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Il gol di Cacciuto vale solo un punto, l'Arbus mette i bastoni tra le ruote all'Orrolese; Roberto Carboni piega il Quartu 2000 e lancia il Bosa; il Carbonia sbatte sulla Tharros, Frassinetti tra le grandissime
Il Guspini non fa sconti al Girasole

Il gol di Cacciuto vale solo un punto, l'Arbus mette i bastoni tra le ruote all'Orrolese; Roberto Carboni piega il Quartu 2000 e lancia il Bosa; il Carbonia sbatte sulla Tharros, Frassinetti tra le grandissime

L'Orrolese ci ricasca: terzo pareggio delle ultime cinque gare, iniziano ad essere un po' troppi forse, per Carracoi e soci, che non riescono a battere un ottimo Arbus e si devono accontentare gioco forza di un punto; le notizie più preoccupanti per la capolista arrivano comunque da Quartu, dove la seconda in classifica Bosa passa di misura grazie all'ennesima prodezza di Roberto Carboni e mette nel mirino la vetta, distante appena tre lunghezze: un'inezia, se si considera che mancano 8 giornate alla fine, con lo scontro diretto tra le prime due della classe in programma all'ultima giornata; se le premesse sono queste, si annuncia già un finale ad altissima tensione.
Al terzo posto, rallenta, ancora, il Carbonia, che si fa sorprendere dalla Tharros, scivola a -4 dalla seconda piazza e ora si deve guardare le spalle dall'assalto della Frassinetti di mister Perra, al terzo successo di fila: a farne le spese il Senorbì ormai disperato, ultimo in classifica.

Matza cade sulla punizione di Martinez

La capolista paga a caro prezzo l'ennesimo approccio alla partita distratto, forse uno degli aspetti in cui mister Carracoi deve lavorare in vista di uno sprint finale che rischia di complicarsi ulteriormente, proprio quando sembrava che i bianco-rossi potessero staccare in fuga tutte le rivali. Dopo cinque minuti infatti, Martinez trasforma con facilità disarmante un calcio di punizione dal limite conquistato da Congia: magia del bomber e palla dritta nel sette. Mister Zurru ha preparato la gara nel migliore dei modi: tanta corsa, tanta grinta e pressing alto per imbrigliare la manovra dell'Orrolese, che in più si deve guardare le spalle dai tentativi di Urru, Farci e Congia, a caccia del raddoppio. Come capitato spesso quest'anno, a salvare la truppa in difficoltà ci pensa Cacciuto, che a 5 dal riposo risolve un'azione confusa in area avversaria e sigla il pareggio. Nella ripresa i padroni di casa pagano qualcosa dal punto di vista fisico; l'Orrolese cresce alla distanza e guadagna metri, ma manca lo spunto decisivo per superare un attentissimo Palmas, con la gara che non offre più sussulti sino alla fine.

Alla luce del pari rimediato dalla capolista, il colpo grosso esterno del Bosa, che passa su di un campo difficile come quello del Quartu 2000, Madau e compagni si presentavano alla sfida forte di due pari di fila, vale doppio: i rosso-blu fanno sentire il fiato sul collo dell'Orrolese e ora sembrano pronti, e maturi, per tentare la corsa alla vittoria finale.
Il Bosa parte subito forte, spunto di Salvatore Carboni, Mainas si salva di piede; la risposta del Quartu fa decisamente paura: Madau combina con Piu, prima di far partire una sassata che gira bene ma va a sbattere in pieno contro il palo. Il Bosa aumenta i giri del proprio motore: occasione ghiotta per Roberto Carboni, che perde il duello con Mainas e poi sulla ribattuta del portiere non inquadra il bersaglio grosso da pochi metri. Il Quartu 2000 barcolla pericolosamente, e cade al 35': Roberto Carboni questa volta non fallisce e piazza il diagonale vincente.
La replica del Quartu tarda ad arrivare, nella ripresa piove addirittura sul bagnato con l'espulsione rimediata da Marci, per doppia ammonizione; il Bosa a quel punto deve semplicemente condurre la gara in porto: Roberto Carboni sfiora la doppietta in due occasioni, ma il Quartu 2000 si salva e nel finale, mette i brividi agli ospiti: calcio d'angolo di Carta e palla che schizza sul palo, ma il punteggio non cambia.

Trasferta amarissima per il Carbonia di mister Andrea Marongiu che manca l'appuntamento con la terza vittoria di fila e si fa sorprendere da una Tharros dinamica e intraprendente: gli oristanesi ripartono di slancio dopo il passo falso di otto giorni fa e mettono un altro tassello importantissimo per la salvezza, con 10 punti di vantaggio dal Carloforte quartultimo.
I locali partono fortissimo, trascinati da un Bonicelli in forma smagliante, agli ospiti serve un miracolo di Bove per evitare lo svantaggio; il Carbonia si organizza immediatamente e passa al contrattacco: ci prova Bratzu, ben imbeccato da Corona, ma Parisi è bravo a murare l'iniziativa dell'avversario; ancora Giuseppe Corona protagonista poco dopo, ma la sua conclusione si perde sul fondo per una questione di centimetri. Gli equilibri si spezzano al 20': incursione di Atzeni, ostacolato da Bove; per il direttore di gara è rigore, con conseguente espulsione del portiere ospite. Alessio Sabiu entra in campo e si cala subito nella parte, parando il penalty ad Atzeni, ma al 27' Bonicelli sblocca la gara con un bellissimo tiro dal limite. Passano appena tre minuti, e Demurtas, dalla distanza, beffa Sabiu con la pesante complicità di Todde, che devia in maniera decisiva la sfera. Nella ripresa il Carbonia cerca in tutti i modi di rimettere la partita in sesto, ma Demontis, Porcu e Corona perdono il confronto con un ottimo Parisi, apparso insuperabile.

