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Fabio Piras, allenatore, Cortoghiana
«Col Guspini non partiamo battuti, saremo aggressivi»

Il Cortoghiana emerge tra le difficoltà, Piras: «Gruppo giovane ma consapevole dei limiti e con voglia di fare»

La missione del Cortoghiana, quest'anno, è tutt'altro che semplice: una rosa profondamente ringiovanita rispetto al passato, una squadra, dall'età media tra le più basse del torneo, che corre a caccia della salvezza, nonostante la serie lunghissima di difficoltà da affrontare, domenica dopo domenica, per uno dei campionati più equilibrati e difficili degli ultimi anni. Il tecnico dei bianco-rosso-blu, Fabio Piras, non si è di certo tirato indietro, anzi, sta guidando il gruppo con grande entusiasmo e il massimo della professionalità. Nonostante un avvio di stagione complicatissimo, caratterizzato da diversi episodi sfortunati, i sulcitani hanno continuato a lavorare sodo e ora iniziano a raccogliere i primi frutti: nell'ultima uscita, infatti, è arrivata l'importantissima vittoria, di misura, con il punteggio di 1 a 0, strappata nella tana del forte Castiadas, che arriva dopo il primo successo in assoluto ottenuto nel match contro l'Orrolese. Si tratta di un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi all'ennesimo appuntamento rovente: nel prossimo turno sarà il turno del Guspini secondo in classifica, che proprio nelle ultime ore ha ufficializzato l'addio con mister Nicola Manunza.


«Sapevamo che quella di sabato scorso sarebbe stata una partita molto difficile per noi — dichiara mister Fabio Piras — considerando che incontravamo una squadra molto forte, organizzata e ben disposta in campo; viste le premesse, tornare a casa con qualche punto era molto difficile, ma per fortuna siamo riusciti a scendere in campo con un buon atteggiamento».
Il tecnico continua: «Siamo stati bravi a soffrire nei momenti più delicati del match e quando abbiamo concesso qualche occasione al Castiadas ci ha pensato il nostro portiere a salvarci con alcune parate davvero molto importanti. Per il resto, abbiamo sfruttato un loro errore, realizzando il gol del vantaggio, dopodiché ci siamo difesi bene, con grande compattezza: tutti i ragazzi hanno dato il 110%, che poi era l'unico modo, per noi, di fare risultato. Si tratta di tre punti non importanti, ma importantissimi».

Con annessa una dedica particolare. «Questa vittoria va al nostro presidente, che proprio negli scorsi giorni è stato ricoverato in ospedale, perché sta poco bene; in campo abbiamo lottato anche per lui».
Per il Cortoghiana si tratta del secondo successo di fila.
«Considera che l'età media della squadra si aggira intorno ai vent'anni; l'unico grande del gruppo è Gianluca Cro, che purtroppo non sta riuscendo a dare il suo contributo perchè è ancora alle prese con un problema fisico e non sappiamo quando potrà rientrare ad allenarsi assieme agli altri. Giochiamo con tanti classe 2002 e 2003, qualche 2001 e pure qualche 2005. La squadra è, a conti fatti, molto giovane; dobbiamo poi aggiungere che, per sette-undicesimi, parliamo di ragazzi che sono arrivati quest'anno. Quando cambi così tanto serve del tempo per trovare la giusta amalgama, per diventare davvero una squadra; forse avremmo avuto bisogno di qualche giocatore più esperto, ma per un motivo o per un altro non ci è stato possibile fare di meglio sul mercato».

Portare avanti un discorso calcistico nel Sulcis diventa, di anno in anno, sempre più complicato.
«Qui a Cortoghiana i rimborsi non sono altissimi; a livello logistico, inoltre, non è una piazza semplice da raggiungere; in più, il fatto di giocare su un campo in terra battuta non aiuta di certo. A questo vanno aggiunti i problemi extra-calcistici di cui già accennavo e il quadro è completo».

