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Marco Piras, allenatore, Guspini Terralba
«Non mi spaventa la classifica, ora diamo il massimo»

Guspini, l'ennesima sfida di Marco Piras: «La squadra per salvarci c'è, con lo spirito visto contro la Ferrini ne verremo fuori»

Un pareggio per ripartire, un gol per sbloccare la squadra che non segnava da 8 turni e una tradizione che si conferma quando Marco Piras sale in corsa alla guida di una squadra. Il Guspini Terralba resta ultimo in classifica e dà segnali confortanti di ripresa. Dal mercato sono arrivati il difensore Iacopo Damiano, il portiere Claudio Pillitu e la punta Giuseppe Corona in sostituzione dei partenti Francesco Ennas, Gemiliamo Pisano e William Amorati. L'ex tecnico del Muravera si tiene stretto l'1-1 fatto a Cagliari: «A parte il punto, mi è piaciuto come ha giocato la squadra, sapendo soffrire ma nel contempo cercando la vittoria. Non segnavamo da otto giornate e capisco che subentri questa paura di vincere, l'uomo in meno paradossalmente ha favorito la Ferrini, a parità di uomini ce la siamo giocata bene. Volevamo strappare un qualcosa, potevamo perdere come vincere contro una signora squadra, organizzatissima e che in casa concederà pochi punti agli avversari. Il rigore non dato su Viani? Era clamoroso ma dobbiamo essere più forti di queste cose, per salvarci non serve piangersi addosso». Viani ha cancellato un'astinenza di squadra che durava da 807': «Chistian è un valore aggiunto per la squadra, ho avuto la fortuna di giocarci appena arrivò in Sardegna col Sinnai, l'ho allenato a Castiadas e so che ci darà una grande mano per raggiungere il traguardo salvezza».

Il tecnico Piras non ha esitato un attimo ad accettare la proposta del Guspini: «Sono un allenatore che dice di no se non mi piace il progetto, ho accettato con entusiasmo perché la società seria, la stessa di quando giocavo io trent'anni fa, convinto di poter raggiungere la salvezza. Non mi spaventa la classifica, mi è capitato altre volte si prendere squadre anche al penultimo posto, c'è da rimboccarci le maniche il materiale c'è. Dall'esterno mi sembrava strano vedere questa squadra ultima, ci sono dei giocatori bravi e di valore, per salvarci ci siamo». Ora c'è il Taloro nel mirino, squadra temibile e pronta a riscattare il ko co Castiadas: «Le gare per noi sono tutte fondamentali, non bisogna guardare la classifica e gli avversari ma cercare di dare il massimo e con questo spirito ne verremo fuori».

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2017/2018