Salta al contenuto principale
Sebastiano Pinna, allenatore, Guspini Terralba
«Questa squadra ha grande carattere, possiamo divertirci»

Il Guspini spicca il volo, Pinna spegne i facili entusiasmi: «Noi favoriti per la vittoria finale? Non scherziamo»

Grazie al 2 a 0 rifilato alla Villacidrese nell'ultima uscita casalinga, il Guspini mette le ali e vola al secondo posto in classifica, a due lunghezze dalla vetta: un successo importante, che arriva dopo la bella vittoria in Coppa Italia strappata in casa del Samassi e che rilancia pesantemente le quotazioni della squadra allenata da mister Sebastiano Pinna, confermatissimo dopo l'ottimo lavoro svolto nella passata stagione. Il tecnico tuttavia preferisce mantenere i piedi ben piantati in terra e rispedisce al mittente tutte le voci che vorrebbero i suoi ragazzi in pole position per il salto di categoria.

«Ho letto che alcuni ci mettono tra le favorite per la vittoria del campionato, ma la verità è che noi al momento viviamo alla giornata: il nostro unico obbiettivo è quello di migliorare il sesto posto ottenuto l'anno scorso, senza metterci particolari limiti, ma non possiamo dimenticarci che siamo alle prese con criticità importanti. Per prima cosa, il campo di gioco: siamo ancora ospiti a Terralba, visto che i lavori nell'impianto di Guspini sono praticamente fermi; è un aspetto che ci penalizza, perché molti ragazzi del paese non accettano di spostarsi per allenarsi ed è difficile costruire la squadra partendo da queste premesse. In più il nostro settore giovanile conta pochissimi elementi, un fatto che non ci permette di lavorare come vorremmo, soprattutto in fase di programmazione. Non siamo pronti per puntare alla vittoria finale, è un'opinione condivisa tranquillamente dalla stessa società, non ho nulla da nascondere in questo senso».
Il tecnico precisa meglio: «Ci sono organici nettamente superiori al nostro, club che hanno fatto, come minimo, il doppio degli investimenti. Penso al Samassi, squadra fuori concorso, quella assemblata meglio. A ruota seguono l'Arbus ed il Carbonia, ha cinque giocatori di grandissimo valore e i migliori giovani della categoria, in più possono contare su una grande piazza e tradizione calcistica. Poi il gruppone con le possibili sorprese: Tharros, Sant'Elena, Seulo, Iglesias e perché no, Guspini. Per quanto ci riguarda, tenteremo di fare più punti possibile in avvio, in attesa del mercato di dicembre: l'anno scorso siamo riusciti a rimodellare sensibilmente la rosa, ingaggiando giocatori che ad agosto avevano scelto altre strade. Si tratta di un altro campionato, in cui i valori in campo cambiano profondamente. Per il resto, vogliamo divertirci e toglierci qualche soddisfazione, inutile per il momento sbandierare ai quattro venti obbiettivi che in realtà sono fuori portata, ma non ci stiamo nascondendo, anzi».

Anche perché la vittoria nell'andata della Coppa Italia con il Samassi dimostra proprio che il Guspini può giocarsela a viso aperto contro chiunque. «Avevo promesso che avrei schierato tanti giovani, e così è stato. Stiamo attraversando un periodo di grande emergenza, la linea di difesa in quell'occasione è stata completamente inventata: degli 8 anziani rimasti in rosa, uno è alle prese con uno stiramento, un altro era squalificato e altri due erano indisponibili causa infortunio. Ci siamo presentati alla sfida con quattro ragazzi esperti, tutti gli altri erano praticamente al debutto, dei classe '99 molto interessanti che hanno comunque tanta strada da fare. Faccio un esempio banale per far capire meglio cosa intendo: nel secondo tempo, sul 3 a 0, il Samassi, giustamente, ha fatto entrare Cacciuto ed Emiliano Melis per cercare di recuperare il risultato; io ho inserito due classe 2000, due giovani allievi, Piovaccari e Mela, sui quali stiamo lavorando molto: è importante permettere loro di guadagnare minuti, si è trattato di un test validissimo da questo punto di vista. La Coppa Italia, poi, ha un valore relativo in realtà, ma volevamo superare almeno il primo turno, per evitare malumori e soprattutto perché vincere fa sempre bene per il morale; battere un'ottima squadra come l'Arbus, ad esempio, ci ha dato una grossa spinta».

