Eccellenza perché nell'inseguire il primo posto noi rischieremmo di perdere il secondo. Se poi l'Orrolese dovesse rallentare ancora ci faremmo trovare pronti per approfittarne ma non abbiamo niente da chiedere e siamo senza pressioni rispetto a un Bosa che sta perdendo punti o Iglesias e Carbonia che i punti li hanno persi prima»

Avendo vissuto la parte migliore del Guspini, imbattuto da dicembre, c'è il rammarico di non avere ora qualche punto in più?

«I compagni mi hanno raccontato di gare perse a fine ottobre e novembre al 90' e il rammarico nel non avere quei 5-6 punti in più che ci avrebbero dato la possibilità di giocarci il campionato ovviamente c'è. Ma può anche darsi che se ci fossero stati quei punti magari non avremmo fatto dopo tutti questi risultati. L'obiettivo era la salvezza, quando sono arrivato stavamo scappando dai playout distante appena un punto, non andavamo mai a pensare che poi ci saremmo ritrovati lì a giocarci il secondo posto. Poteva essere un auspicio ma prima pensavamo a toglierci dai guai, poi piano piano e gara dopo gara abbiamo visto che rosicchiavamo punti a tutti»

Nelle 11 partite del ritorno avete fatto 29 punti, siete di gran lunga la miglior squadra nel 2016 ma avete pareggiato anche con Villacidrese e Quartu 2000

«Il rammarico è nello 0-0 contro una Villacidrese ridotta in 9 uomini, lì abbiamo perso due punti. Col Quartu 2000, invece, mi hanno espulso ad inizio ripresa, ho subito un fallo da ultimo uomo mentra stavo andando in porta, ho urlato all'arbitro che l'avversario andava espulso e, invece, ha buttato fuori me. Abbiamo giocato in dieci per quasi un tempo e non siamo riusciti a far gol»

Sette gol è un buon bottino?

«Ho saltato 2 gare contro Girasole e Narcao altre due le ho giocate partendo dalla panchina, entrando alla fine contro l'Orrolese e all'inizio del secondo tempo contro il Carloforte. Sette gol vanno bene, arrivare in corsa non è facile, non conosci nessuno e ti devi ambientrare. Da attaccante sono abbastanza contento per la situazione in cui stavo fisicamente, ho fatto i miracoli, subito dopo l'esordio con Iglesias mi sono stirato l'adduttore ma eravamo messi malissimo in classifica e non potevo fermarmi, ho forzato e stava per venirmi la pubalgia, non ce la facevo neanche più a correre, mi allenavo solo il venerdì mentre martedì e giovedì facevo terpaia, in questo modo stavo anche perdendo la condizione, non riuscivo neanche a scattare, il mio gioco è quello se mi togli la corsa sono morto. Ho approfittato della squalifica e poi mi sono fermato una settimana in più, ora va meglio e mi farebbe piacere arrivare a quota 10 ma basta che vinciamo e facciamo i playoff che sono ugualmente contento»

Cosa non ha funzionato al La Palma perché anche lì avevi segnato 5 gol?

«Sì, 5 gol in 9 presenze le ultime delle quali giocando scampoli di partita. È successo che per una cavolata si sono deteriorati i rapporti, mi sono sposato e avevo detto che partivo, invece non l'ho fatto. Contro la Ferrini ero squalificato e mister Antinori voleva che la domenica facessi l'allenamento, io invece sono partito e non mi sono presentato al campo. Da lì ogni minima cosa non andava bene, sono contento di essere andato via, sarà un caso ma dopo la mia partenza hanno avuto un calo incredibile, vincendo solo 3 gare in 15 partite, mi dispiace per i miei ex compagni, avevo legato con tutti, poi ero andato con il mio amico Stefano Sarritzu, ottimo giocatore, e stavamo giocando bene, La squadra per me era competitiva, eravamo sempre nelle zone alte, credo abbiano sbagliato a dicembre nel non rimpiazzarmi con un attacccante "grande" e si sono rinforzati solo con i fuoriquota, si è fatto male Giorgio Piras e se manca uno come Bodano poi il gioco non gira»

Invece mister Sebastiano Pinna riesci ad accontentarlo?

«Lui è uno molto professionale, vuole che le cose siano fatte per bene. Mi ha chiamato a dicembre dicendomi che servivo per la salvezza, io gli avevo risposto che mi aveva chiamato anche un'altra squadra e stavo valutando, poi ho controllato la classifica del Guspini, l'ho chiamato e gli ho detto: "Vengo perché possiamo fare i playoff". Lui, che comunque è molto ambizioso, mi ha risposto: "Anche secondo me, per come abbiamo perso certe non meritiamo di stare lì sotto". Ora che siamo ad un punto dal secondo posto mi dice: "Avevi ragione"»

Anche l'anno scorso avevi scelto la Ferrini a dicembre e hai vinto il campionato...

«Speriamo di bissare il salto di categoria. A questo punto ci crediamo, non puoi non tentarci. Salire in Eccellenza anche quest'anno sarebbe un bel traguardo»

Ma per restarci? Perché in Eccellenza c'eri col San Teodoro e poi sei andato via a metà stagione

«Non credo sia un problema della categoria quanto del fatto che io non sono riuscito ad integrarmi. Solo a Castiadas e con la Ferrini ho fatto stagioni intere, cambiare squadra e trovarsi bene in tutto e per tutto non è facile, io poi sono "mezzo pazzo" e questo non mi aiuta. A Guspini però mi trovo benissimo, arrivi al campo e non hai problemi, sai che a fine mese non rischi di essere steccato, qualsiasi cosa chiedi sono sempre disponibili, rimarrei anche senza salire in Eccellenza, il presidente è serissimo. Poi non si sa, anche se giocare nei paesi è sempre più bello che a Cagliari. Il pubblico? Poca cosa, credo che si torni a Guspini l'anno prossimo, a Terralba non ti senti a casa tua»

Anche la Ferrini ha chiuso la stagione con la miglior difesa, voi avete subito 15 gol in tutto di cui solo 3 nel girone di ritorno

«La difesa è il punto di partenza di ogni squadra, si dovrebbe costruire la squadra partendo da dietro. Noi riusciamo a difenderci bene, il campio parla, il nostro portiere Piroddi e gli altri della difesa stanno facendo benissimo. Se non prendi gol la gara di sicuro non la perdi e se sei hai dei giocatori bravi in avanti il gol prima o poi arriva, noi sfruttiamo le poche occasioni che ci capitano»

Con Angelo Marci l'intesa è perfetta

«Mi trovo benissimo con lui, ha fatto altre categorie e siamo due che ci piace scambiare la palla. Devo ricambiare il favore, me l'ha già detto: "Con l'Iglesias fammi segnare". Credo sarà una gara dura, vai a giocare un campo difficile e contro un club blasonato, loro sono partiti per vincere erano lassù, poi sono scesi e ora si sono ripresi con Corsini in panchina. Si giocano il tutto per tutto contro di noi, hanno più pressioni loro, noi veniamo dai bassifondi e non abbiamo niente da perdere. Daremo tutto per vincere e credo sarà dura anche per loro. Sin quando possiamo ci crediamo ricordando sempre che se dovesse andar male ci sono altri scontri diretti per rimediare»

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
11 Ritorno
Girone A