«Si è vista la vera forza di questa squadra»
Il Carbonia si sblocca, Ollargiu: «Vittoria di domenica? Un'impresa che può rilanciarci»
Il Carbonia vede finalmente la luce in fondo al tunnel, un purgatorio durato 13 giornate, un incantesimo che si è finalmente spezzato grazie alla bellissima vittoria strappata in casa contro un avversario quotato ed in salute come il Siliqua, che si presentava alla sfida forte di tre risultati utili consecutivi.
Più che per la classifica, i 10 punti ottenuti sino ad ora non bastano assolutamente per poter stare tranquilli, si tratta di una vera e propria svolta sul piano del morale e dell'autostima per i ragazzi allenati da mister Maurizio Ollargiu, il quale è riuscito a tenere a galla, anche nei momenti più delicati, una barca che la sfortuna ha cercato di affondare in tutti i modi. Oltre al risultato, a convincere è stata soprattutto la prestazione offerta dai bianco-blu, come sottolinea lo stesso tecnico, decisamente soddisfatto.
«Abbiamo controllato bene l'incontro: se c'è una squadra che ha costruito tante occasioni, è stata il Carbonia; non ricordo, almeno per quanto riguarda il primo tempo, un intervento del nostro portiere, o un incursione in area degli avversari. Non siamo stati bravi a concretizzare l'enorme mole di gioco sviluppata, ci siamo anzi trovati in svantaggio, dopo appena cinque minuti, sugli sviluppi di un rigore piuttosto dubbio. Per fortuna nella ripresa è arrivata la reazione che mi aspettavo».
Decisivo il cambio del modulo in corsa, con l'inserimento di due elementi freschi:
«E' andato tutto per il verso giusto – ammette - il risultato ci ha dato ragione. Sull'1 a 0 il Siliqua ha sfiorato la rete del ko, ma il nostro portiere è stato bravissimo: non era assolutamente facile, considerando che ha effettuato il primo intervento dopo più di un'ora, merita un applauso».
Avete buttato il cuore oltre all'ostacolo, nel momento probabilmente decisivo della stagione:
«Per questo dico che la vittoria di domenica, per come è arrivata e per quanto fatto vedere in campo dai miei giocatori, rappresenta una piccola impresa per noi. Per la prima volta quest'anno è scesa in campo una formazione con soli quattro fuori quota, considerando che sino a questo momento non ho avuto a disposizione, per vari motivi, gli elementi più maturi della rosa, e mi sono dovuto affidare per necessità, con tutto quello che comporta, ai giovanissimi, schierandone anche sei\sette contemporaneamente, in una gara addirittura nove».
Una condizione che ha lasciato, come è ovvio, le sue conseguenze.
«Niente da togliere ai ragazzi – continua Ollargiu -, sono un gruppo di giovani interessanti, dalle grandissime prospettive, che lavorano con impegno e serietà e si mettono a disposizione con il massimo della professionalità, ma in un campionato difficile come questo, se vuoi raccogliere i punti serve anche un pizzico di malizia e di esperienza».
Il tecnico mantiene però i piedi per terra: il pericolo non è ancora scampato.
«La classifica parla chiaro: abbiamo 10 punti, è quello che ci meritiamo probabilmente, e sappiamo che non sarà facile; da questa settimana però, avremo un po' di autostima in più, un fattore che può risultare determinante».
Le premesse lasciavano pensare ad un cammino totalmente differente.
«L'organico, sebbene l'età media sia molto bassa, è decisamente valido: ad inizio stagione siamo partiti fortissimo, con il passaggio del turno conquistato ai danni della Monteponi, che secondo me è la squadra più attrezzata del torneo; il Carbonia ha fatto un'ottima figura, ma forse ci siamo illusi, pensando che le cose ci sarebbero potute andare decisamente meglio rispetto a quanto poi è successo, almeno sino ad ora».
Era difficile, in effetti, mettere in preventivo la lunga serie di infortuni con cui avete fatto i conti.
«Bove è stato indisponibile per nove partite, i due difensori centrali invece hanno fatto i conti con problemi muscolari, così come Marini. Basciu ha potuto dare il suo contributo dalla quarta in poi».
Dei sette pareggi inanellati sino ad ora, qualcuno forse sarebbe potuto tranquillamente trasformarsi in un successo.
«Il rammarico più grande è legato alle due sfide casalinghe, alla seconda e alla terza giornata. Contro la Ferrini Cagliari abbiamo disputato davvero un'ottima gara, eravamo in vantaggio sino al 94' ma negli ultimi secondi è arrivato il gol della beffa, in maniera peraltro rocambolesca: secondo noi c'era una carica sul portiere, non vista dall'arbitro. Nella partita successiva contro il Sant'Elia abbiamo buttato alle ortiche il doppio vantaggio: le due ingenuità di due ragazzi giovani ci son costate carissimo, in particolare sul rigore che ha di fatto riaperto la gara, un fallo che potevamo tranquillamente risparmiarci».
A Serramanna invece è mancata la lucidità in avanti.
«Il loro portiere sembrava insuperabile, noi sicuramente poco incisivi nel momento decisivo, se si considera che sono state buttate al vento quindici occasioni nette. Tutti possono sbagliare, è normale, ma quando sprechi così tanto è necessario farsi un piccolo esame di coscienza».
Stesso discorso per il match con l'Arbus.
«In quell'occasione abbiamo offerto una prestazione incredibile, sul piano della determinazione e soprattutto della personalità, nonostante fossimo in inferiorità numerica dal 4' del primo tempo. Purtroppo non siamo stati bravi al momento della conclusione a rete, sbagliando l'impossibile; negli ultimi venti minuti i nostri avversari hanno trovato i due gol. Il pareggio ci sarebbe stato stretto, figurarsi una sconfitta, arrivata poi in questo modo».
Il Carbonia cercherà un altro risultato positivo nell'ultimo impegno del 2014, anche se affrontare i ragazzi terribili di Spini non sarà una passeggiata.
«Ritengo che la Kosmoto sia la squadra più tosta da affrontare in questo momento, del resto hanno perso soltanto una partita, e come se ciò non bastasse si sono rafforzati con l'acquisto di Farci, un tassello che aumenta esponenzialmente lo spessore di una compagine già competitiva, esperta ed organizzatissima sul piano tattico. La vittoria di domenica – conclude - è già in archivio, ora ci concentriamo esclusivamente sulla prossima gara, con tantissima fiducia nei nostri mezzi».