Contro la Villacidrese, il Guspini ha confermato quanto di buono fatto vedere in questo avvio. «La cosa più bella è che stiamo creando un gruppo unito, capace di buttare il cuore oltre l'ostacolo in questo momento di grande difficoltà. I ragazzi si aiutano a vicenda, gli attributi morali spesso contano molto di più di quelli tecnici o tattici: su questi ultimi puoi lavorarci, e noi possiamo e dobbiamo migliorare molto, ma sul cuore e la grinta no». Il pareggio strappato in extremis nella seconda uscita, ad Oristano contro la Tharros, è l'esempio più emblematico in questo senso. «Abbiamo affrontato una di quelle squadre che per tradizione e organico punta alle primissime posizioni. Sono allenate da un grande tecnico, non sarà facile per nessuno fare punti da loro, ecco perché il nostro risultato, assolutamente meritato, seppur raggiunto all'ultimo respiro, pesa tantissimo: nell'arco dei novanta minuti abbiamo costruito 4-5 palle gol, di cui due clamorose a pochi centimetri dalla linea di porta. Il rigore che ci ha permesso di agguantare l'1 a 1 tra le altre cose era sacrosanto».

Il calendario ora riserva la trasferta, delicatissima, in casa della Frassinetti, altro club che ha puntato senza mezzi termini sulla linea verde. «Eppure, ci sono tante differenze tra le due squadre: i loro giovani migliori hanno avuto l'opportunità di giocare in Serie D, quattro/cinque campionati pesano tanto in termini di personalità; per il resto stanno facendo un ottimo lavoro con gli Under. Il nostro parco fuori quota invece è stato praticamente rinnovato del tutto, è stato impossibile continuare con il discorso iniziato l'anno scorso perché gli elementi in questione sono andati via, chi per un motivo e chi per un altro. Siamo stati costretti a ricominciare tutto da capo, anche per quanto riguarda i giocatori di maggior profilo, che non potevamo più permetterci: Festa, per citarne uno, è un calciatore eccezionale, di categoria superiore, ed è giusto che giochi in Eccellenza». Pinna ritorna sul confronto con la squadra allenata da mister Perra: «Un allenatore validissimo, serio e professionale; se è rimasto con loro è perché c'è un progetto importante. Tra l'altro sono gli unici a fare quattro allenamenti alla settimana. Noi cercheremo di presentarci al meglio, ma sappiamo che sarà una partita difficilissima, tra le squadre al vertice siamo quelli che rischiano di più, anche perché è difficilissimo fare gol contro di loro».
Il Guspini invece deve risolvere alcune incognite legate all'attacco: «Quello contro la Villacidrese non è stato un incontro di calcio ma una vera e propria caccia all'uomo, ho assistito ad atteggiamenti davvero folli, che abbiamo pagato a carissimo prezzo: Flumini ha rimediato tre fratture allo zigomo, non so ancora se sarà del match domenica».
L'ex Tronu sarà probabilmente chiamato a fare gli straordinari: «Mi dispiace tanto per Diego, è un ragazzo che gode della stima di tutti noi, ora valuteremo i tempi di recupero. Per quanto riguarda William invece siamo contentissimi, sta facendo un ottimo lavoro: è una persona serissima, una pedina su cui stiamo puntando molto, io in primis che l'ho voluto tanto in squadra, e ci sta già ripagando alla grande. Domenica raddoppieremo gli sforzi se Flumini non dovesse farcela».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
promozione
girone A