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Marco Farris, difensore, Budoni
«Playoff da annullare? Ci proveremo ma c'è grande equilibrio»

Il Budoni pronto alla super sfida col Tortolì, Farris: «Loro primi con merito, non hanno sbagliato nulla. A noi la retrocessione brucia, vogliamo tornare in serie D»

Se il Tortolì cerca la serie D sul campo del Budoni, la vice-capolista vuole confermare la leadership del 2017 e continuare a perseguire la seconda strada per la promozione. Per consolidare il secondo posto anche i galluresi affronteranno la super-sfida per vincere, come conferma Marco Farris, difensore e bandiera dei biancoblù. «Noi scendiamo in campo non per impedire la festa del Tortolì ma per ottenere il massimo per il Budoni. Anche se loro sono i favoriti perché arrivano da 25 risultati utili di fila, noi ci proveremo a far bottino pieno per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di chiudere in classifica più in alto possibile». 

 

Arrivate dall'importante vittoria a Monastir con un finale che però stava rimettendo in discussione il risultato?

«A Monastir siamo andati consapevoli di trovare un avversario che merita più punti di quelli che ha in classifica, davanti hanno Suella e Fanni fra le coppie d'attacco migliori del campionato. Un po' di paura per questa trasferta c'era ma dovevamo solo vincere per continuare a perseguire il nostro obiettivo. Abbiamo sbloccato subito la gara, sono felice per il mio gol (il terzo dopo quelli all'Ilva e Castiadas, ndr) ma avrei preferito non segnare per non prendere quei due gol alla fine, il finale di gara mi fa arrabbiare molto e ci insegna che se molliamo un po' la presa gli avversari ci puniscono, noi non siamo il Tortolì e la concentrazione dev'essere sempre massima anche se siamo avanti 3-0» 

Col Tortolì è una grande sfida che forse avreste voluto giocare con meno punti di distacco

«Con la squadra attuale, dall'inizio del campionato, probabilmente saremmo stati più vicini in classifica ma non penso primi. Il Tortolì merita la prima piazza ed è giusto che vincano il campionato, alla lunga le rotazioni dei "senior" dalle grandi qualità avrebbe fatto sempre la differenza a favore loro»

Quarto confronto con il Tortolì dopo le due di Coppa Italia e il pareggio dell'andata, che qualità hanno gli ogliastrini?

«I numeri parlano da soli. Sono primi con una distacco abissale di 12 punti, hanno la miglior difesa e il miglior attacco ma, soprattutto, dei giocatori che si sono messi a disposizione come altri del loro curriculum non avrebbero mai fatto. Al di là dei gol di Nieddu, belli e importanti, e delle parate di Floris, spesso decisive, quando vedi che un attaccante come Figos va a rincorrere gli avversari quasi fosse un difensore o l'abnegazione che mettono in campo giocatori come Angheleddu, D'Agostino e Vignati che hanno fatto campionati di serie D e di categorie ancor più superiori, questo spiega la loro forza. È un gruppo affiatato nel quale sono evidenti i meriti dell'allenatore Francesco Loi, non hanno mai sbagliato una gara, non hanno mai staccato la spina e non hanno mai ceduto mentalmente in nessuna partita»

Il Budoni può tornare in serie D dalla porta secondaria, avete l'obiettivo di annullare i playoff?

«Dire che non stiamo pensando a questa possibilità sarebbe una bugia, il distacco che c'è nei confronti di Tergu, Castiadas e Calangianus al momento non ci lascia indifferenti. Ci dobbiamo provare consapevoli del fatto che anche loro sono ottime squadre e che potranno mantenere il nostro passo. Tra noi quattro c'è molto più equilibrio del distacco che si è creato in classifica, il Castiadas ad esempio ha avuto dei problemi di amalgama che ora ha superato e, perciò, tenterà di recuperare terreno»

Nelle ultime cinque giornate può essere meno problematico portare a dieci i punti di distacco dalla terza in classifica che fare due gare di playoff regionali

«Esattamente, ma non siamo così superiori alle avversarie in lotta per i playoff, siamo stati solo bravi a mettere dentro questi punti di distacco. Speriamo di aggiungerne altri perché l'anno scorso in una gara secca in casa siamo retrocessi, lo scontro diretto fa sempre storia a sé»

Nel girone di ritorno il Budoni è la migliore di tutte: 26 punti in 10 partite. Cosa vi è successo?

«Mister Cerbone ha avuto il tempo per lavorare con giocatori più consoni al suo gioco, a dicembre sono arrivati elementi importanti come Varrucciu, che in Eccellenza fa la differenza, Trini è un ottimo portiere per giocare anche la palla coi piedi, Sartor sta segnando tanto. Ora c'è la quadratura giusta, il Budoni è una società organizzata che non ti crea grandi pressioni, anche nei momenti peggiori del girone d'andata il presidente Filippo Fois e il diesse Renzo Oggianu non ci hanno mai fatto pesare nulla, conservando intatta la fiducia nell'allenatore e nei giocatori»

Il mister ricorda spesso che eravate davvero pochi ad inizio stagione

«Posso confermare che non è stato facile, a livello organizzativo abbiamo pagato in maniera importante la retrocessione che nessuno di noi si aspettava, visto che ci toccava la sfida in casa contro il Cynthia. Queste cose succedono nel calcio ed è sempre difficile ricominciare, noi l'abbiamo fatto un po' tardi, dopo ferragosto, con tante incognite di una dirigenza che si stava riformando e che non lasciava trapelare nulla neanche a noi giocatori più anziani di militanza. Anche per questi motivi abbiamo ingranato bene nel girone di ritorno»

Brucia ancora la retrocessione?

«Brucia tantissimo. Io in questa società ci sono da 10 anni, ho fatto il settore giovanile e poi ho esordito in serie D, il Budoni è stato un punto di riferimento per tutto il territorio. Venivamo da un periodo di assestamento a livello societario e si stava riformando anche il settore giovanile da sempre un punto di forza. Il Budoni deve tornare subito al posto che gli compete, in primis noi che siamo retrocessi cercheremo di recuperare la categoria. Si dice che basta superare la fase regionale per essere ripescati in serie D ma se dovessimo arrivare a fare gli spareggi nazionali li giocheremmo per vincere, Varrucciu li ha vinti lo scorso hanno con il San Teodoro ed è una cosa che ti rimane. E poi è sempre bello confrontarsi a livello nazionale»

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2016/2017
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