Poker per Arbus e Seulo, Villacidrese ok
Il Carbonia vola con Demontis; Mazzei illumina il Selargius: Berlucchi e Epis piegano la Frassinetti; il Guspini si salva nel finale
Dopo 180' di campionato la classifica regala già la prima sorpresa: il Carbonia di mister Marongiu è l'unica compagine che si conferma a punteggio pieno, grazie al colpo esterno piazzato, con lucido cinismo, in casa del Carloforte, che tenta in tutti i modi di riacciuffare il match ma viene fermato dalla sfortuna e dalla gran determinazione della compagine ospite.
Più nutrita la schiera di squadre al secondo posto, a quota 4, con il Guspini che strappa un punto, prezioso per come è arrivato, nella trasferta contro la Tharros, beffata sul più bello da Marci proprio quando assaporava già il sapore dolce dei tre punti. Pari con medesimo punteggio nella sfida clou tra Sant'Elena e la matricola Samassi e tra Barisardo e San Marco. Spicca, tra gli altri, anche il successo interno del Selargius sull'ostica Frassinetti di Perra. Primi tre punti della stagione anche per il Seulo.
La capolista Carbonia mette in mostra, come già detto, l'instinct killer tipico delle squadre d'alta quota e beffa in maniera impeccabile un Carloforte bello ma a cui è mancato qualcosa, anche solo in termini di buona sorte, nel momento decisivo dell'azione.
La partita si sblocca dopo appena 14minuti, quando Stefano Demontis trasforma in maniera impeccabile un calcio di punizione dal limite, battendo Accinelli con una traiettoria velenosa che sorprende il numero uno. Il match assume una piega chiara: il Carloforte è costretto ad inseguire e cerca di prendere il controllo del gioco, così i pericoli per Bove diventano più costanti: alla mezz'ora occasione per l'ex di turno Floris che sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto ottimamente da Mura non controlla la mira e spedisce la sfera di poco alta sulla traversa da buona posizione. Nella ripresa il copione non cambia: tabarchini all'assalto e Carbonia che si difende con ordine e disciplina tattica, senza rinunciare a insidiosi capovolgimenti di fronte. Con il passare dei minuti, il Carloforte aumenta la pressione nei confronti della retroguardia avversaria: a dieci dalla fine la premiata ditta Cimmino – Sanna confeziona l'azione che poi si traduce in penalty: dal dischetto però Cimmino è sfortunato e spedisce la sfera del possibile palo dritta sul palo, con Bove spiazzato. Al Carloforte non rimane altro che la forza della disperazione e dell'orgoglio, ma il Carbonia resiste e alla fine si gode quella che a conti fatti sembra una piccola grande impresa.
Fa festa anche il Selargius di mister Spini che fa registrare, oltre alla prima vittoria in campionato, importanti passi in avanti sul piano del gioco e della tenuta atletica, con un primo tempo ad altissimi livelli da parte dei locali che di fronte, è giusto sottolinearlo, si sono ritrovati un avversario in palla e pronto a vendere cara la pelle; la Frassinetti probabilmente avrebbe meritato un punto per quanto messo in campo soprattutto nel secondo tempo, dopo una prima parte caratterizzata da luci ed ombre.
Il Selargius inizia subito attaccando a testa bassa: la prima occasione capita su piedi di Atzori che sciupa tutto con l'intero specchio della porta a sua disposizione; al 20' Contu interviene in maniera fallosa sullo scatenatissimo Mazzei e regala il calcio di rigore agli avversari: dal dischetto Berlucchi è implacabile. Al Selargius non rimane poi altro da fare che controllare le timide iniziative della Frassinetti sino al riposo. Nella ripresa, Perra presenta una squadra più vispa e determinata: i primi buoni segnali arrivano con un'incursione di Melis, che però non riesce a far male dalle parti di Vacca; la Frassinetti cerca di aumentare la pressione con una serie di tentativi dalla distanza; brividi per Vacca al 25', su conclusione di Ruggiero, deviata nel momento più opportuno; il portiere di casa capitola un minuto più tardi, sulla gran incornata di Nepitella che corregge prepotentemente in rete il corner battuto da Pichiri. Il Selargius reagisce bene alla doccia fredda e a otto minuti dal termine mette la freccia e sorpassa di nuovo: ennesima perla di Mazzei, a conti fatti tra i più incisivi in campo ai fini del risultato, per Epis che prende la mira e scarica in fondo al sacco la palla da tre punti.
Partita dalle mille emozioni tra Tharros e Guspini, con un finale pirotecnico che premia la caparbietà dell'undici di mister Sebastiano Pinna e, al contempo, beffa i locali di Fadda, che vedono così sfumare sul più bello la prima vittoria della stagione. Gli oristanesi partono con il piglio giusto e sfiorano il vantaggio già al 13': incursione del solito Princiotta che supera Mele ma colpisce una clamorosa traversa, poi le occasioni latitano. Nella ripresa, i locali passano in vantaggio: ci pensa Cossu, che con una zampata furba batte Pisanu in uscita. La gara si infiamma: il Guspini si scopre a caccia del pareggio, scoprendo il fianco per le offensive della Tharros che crea almeno tre ottime palle da gol per il raddoppio ma Pisanu tiene a galla i suoi. Il risultato rimane così in bilico sino al recupero: il Guspini ci crede e centra la rimonta nel finale, grazie al calcio di rigore, tra le polemiche dei locali, trasformato dallo specialista Marci.
