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Il Budoni ha il suo ariete, Martinez: «Contento per il mio primo gol. Via da Castiadas? Non so perché ma se segno non esulto»
«Voglio portare la squadra più in alto possibile»

Il Budoni ha il suo ariete, Martinez: «Contento per il mio primo gol. Via da Castiadas? Non so perché ma se segno non esulto»

Ha provocato la punizione dalla quale è nato l'1-1, ha procurato il rigore del 2-1 e ha segnato la rete del 3-1. L'esordio da titolare di Jaime Martinez al Budoni è da prima pagina, grazie alla prestazione dell'attaccante spagnolo la squadra gallurese ha ottenuto la prima vittoria stagionale, ottenuta in uno scontro diretto contro l'Astrea dal grande valore. Il primo tempo si era chiuso con i ministeriali avanti di un gol, nella ripresa si è scatenato l'ex Castiadas che ha guadagnato il calcio piazzato battuto da Redaelli per la rovesciata vincente di Nnamani, poi ha costretto Briotti al fallo da rigore trasformato da Salvini ed infine ha infilato il portiere avversario con un preciso diagonale. «Sono molto contento per aver segnato il primo gol con la maglia del Budoni - dice il 34enne Martinez - e per aver contribuito alla vittoria della squadra. Per me è importante giocare sempre anche se devo lavorare di più in allenamento per migliorare la condizione fisica». Il campo è mancato tanto all'attaccante madrileno cresciuto nell'Atletico, frenato per qualche settimana dai problemi di tesseramento: «Nelle prime due giornate non potevo essere a disposizione perché aspettavo che si completasse la documentazione con il certificato di residenza. Ho giocato il secondo tempo nella gara con l'Albalonga e poi domenica la prima da titolare. Se sto bene posso aiutare molto il Budoni».

 

Jaime Martinez, ex Castiadas, primo gol al BudoniLa scelta di Budoni, piazza e mister che già conoscevi, è stata azzeccata

«Assolutamente sì. Mister Bacciu mi conosce bene e sin dal primo giorno mi ha detto di stare tranquillo che non dovevo dimostrare nulla. Lui mi ha segnalato al San Teodoro quando cercavano una punta e mi aveva chiamato subito dopo aver preso il Budoni. Quando poi ha saputo che andavo via da Castiadas mi ha voluto subito. Con lui ho un grande rapporto, l'anno scorso era venuto a vedermi giocare col Castiadas a San Teodoro»

Ecco, spiega bene perché sei andato via da Castiadas visto che ancora il tuo ex club sta cercando una punta

«Non l'ho capito bene neanche io. La domenica prima dell'inizio del campionato abbiamo fatto un'amichevole tra di noi, al termine della quale mi è stato detto che non ero in forma e che mi vedevano infortunato, sono andato a fare la risonanza ma il medico mi ha detto che non avevo alcun problema. Perciò penso che magari sarà stato il mister Piccarreta o il direttore Massessi a non volermi più. Sono andato dal presidente Piu, al quale voglio un gran bene, e gli ho detto: "Mi avete voluto ma se non sono apprezzato allora vado via". Questo non vuol dire, però, che un giorno non possa tornare nella mia ex squadra, mi sono trovato sempre bene a Castiadas ma ora sono contento di essere ritornato a Budoni dopo qualche stagione, la mia famiglia sta bene e spero di fare una grande stagione»

Fra due giornate ci sarà Castiadas-Budoni, se segni esulti?

«Non lo so, prima devo arrivare a giocare, poi devo segnare e poi penserò a festeggiare. Credo però di non esultare per rispetto al presidente Piu, a Zaccheddu e ai miei ex compagni. Non mi piace la situazione che stanno vivendo, li vorrei vedere più avanti in classifica. Spero vincano presto perché il calcio è così, anche se comincia male la stagione puoi sempre riprenderti, e loro lo faranno»

Invece la partenza del Budoni è stata buona, arrivate da un bel pareggio a Viterbo e dalla vittoria con l'Astrea

«Ma con la Viterbese abbiamo gettato al vento la vittoria, siamo stati bravi ad andare sullo 0-2 ma poi non puoi regalare due gol ad avversari così forti. Meritiamo di stare più in alto in classifica, con quei punti regalati saremmo stati ai primi posti. Ora vediamo di recuperarli, il mister è felice del mio contributo e dice che con me in campo siamo più forti»

Con te in campo migliora anche il rendimento di Salvini

«Con Matteo c'è feeling, ci troviamo bene in campo, ci cerchiamo sempre giocando a uno o due tocchi massimo. Domenica meritava di segnare il rigore, io sono "vecchio" e lui è molto giovane e deve segnare tanti gol per la sua carriera, perciò gli ho lasciato la possibilità di calciarlo»

Quanti gol vorrà segnare Martinez in questa stagione?

«Io ne vorrei segnare 100 di gol ma è più importante che vada bene la squadra e non solo io. Il Budoni deve crescere, stiamo lavorando bene, è un gruppo giovane però con giocatori forti, noi "grandi" aiutiamo loro a migliorare sempre affinché possano fare carriera e prendere più soldi, questi sono gli anni più importanti per un giovane calciatore. Personalmente, invece, desidero stare bene fisicamente e divertirmi giocando a calcio, voglio che il Budoni stia più avanti possibile in classifica, ancora commettiamo qualche errore di inesperienza, come è capitato a Viterbo e con l'Albalogna dove abbiamo subito tre gol nel primo tempo perché dormivamo»

Domenica non potete dormire a Ostia, in casa della capolista

«Eh sì, altrimenti ci arriva un'ostia in faccia come diciamo noi in Spagna (l'equivalemente di uno schiaffo in italiano, ndr). Il Budoni se la giocherà, non abbiamo paura di nessuno, voglio vincere o fare perlomeno un punto, sono molto fiducioso. Ancora titolare? Lo spero ma se gioco pochi minuti o tanti darò il massimo, l'ho sempre fatto anche l'anno scorso al Castiadas, quando giocavo meno ho cercato di sfruttare al massimo le occasioni»

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone G