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Il Ghilarza in finale di Coppa Italia e ad un punto dai playoff, mister Mannu: «Gennaio sarà un mese di fuoco e determinerà il nostro futuro»
«Contento di questi risultati ma ci mancano punti»

Il Ghilarza in finale di Coppa Italia e ad un punto dai playoff, mister Mannu: «Gennaio sarà un mese di fuoco e determinerà il nostro futuro»

La finale di Coppa Italia in tasca e il sesto posto in classifica ad una lunghezza dai playoff. Il Ghilarza ha trascorso un buon Natale, il suo tecnico Graziano Mannu è soddisfatto per il rendimento avuto dalla squadra nel girone d'andata anche se nel conteggio globale qualche punto è stato perso per strada: «Sono soddisfatto dei 25 punti conquistati ma, allo stesso tempo, ci manca qualcosa. A Castelsardo e in casa col Calangianus si poteva fare qualcosa in più per evitare la sconfitta». Ma le attenuanti non mancano: «Con la squadra molto rinnovata non era facile ottenere subito dei risultati importanti ma faccio i complimenti ai ragazzi per aver conquistato la finale di Coppa Italia battendo tre squadre importanti come San Teodoro, Latte Dolce e Tergu, lavorando sempre in silenzio senza mai "piangere" su gare andate male o per rigori non concessi. E ci tengo a fare un grande elogio alla società che è stata sempre presente in tutto e per tutto e ci fa lavorare serenamente».

 

Graziano Mannu ha portato il Ghilarza alla finale di Coppa ItaliaLe quattro vittorie di questo mese hanno cancellato il triplice passaggio a vuoto di novembre, è stata la vittoria col Tergu in Coppa a sbloccarvi?

«Battere il Tergu non era facile, perché dopo aver perso la semifinale di andata non ci bastava il pareggio, per la gara di ritorno avevano fatto acquisti importanti ed erano già proiettati a vincere la Coppa. Quel successo ci ha dato la consapevolezza della nostra forza, che si è vista poi nella netta vittoria contro la capolista Atletico Uri, che arrivava da 8 vittorie di fila, e in quelle successive contro Monastir e Taloro»

Contro i gavoesi avete fatto le prove generali in vista della finale di Coppa Italia del prossimo 20 gennaio?

«In finale sarà tutt'altra gara con una diversa cornice. Abbiamo vinto ma non meritatamente, la gara è stata decisa da una grande giocata di Stocchino mentro loro hanno avuto diverse occasioni per far gol. Ci prendiamo volentieri i tre punti ma non li abbiamo ottenuti con una prova entusiasmante come ci è capitato altre volte. Sapevo bene che le gare prima della sosta sono tra le più insidiose e con risultati a sorpresa perché può capitare di avere giocatori che staccano mentalmente in prossimità della sosta, e lo stesso posso dire con la prima gara dell'anno perché arriva dopo un percorso di allenamenti che viene interrotto due volte con le feste di Natale e Capodanno»

Per la gara della Befana incontrerete la Ferrini che vi precede di un punto, sorpreso dal rendimento della matricola cagliaritana?

«Ad inizio stagione avevo detto che la Ferrini sarebbe partita bene perché le neopromosse mettono in campo sempre tanto entusiasmo, poi la società che si affaccia per la prima volta in Eccellenza ci tiene a fare bella figura, ma dopo aver visto tutto il loro percorso fatto non è più una sorpresa ma una splendida realtà, ha giocatori importanti come Fabio Argiolas, Dessì, D'Agostino e Diana, un allenatore bravo ed esperto che sa gestire i momenti positivi e negativi che si attraversano in una stagione. Per noi sarà una gara molto difficile ma credo non sarà semplice nemmeno per loro»

Uno scontro diretto per i playoff che vi introduce in un gennaio intenso: dopo la Ferrini, ospiterete il Tonara e andrete a Tergu, poi la finale di Coppa prima delle sfide co San Teodoro e Latte Dolce

«Nelle prime 5 giornate di gennaio incontriamo 4 squadre tra le prime 5 in classifica, più la finalissima di Coppa. Sarà un mese di fuoco che determinerà il nostro percorso futuro, ho detto alla squadra e alla società che se riusciremo a tenere botta in queste gare magari non entreremo nel discorso per la vittoria finale ma probabilmente potremo centrare i playoff»

Avete battuto l'Atletico Uri in campionato, Latte Dolce e San Teodoro in Coppa, chi la spunterà tra le tre?

«Premesso che queste tre grandi squadre sono in testa meritatamente e hanno qualcosa in più delle altre, credo che avere la rosa più vasta possa fare la differenza e qui è favorito l'Atletico Uri, però il Latte Dolce ha un bel gioco di squadra e il San Teodoro mi sembra la più quadrata delle tre. Chi la spunterà non è facile dirlo ma di certo loro tre proseguiranno a darsi battaglia fino alla fine. I campionati vengono vinti dalle società, da quelle che mantengono equilibrio e serietà coi rimborsi»

Mercato Ghilarza: via Caddeo e Marci e dentro Frongia e Ferraro, cosa avete perso e cosa avete guadagnato?

«Non guardo a ciò che posso aver perso o guadagnato ma i cambi sono stati fatti per tenere una squadra equilibrata, avevamo molto prima e tanto ora. Frongia è reduce da un'operazione al ginocchio, pensavo di averlo così pronto solo fra qualche mese, invece ho un giocatore già più avanti per l'infortunio che ha avuto anche se per l'esperienza, la professionalità e la voglia che ci mette in ogni allenamento non mi stupisce affatto che sia in queste ottime condizione. Ferraro ha avuto un grande impatto nello spogliatoio perché ha fatto tante stagioni al Ghilarza, come tipo di attaccante ci permette di dare più profondità al nostro gioco e si intende benissimo con Stocchino»

Le ultime due vittorie sono state decise dai gol di Stocchino mentre con l'Uri sono andati a segno tre fuoriquota, nel Ghilarza c'è il giusto mix tra esperti e giovani

«Prima di iniziare il campionato vedevo già che stavo allenando dei giovani molto validi e sapevo anche di avere dei senior davvero forti tra quelli che c'erano già e quelli portati da me. Stocchino sta incidendo perché sta meglio fisicamente rispetto all'inizio, non aveva iniziato la stagione col gruppo e ora sta dimostrando tutto il suo valore»

Un tecnico che cerca gli equilibri si vede nel rendimento della difesa, la seconda migliore del campionato dopo quella del Latte Dolce 

«Nella mia carriera da giocatore ero un difensore e non mi piaceva prendere gol nemmeno nelle partitelle di allenamento, nel mio percorso di tecnico ho sempre tenuto tanto alla fase difensiva, lavoriamo molto per perfezionare i meccanismi ed essere tra le prime difese è un motivo d'orgoglio. Poi sono fortunato nell'avere giocatori come Deliperi, Cirina, Frongia, Chergia, un fuoriquota come Idrissi che gioca da veterano, con loro possono crescere tanto i giovani e promettenti Frau e Patta»

Mannu arriva dall'esperienza con la Rappresentativa, cosa dire dei tecnici nuovi e vecchi? Melis, Busanca ed Erbì, più Deliperi formazione portieri

«La scelta di Giorgio Melis la trovo perfetta perché per i giovani di meglio non si poteva prendere visto il lavoro fatto nel Cagliari negli ultimi 10-15 anni con diversi giocatori poi approdati in serie A. Paolo Busanca ha dimostrato il suo grande valore nei club e nei due anni precedenti alla guida della Juniores raggiungendo una finale al Torneo delle Regioni. Anche Maurizio Erbì farà bene coi Giovanissimi. È stato importante, poi, aver affidato a Simone Deliperi la preparazione dei portieri, per la sua professionalità e competenza è uno stimolo maggiore per tutti i ragazzi. All'inizio pensavo che questo incarico potesse distogliere il suo pensiero dagli allenamenti, invece lo vedo più fresco e motivato»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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