Continua la bellissima favola della Frassinetti di mister Perra che non fa sconti al Senorbì e mette a segno il terzo successo di fila: peccato soltanto che il terzo posto quest'anno non vale nulla, perchè se no assisteremmo ad una lotta tiratissima, con ben cinque squadre coinvolte. I padroni di casa continuano dunque nel processo di crescita tanto voluto dalla società ad inizio stagione.
La partita è scoppiettante sin dalle prime battute: Picciau scalda le mani ad Aramu su punizione; i locali si fanno vivi con Ruggeri, Fenu è attento e si rifugia in angolo. La Frassinetti guadagna metri, la manovra si fa più avvolgente: Nepitella prova a pescare il jolly dal cilindro con una rasoiata che passa vicinissima al palo; va molto meglio a Porceddu che sblocca il punteggio con un delizioso pallonetto su assist di Scioni; lo stesso Porceddu ci riprova nel finale di tempo, ma questa volta Fenu riesce ad intervenire. Nella ripresa, il Senorbì sventola definitivamente bandiera bianca: il raddoppio porta la firma di Nepitella, che capitalizza al meglio una bella combinazione sugli sviluppi del calcio d'angolo. Termina a reti inviolate l'anticipo del sabato pomeriggio tra Villacidrese e Monteponi, con le due squadre che si presentano al confronto a ranghi pesantemente rimaneggiati; il verdetto del campo racconta di una Monteponi che non sa più vincere, terza settimana di digiuno, e dice probabilmente definitivamente addio, in netto anticipo rispetto alle previsioni, alla corsa all'Eccellenza; discorso simile per i padroni di casa allenati da mister Costa, due punti nelle ultime quattro giornate e una salvezza ancora da conquistare, anche se il punticino strappato sabato permette di allungare, anche se di poco, nei confronti del Carloforte, ora il vantaggio è di tre lunghezze.

Riparte nel migliore dei modi la marcia del Guspini, che dopo due pareggi opachi torna a sorridere, superando il Girasole in casa per 3 a 1: gli ogliastrini devono guardarsi le spalle dal Narcao e trovare nuovamente la determinazione che aveva caratterizzato la prima parte di stagione per evitare di cadere nel panico da bassissima classifica, con la situazione che al momento appare complicata ma non drammatica. Con Festa assente per squalifica, tutte le attenzioni erano condensate su Tomasi; mister Pinna in settimana si era detto assolutamente tranquillo sul fatto che il bomber si sarebbe presto sbloccato, e così è stato: al 15' apre le danze con un gol da cineteca, controllo, dribbling su Pischedda e palla in fondo al sacco; il Girasole non ci sta e risponde immediatamente con Muggianu, ma la sfortuna manda la palla sul palo. Il Guspini, quando attacca, è sempre pericolosissimo: Marci da pochi passi chiama al miracolo Pischedda, che tiene a galla i suoi; dall'altra parte, ci prova Muggianu, ma Piroddi si salva in angolo. Nella ripresa, continua il duello tra Muggianu e l'estremo difensore ospite; nel momento di massima pressione per i locali, il Guspini sferra il colpo del ko con Pichiri; venti minuti più tardi, Tomasi piazza la ciliegina sulla torta firmando la sua personalissima doppietta con una strepitosa conclusione a giro dal limite. Il gol della bandiera per il Girasole porta la firma di Muggianu, tra i migliori dei suoi.

Dopo la bufera legata al caso Palumbo, il Sant'Elena non va oltre il pari per 2 a 2 nella delicatissima trasferta di Siliqua, con gli uomini di Titti Podda che salgono così a quota 23; gli ospiti partono con grinta, quasi a voler archiviare immediatamente le scorie di una settimana difficile: ci provano Farigu e Murgia, ma il vantaggio arriva soltanto al 24', con il calcio di rigore trasformato da Perinozzi per fallo su Mboup. A tre dal riposo però, i locali acciuffano il pari: ci pensa Corda con un perentorio colpo di testa. Nella ripresa, il copione si ripete identico: vantaggio dei quartesi con Mboup che ribadisce in rete una corta respinta di Secchi, ma Atzeni, con una delle sue punizioni capolavoro, impatta. Finale rovente in favore dei locali, che sfiorano il colpo grosso con Corda, palo clamoroso per lui, e Atzeni.
Seconda vittoria di fila, la terza nelle ultime cinque gare, per il Narcao che rialza la testa nel momento decisivo della stagione, scontro diretto contro il Carloforte, e tiene aperto più di uno spiraglio per quanto riguarda la salvezza, con il terzultimo posto distante appena tre lunghezze: Elias apre le danze in favore dei locali, la pressione degli uomini di Maricca non accenna ad attenuarsi, ci provano anche Sartorio e Porcu; dall'altra parte, Curreli è pericolosissimo, ma non gode di particolare fortuna. Il raddoppio è opera di Rasi alla mezz'ora, con una bella conclusione che non lascia scampo a Grosso.
Nella ripresa, Alessandro Ciccu riapre il discorso, tap-in comodo sugli sviluppi di un calcio d'angolo calciato da Curreli; Sartorio potrebbe mettere in cassaforte i tre punti, ma il gocatore non è lucido nel momento decisivo.

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2015/2016
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Sardegna
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