Nonostante tutto, la squadra sta facendo registrare incoraggianti passi in avanti.
«I ragazzi continuano a lavorare al massimo, dal primo giorno della preparazione; siamo consapevoli dei nostri limiti, è chiaro, ma c'è tanta voglia di fare, di migliorare, e questo atteggiamento poi si vede anche la domenica in campo».
La fiducia nei propri mezzi non manca di certo.
«Ma quando sei giovane hai bisogno di una guida, soprattutto nei momenti difficili, perché da solo è più complicato venirne fuori. Tutto sommato, dunque, possiamo ritenerci soddisfatti per come stanno andando le cose».

I più scettici pensavano che il Cortoghiana avrebbe vestito i panni della classica vittima sacrificale.
«Noi invece abbiamo sempre avuto un'idea diversa in proposito: valeva all'inizio, quando le cose ci giravano male, e vale a maggior ragione adesso. Il campionato, comunque, è difficilissimo: per spuntarla devi lottare sino all'ultimo secondo, dare il 110%, ogni domenica, cercando di fare il massimo».

I sulcitani hanno rimediato quattro sconfitte in questo primo scorcio del torneo: a bruciare di più sono i ko interni contro Gonnosfanadiga e, soprattutto, contro il La Palma.
«Contro i primi siamo stati un po' sfortunati, considerando che dopo appena 4' hanno convalidato un gol ai nostri avversari che, stando a quello che ci hanno detto anche loro, e poi in base alle foto, non c'era assolutamente, ma il guardalinee ha visto così. Non abbiamo potuto fare altro che accettare la cosa, è andata ormai, inutile starci a pensare più di tanto, anche perché va aggiunto che il Gonnos ha legittimato la vittoria nel corso della partita».
Discorso diverso per il 5 a 2 rimediato contro i cagliaritani.
«La sfida che forse ci ha lasciato il rammarico più grande, almeno sino a questo momento: nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa più di loro, ma poi siamo stati puniti per colpa di qualche disattenzione di troppo: gli errori di gioventù, causati soprattutto dalla poca esperienza, sono da mettere in conto, è normale che ci siano».

La prima vittoria in campionato è arrivata solo al sesto tentativo, in casa, contro l'Orrolese.
«Un'altra gara affrontata con lo spirito positivo e il piglio giusto, sin dai primi secondi. Dopo essere passati in vantaggio i ragazzi si sono fatti trasportare dall'entusiasmo, proprio come succede ai più giovani. Così siamo riusciti a realizzare il 2 a 0 e sfiorato addirittura la terza marcatura: si tratta della migliore prestazione, i tre punti sono meritati».
Il tecnico scende nel dettaglio: «Probabilmente siamo stati molto più determinati, molto più grintosi degli avversari; le nostre qualità sono emerse in maniera chiara, una vittoria che abbiamo cercato e abbiamo ottenuto con tutte le forze».

Ora sotto con il Guspini secondo in classifica.
«Una compagine composta da tanti giocatori importantissimi per questa dimensione e che, tra l'altro, hanno già vinto dei campionati in categorie superiori. Sappiamo che per fare punti noi dovremo essere al 110% della forma e sperare, allo stesso tempo, che loro non siano al top. Per il resto, ci prepareremo come ogni settimana, sul piano tattico e mentale; faremo il massimo per presentarci al confronto nelle migliori condizioni. In casa solitamente riusciamo a dare qualcosa in più, sono fiducioso ma sappiamo anche che una sconfitta, nel caso, potrebbe starci; i nostri prossimi avversari hanno un grande blasone, ma allo stesso tempo più pressioni di noi. Quello che posso dire è che non partiremo battuti, ce la giocheremo insomma, in base alle nostre caratteristiche, cercando di metterli in difficoltà, ma sarà un confronto molto duro, lo mettiamo già in conto».

Piras chiude: «Ai miei chiederò di essere aggressivi, dal primo minuto sino all'ultimo, su ogni pallone; dovremo essere più cattivi di loro, è l'unico modo per sperare di portare via qualche punto ad un'autentica corazzata. Conosciamo le nostre armi, ma sul piano dell'esperienza non c'è confronto: sarà molto più facile per loro, che non per noi, gestire i momenti decisivi della gara, soprattutto se non riusciremo a tenere i ritmi alti; hanno individualità davvero importanti e possono colpire in ogni momento».

In questo articolo
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2022/2023
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Promozione
Girone A