Il La Palma pronto allo sprint salvezza, Antinori: «Vedo nei miei giocatori le facce giuste. Se vinciamo col Monastir andremo a nuoto a La Maddalena»

Contro il Tonara era l'ultima chiamata, ha vinto 2-0 e ora il nuovo bivio si sposta alla gara di domenica contro il Monastir. Il La Palma prova a raddrizzare una stagione nata sotto auspici di alta classifica e trasformatasi mese dopo mese in un lento arretramento fino alla penultima posizione agganciati dall'Ilva. Due domeniche fa la retrocessione diretta è diventato uno spettro che i cagliaritani stanno provando ad allontanare potendo contare sul conforto della propria casa. Nelle ultime quattro giornate di campionato ben tre gara sono al campo Cras, la prima è andata in archivio con una vittoria all'inglese targata Davide Meloni-Lorenzo Loi, utile a prendere le distanze dai maddalenini che affronteranno alla penultima giornata nell'unica sfida in trasferta. Lo sterrato di Sant'Avendrace diventa quell'alleato che è stato nei primi due anni di Eccellenza. Il tecnico Bebo Antinori spiega i benefici trovati col ritorno al campo Cras dopo aver disputato tre quarti di campionato nell'impianto della Ferrini. «La squadra ha una identità dal punto di vista tecnico - dice l'allenatore - e la terra battuta non ci agevola, ma il nostro campo ci dà tante altre cose. Intanto giochi a casa tua, in quel terreno dove ti allenati, stai negli spogliatoi che riportano i nostri colori biancoblù, ritrovi quel senso di appartenenza che probabilmente si era diluito giocando altrove. Dopo un mese di lavoro i giocatori hanno assimilato e capito tutto del campo, dai rimbalzi alle distanze e poi abbiamo guadagnato moltissimo dal punto ambientale».

Domenica scorsa col Tonara eravate all'ultima spiaggia, siete stati bravi a trasformarla in penultima spiaggia

«Non c'è dubbio, prima o poi dovevamo vincere sennò non puoi pensare di salvarti. La cosa più importante, però, è stata quella che i ragazzi sono entrati in campo senza ansia, sereni, provando a fare ciò che sanno fare durante la settimana. Finalmente sono stati premiati, perché è indubbio che ci meritassimo la vittoria in qualche altra partita. Il Tonara è un'ottima squadra, con due attaccanti bravi come Mesina e Calaresu, a centrocampo avevano agonismo e piedi buoni con Antonio Pili, Sanna e Delrio, e dietro hanno buoni difensori. Era una gara non semplice ma interpretata in modo perfetto, ho visto poche sbavature e abbiamo limitato gli errori, rispetto ad altre volte abbiamo concretizzato le occasioni create»

Al gol annullato a Caddeo nel primo tempo cosa è passato per la testa? 

«Ho pensato all'annata e ai tanti e troppi contrattempi. Alla vigilia della partita il portiere Gigi Sanna si è infortunato, quando abbiamo segnato nessuno di noi ha capito perché fosse stato annullato il gol. Ma ero comunque sereno, ci siamo detti coi ragazzi che l'importante era non lasciare nulla di intentato, l'annata è andata così e tutti insieme dobbiamo cercare di salvare la stagione. Vuol dire che per noi salvarci sarà come vincere il campionato

Cosa ti è piaciuto di più dei giocatori?

«Che hanno messo in campo uno spirito incredibile, vogliono a tutti i costi la salvezza, durante la settimana avevo visto in loro la faccia giusta, non dobbiamo lasciare nulla d'intentato per mantenere la categoria, lo dobbiamo a noi stessi e alla società. A dicembre avevo parlato di una squadra non abituata a lottare per la salvezza e che perciò sarebbe stata durissima, la squadra ha metabolizzato il fatto che l'obiettivo massimo per noi era la salvezza, se arriverà tramite i playout o anche direttamente saranno le prossime tre gare a dirlo, intanto dobbiamo tentare sino all'ultimo di giocarci le nostre chance e non aver alcun rimpianto di non averci provato»

Che facce hai visto questa settimana?

«Le stesse che vedrò da qui sino alla fine del campionato, perché sono ragazzi intelligenti, hanno dei valori personali molto elevati, tutti stanno lottando per la maglia e per la società mettendoci il 100% del loro impegno. Siamo tornai ai 4 allenamenti alla settimana perché la condizione fisica nel finale farà la differenza, specie dovendo giocare un playout. Nessuno ha battuto ciglio. Poi è chiaro che ti devono aiutare i risultati, se a Castiadas giochi bene e non fai punti, se a Budoni subisci il 2-2 a 6' dal termine, se col Tergu sei 2-0 dopo mezzora e poi perdi 2-3 non è facile tenere l'autostima alta. Perciò sono orgoglioso dei ragazzi, mi seguono in tutto e per tutto, domenica non riuscivano a parlare da quanto avevano dato in campo, i complimenti glieli faccio io»

Ora l'ultima spiaggia si chiama Monastir

«Per noi l'ultima spiaggia sarà ogni partita, lo era col Tonara e lo sarà col Monastir. Una partita che dovremo affrontare sapendo quello che valiamo, rispettando il Monastir che come noi vuole salvarsi ma senza avere ansie particolari, è solo una gara di calcio. Ma è una gara che giocheremo al massimo, il Monastir affronterà undici leoni»

Gli ex Caddeo e Meloni avranno un motivo in più per fare bene

«Nessuno di loro ha mai parlato in settimana di un senso di rivalsa, è più che sufficiente la carica che abbiamo ed è già molto grande. Qualche delusione l'avranno avuta perché sono stati un po' criticati ma nel calcio ci sta, rientra nella normalità delle cose»

Il La Palma potrebbe anche salvarsi direttamente

«Aritmeticamente sì, di sicuro c'è che se facciamo 9 punti nelle prossime tre partite come minimo disputeremo il playout. Realisticamente quello è il nostro obiettivo, in ogni caso sappiamo che dobbiamo fare più punti possibili e se potranno bastare o no per la salvezza non si sa»

Il primo obiettivo era riprendere distanza dal penultimo posto visto lo scontro diretto in trasferta fra due turni

«Noi vogliamo arrivare alla gara contro l'Ilva con la maggior distanza possibile, per andare avanti stiamo guardandoci dietro. Certo è che se vinciamo col Monastir andremo a nuoto a La Maddalena»