Medesimo risultato nella sfida affascinante tra il Sant'Elena di Piras e il Samassi, con le due squadre vogliose di confermare quanto di buono fatto vedere all'esordio. La matricola terribile del girone parte subito a mille: bastano appena tre minuti a Cacciuto per colpire ed affondare Fortuna con un tocco preciso da pochi passi. Il Sant'Elena impiega diversi minuti per elaborare lo shock: al 25' Tuveri suona la sveglia per i suoi, impegnando severamente Pillittu che si salva dal sinistro dell'avversario con una prodezza d'istinto. Il Samassi dal canto suo non sta a guardare e nel finale di frazione potrebbe addirittura piazzare il colpo che chiuderebbe il discorso, ma Pancotto e Congiu non riescono a battere Fortuna. Nella ripresa il Sant'Elena aumenta la pressione sulla retroguardia avversaria: ci prova Marongiu, su punizione, ma Pillittu è attento; va decisamente molto meglio a Concas che sforna un euro gol direttamente da calcio piazzato, con la sfera che vola a stamparsi nel sette.
Termina con il punteggio di 1 a 1 anche il confronto tra San Marco e i padroni di casa del Barisardo. La partita si mette subito in discesa per Zottoli e soci: dopo cinque minuti Mura sigla il vantaggio con una grande conclusione di prima intenzione. La reazione dei locali non si fa attendere: ci provano Boi e Pischedda, ma Daddi viene difeso a dovere dai suoi compagni di reparto. A cinque dall'intervallo, il Barisardo vede premiati i suoi sforzi: Pischedda serve Pistis che di testa manda in rete. Nella ripresa la San Marco cerca di proporsi con ordine a caccia del nuovo sorpasso, ma le iniziative degli ospiti non creano particolari problemi a Masia e compagni. Ultimo brivido della sfida il contropiede concluso da Boi, per i padroni di casa, ma senza esiti.
Fa festa, in maniera sontuosa, l'Arbus, che mette in bacheca il primo, preziosissimo successo sbarazzandosi della Monteponi Iglesias di Podda con un largo 4 a 0, il risultato più rotondo della giornata, e si riscatta immediatamente dallo sfortunatissimo esordio. Le due squadre si affrontano a viso aperto sin dalle prime battute: ci prova Sireus per gli ospiti, replica immediata dell'Arbus con Ferraro e Urru che per poco non chiudono la combinazione perfetta; dall'altra Amorati sfrutta una disattenzione degli avversari e regala a Picciau un assist delizioso, ma la mira non è delle migliori. La partita è viva e piacevole: alla mezz'ora ci prova Tomasi, conclusione fuori di un soffio, poi sale in cattedra Atzeni chiamato all'impresa sui tentativi di Sireus e Di Meglio.
Nella ripresa l'Arbus si scatena e manda al tappeto l'avversario che si sfilaccia e perde compattezza: la prima crepa si apre già al terzo, con Concas che regala a Tomasi la palla del vantaggio, poi sale in cattedra il solito Martinez che prima mette i brividi a Concas e poi lo supera con una dolce palombella di testa che vale per il raddoppio. I padroni di casa infieriscono senza pietà: arriva la doppietta per Tomasi, che poi mette i panni di assist man e regala l'intuizione giusta per il 4 a 0 firmato da Manca.
Trasferta positivissima per il Seulo di mister Grudina che cala il poker al cospetto del Siliqua di Bartoli: gli ospiti scrivono un capitolo importante, soprattutto per l'autostima, andando a vincere, peraltro in rimonta, su un campo tutt'altro che facile. I locali tuttavia dimostrano sin da subito il loro valore e scendono in campo con grande concentrazione: la prima occasione del match è per Frau, bravo Murtas a salvarsi in angolo. Al 20' Angioni capitalizza la combinazione tra Melis e Frau. Passano meno di cinque minuti e il Seulo rialza la testa: Milia illumina per Oppes che tutto solo può far partire una staffilata tremenda che incenerisce l'incolpevole Angioni. Nella ripresa, Milia prende in mano le chiavi del centrocampo e il Seulo dilaga: il raddoppio porta la firma del veterano Bebbo Palmas, al termine di un'azione insistita. Il Siliqua non si arrende: ci prova Cossu, che da buona posizione non è lucido al momento della conclusione. Il Siliqua rimane in partita sino agli ultimi minuti, prima di arrendersi alla definitiva accelerata degli ospiti: Garau trova il gol con una deviazione rocambolesca sugli sviluppi di una conclusione di Palmas; chiude i conti la rete messa a segno da Diego Lai.
Tre punti in saccoccia per la Villacidrese di Costa che cancella così il -1 dalla propria classifica e regala una domenica amarissima al Quartu 2000 che parte bene ma poi si fa sorprendere alla distanza. I ragazzi allenati da Madau partono a mille: dopo meno di cinque minuti Zucca si inventa un'acrobazia da applausi e insacca alle spalle di Piroddi. Al quarto d'ora però Costa impatta con un bolide su assist di Lilliu. Alla mezz'ora, l'episodio che di fatto sposta gli equilibri del match: Marci perde la testa su Arace, l'arbitro non può far altro che estrarre il cartellino rosso dopo la dura entrata del giocatore ospite.
Nella ripresa, la Villacidrese sfrutta la superiorità numerica: protagonista assoluto il baby Piras che toglie dal cilindro una magia, dritta all'incrocio, con Mainas costretto ad arrendersi di fronte alla prodezza del giovane talento dei locali. Alla Villacidrese non resta altro da fare che controllare il punteggio. Finale incandescente con le espulsioni di Curcio e Spissu.