«Lo Stintino è forte e ha sfruttato i nostri errori»
Il Calangianus ripiomba nei playout, Serra: «Abbiamo dei limiti ma possiamo salvarci, con la Torres daremo tutto»
L'impegno non è bastato al Calangianus, che malgrado sia riuscito a reggere tre quarti di gara, alla fine si è dovuto arrendere all'esperienza e alla maggiore qualità tecnica dello Stintino, che domenica pomeriggio, ha sbancato il “Signora Chiara” grazie ai due sigilli messi a segno da Cherchi prima e Doukar poi.
Tra i migliori nelle fila dei giallorossi l'ex di turno Stefano Serra, attaccante classe 98' passato ai galluresi ad inizio dicembre: «È stata una partita difficile come nelle previsioni avevamo di fronte un grande avversario, forte, ben organizzato e che lotta su tutti i palloni. Durante l'arco dei 90' si è combattuto molto sul piano fisico, fino alla fine abbiamo provato a tener loro testa, non abbiamo mai mollato ed è per questo che non abbiamo nulla da rimproverarci sul piano dell'impegno. Purtroppo abbiamo commesso degli errori, davanti hanno dei giocatori in grado di fare la differenza, che se gli lasci spazio ti fanno male e cosi è stato».
Dopo le vittorie in casa contro la Kosmoto Monastir e l'exploit a Sorso, le sconfitte di domenica contro lo Stintino e quella contro il Ghilarza nel recupero giocato a fine 2017, hanno fatto ripiombare delle preoccupazioni. «La zona play-out coinvolge anche noi – dice Serra – Siamo fermi a quota 16 punti in compagnia di Ghilarza e ora anche del Guspini Terralba che ha vinto in trasferta contro il Valledoria. Noi in campo diamo tutto, mettendoci umiltà e cattiveria e al tempo stesso abbiamo sempre fame di vittorie, abbiamo tutte le carte regola per salvarci ma evidentemente ancora non basta perché ci sono dei limiti ed è inutile nasconderlo. Io penso che qualche rinforzo, sopratutto in attacco, per noi sarebbe tutto di guadagnato».
Proprio Stefano Serra è uno dei rinforzi del Calangianus, della finestra del mercato invernale, arrivato in prestito proprio dallo Stintino: «Oramai è trascorso un mese e devo dire che mi sto trovando molto bene. Non ho avuto difficoltà ad ambientarmi, ho trovato dei compagni umili che mi hanno fatto sentire subito uno di loro, agevolando così il mio inserimento. Il mister Addis dal lato umano è una bravissima persona, umile e dai modi gentili ed educati. Per quanto concerne invece il lato professionale è competente e molto preparato sempre disposto ad aiutarmi e a darmi consigli giusti sia in partita che in allenamento».
Inevitabile aprire una parentesi sui trascorsi in maglia biancoceleste: «Ho dei ricordi bellissimi sopratutto quello della passata stagione, quando abbiamo vinto il campionato. A Stintino ho trovato mister Udassi che mi ha dato tanto e un presidente assieme al suo gruppo dirigenziale che sono delle persone competenti e fantastiche. Con i miei ex compagni, poi, oltre a formare una squadra eravamo anche un grandissimo gruppo di atleti – amici ed è per questo che tuttora mi sento spesso con loro. Domenica è stato bello affrontarli per la prima volta da avversario e non nascondo che prima del fischio iniziale un pizzico di emozione c'è stata. Non era una partita qualsiasi, per me non sarebbe stato facile affrontarla visto che loro mi conoscono bene ma una volta che l'arbitro ha dato il via alle ostilità il mio intento era quello di far vincere il Calangianus, perché da quando indosso questa casacca mi sono posto degli obiettivi che sono quelli di non mollare mai e di dare il tutto e per tutto affinché questa squadra possa occupare le posizioni che merita. E, visto il mio ruolo, spero di segnare anche qualche gol fino alla fine della stagione».
Per il Calangianus c’è il secondo impegno casalingo. Ma sì gioca a Tempio e arriva la Torres, fermata sul pari nella gara di andata: «È una partita molto importante con punti in palio molto pesanti sia da una parte che dall'altra. Di fronte si troveranno due squadre con obiettivi decisamente diversi. Noi vogliamo ottenere la salvezza mentre loro sono ancora in corsa per i play – off, credo che le premesse per assistere a una bella partita ci sono tutte. Affronteremo una squadra che non ha bisogno di presentazioni in quanto a blasone e prestigio. La Torres è una grande squadra che ha un grande seguito di tifosi sempre pronti a sostenerla. Anche noi però vogliamo il tifo e il calore dei nostri sostenitori quindi ci aspetteremo una grande cornice di pubblico. L'atmosfera sarà diversa rispetto alle altre partite. Loro sono sicuro che entreranno decisi a prendersi i tre punti ma noi non abbiamo nessuna intenzione di lasciare altro terreno per strada. Vogliamo anche noi la vittoria e scenderemo in campo concentrati, decisi e pronti a vendere cara la pelle dando il massimo delle nostre forze fino a quando l'arbitro non fischierà la fine». Andrea Benenati