A segno Conti, Nenè e Cossu
Il Cagliari riprende a sognare, tris al Bari di Ventura
Il Cagliari si innamora del sogno europeo e batte il Bari 3-1 nel giorno di San Valentino. Ha funzionato il patto squadra-tifoseria: i 15mila presenti al Sant'Elia, esclusi gli abbonati, avranno il prezzo del biglietto rimborsato o un nuovo tagliando per assistere alla gara di domenica prossima contro il Parma. Dimenticato il prevedibile rovescio di Milano contro l'Inter, i rossoblù partono a razzo così come aveva chiesto Allegri alla vigilia. Dopo un brivido all'11' con il colpo di testa dell'ex Alvarez deviato in angolo da Agazzi (gran colpo di reni), il Cagliari passa in vantaggio già al 13': Matri difende con caparbietà una palla in area, vince un rimpallo, si gira in un fazzoletto di campo e serve un delizioso assist per l'accorrente Conti che, dentro l'area piccola, spinge il pallone in rete di testa.
Ci si attende la reazione del Bari che non arriva, il Cagliari controlla agevolmente la partita e riesce anche a raddoppiare al 30' su calcio piazzato. L'arbitro Velotto, lo stesso di Cagliari-Atalanta 3-0 con doppietta di Nenè, assegna una punizione ai rossoblù al limite dell'area. Si incarica del tiro proprio Nenè, la traiettoria del pallone, dopo il tocco di testa di Koman, diventa impossibile per Gillet che non può evitare il 2-0.
Per la squadra di Allegri sembra fatta, anche dopo 7' dall'inizio della ripresa il Bari riapre l'incontro: Salvatore Masiello vince un rimpallo e poi sfidera un esterno sinistro che supera l'incolpevole Agazzi. Soltanto un minuto ci pensa il genietto Cossu a richiudere il match. Il piccolo-grande trequartista rossoblù lavora una palla sulla sinistra, fa partire uno cross teso sporcato da un difensore barese e anche questa volta Gillet viene battuto sul palo più lontano. Il Sant'Elia fa festa e applaude il suo uomo simbolo. Il Bari evoca ben altri trionfi (il 2-0 del 12 aprile 1970 consegnò ilprimo e unico scudetto della storia rossoblù) ma di questi tempi il Cagliari sa regalare grandi soddisfazioni ai propri tifosi che, da 16 gare di fila, vedono sempre gonfiata la porta avversaria.
Il Bari non molla la sua ragnatela di passaggi che inizia sempre dalla difesa. Questo modo di giocare Ventura lo mostrò anche nella sua felice esperienza a Cagliari. Alla mezz'ora i pugliesi sfiorano il gol con un diagonale di Belmonte che Castillo per un soffio non spinge in rete. È l'ultima emozione anche perché Allegri blocca la gara con gli ingressi di Parola (per Biondini), poi di Larrivey (per Matri) e infine di Nainggolan (per l'applauditissimo Cossu). Il Cagliari ritrova la vittoria dopo due pareggi e una sconfitta, sale a 35 punti e, con una partita in meno (quella in trasferta con l'Udinese), continua a sognare l'Europa. E domenica prossima c'è il Parma al Sant'Elia.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Biondini (26' st Parola), Conti, Lazzari, Cossu (44' st Nainggolan), Matri (26' st Larrivey), Nenè. A disposizione: Vigotito, Ariaudo, Barone, Ragatzu. All. Allegri.
BARI (4-3-1-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte (44' st Stellini), Bonucci, S. Masiello; Gazzi, Donati, Koman; Allegretti (13' st De Vezze), Alvarez (20' st Castillo), Meggiorini. A disposizione: Padelli, Diamoutene, Stellini, Sestu, Sforzini. All. Ventura 6.
ARBITRO: Velotto di Grosseto.
RETI: nel pt al 13' Conti e al 30' Nenè, nel st 7' S. Masiello, 8' Cossu.
NOTE: Ammoniti Biondini e Koman. Angoli: 8-4 per il Bari. Recupero: 0' e 4'. Spettatori: 15 mila.